Anime & Manga > No. 6
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Autore: hikachu    22/02/2014    1 recensioni
Ho atteso anni prima di ritornare qui perché immaginavo che a quel punto tu e gli altri pezzi grossi ne avreste avuto abbastanza di darvi pacche sulle spalle per – wow – esservi comportati da persone decenti. E invece no. [Post serie, post riunione]
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nezumi, Shion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gli occhi di Shion si alzano dalle sue dita – attualmente prese dal tentativo di fare un nodo Windsor come si deve – per fissare il viso di Nezumi—il libro che nasconde il viso di Nezumi, nello specchio.

“Ehi. Davvero non vieni? Al party?” fa del suo meglio per dare alla domanda un tono casuale.

Il volto indifferente di Nezumi emerge della pagine di Opera al Nero per proclamare la sua sentenza. Le sopracciglia sollevate dicono che Shion ha fallito.

“Aiutami a ricordare. Quante volte Vostra Maestà ha già posto quella stessa domanda a quest'umile suddito?”

È una domanda retorica. Nezumi ha tenuto il conto, naturalmente, ed entrambi lo sanno. Ha bisogno dei suoi dati per produrre commenti efficientemente sarcastici.

“Le persone... cambiano,” Shion enuncia con cautela, sperando si tratti della risposta giusta; delle parole magiche che gli permetteranno di circumnavigare le frecciatine di Nezumi.

“Non in un periodo così breve.”

“Volevo esserne sicuro?”

Nezumi si alza con un sospiro condiscendente. Raggiunge Shion e si piega abbastanza da poter poggiare il mento sulla sua spalla. Le loro guance si toccano.

“Shion, Shion, Shion. Ho atteso anni prima di ritornare qui perché immaginavo che a quel punto tu e gli altri pezzi grossi ne avreste avuto abbastanza di darvi pacche sulle spalle per – wow – esservi comportati da persone decenti. E invece no. Devo andarmene di nuovo e aspettare una decade questa volta?”

È meno che una minaccia finta. Nemmeno uno scenario ipotetico. Shion lo sa.

Si ritrova comunque a stringere il braccio di Nezumi.

“Perché tu e i tuoi amici mi volete lì, poi? Vogliono vedere l'ultimo sopravvissuto della tribù di Mao con i loro occhi? Per congratularti per aver salvato un esemplare tanto raro dall'estinzione?”

Le dita di Nezumi sfilano la camicia di Shion dall'orlo dei pantaloni, ne scivolano al disotto e carezzano la pelle sotto le costole. La sua voce è perfettamente calma, bassa; per chiunque non lo conosca a sufficienza, suonerebbe genuinamente curioso anziché amareggiato.

“Si aspettano la mia gratitudine per aver restaurato la foresta della mia gente morta dopo che il loro governo l'ha ridotta in cenere?” domanda con la bocca che sfiora un lato del collo di Shion. “Oppure sperano che canterò per loro? No, non succederà. A meno che non abbiano i quattrini per permetterselo. A proposito, il prezzo raddoppia per i burocrati condiscendenti.”

Nezumi traccia linee sull'addome di Shion con la punta smussata delle sue unghie, e Shion è cosciente che, a dispetto di ciò, dovrebbe prestare attenzione, ma non riesce a ricordare più cosa significhi ciascuna parola. Non riesce a ricordare come si faccia qualsiasi cosa che non sia tremare. Piegarsi e voltarsi fino a che riesce a spingere il naso contro lo splendido, splendido collo di Nezumi.

Nezumi si blocca.

“Oh mio dio. Ti sei eccitato?”

“Io non—”

“Ti sei eccitato.”

“Tu sei quello che—”

“Ed in pieno giorno, tra l'altro. Assolutamente scandaloso.”

“È sera!”

“Ancora troppo presto per le persone come si deve. Oh mio dio. È disgustoso,” Nezumi dice in quel tono derisorio che fa sentire Shion stupido e lo fa rabbrividire allo stesso tempo.

Non può non arrossire, mentre si lascia parlare dall'alto in basso e tiranneggiare per il suo bisogno di attenzioni perché Nezumi non ha del tutto torto. Forse sente sul serio di meritarselo un poco, tutto sommato—nonostante Nezumi sia quello che tiene il broncio e rende la vita di Shion un inferno in terra con frecciatine passivo-aggressive e vestiti sporchi e libri e parrucche sparsi per tutta la casa ogniqualvolta decide di essere stato trascurato in favore di modelli burocratici e progetti troppo a lungo.

“Assolutamente,” Nezumi lo bacia. “Disgustoso.” Un altro bacio. “Tuttavia, per bontà del mio cuore, e nel nome del nostro passato in comune, e attuale... attaccamento, ti aiuterò con il tuo—piccolo problema.”

La sua mano si posa a coppa sul cavallo di Shion, senza alcuna vergogna, e a quel punto non c'è molto che Shion possa fare oltre a lanciare un guaito privo di dignità e caricare Nezumi spingendolo sul pavimento.

Per tutta risposta, Nezumi, essendo se stesso, lamenta lividi e che il corpo di un attore sia la sua vita.

“Dunque, suppongo tu abbia rinunciato alla cena da gourmet con quelle terribili, terribili persone per trascorrere del tempo di qualità con il tuo coinquilino?” chiede. Sbattendo le ciglia.

Occorre qualche secondo perché Shion realizzi finalmente la verità. E la verità è che è stato fregato.

Shion fissa il ghigno di Nezumi sotto di lui, dibattendo la possibilità di dargli un pugno in faccia o una ginocchiata nello stomaco, a seconda di quale risulterebbe maggiormente doloroso.

“Per bontà del mio cuore,” sospira invece.

Nezumi lo bacia di nuovo, a fondo e a lungo.

Tutto questo è molto meglio delle frecciatine passivo-aggressive e dei vestiti sporchi, dopotutto.

   
 
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