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Autore: mastodontico    23/02/2014    3 recensioni
[Dal secondo capitolo]
«Lasciami andare» gli rispose semplicemente.
«Dovrai essere più convincente e anche quando lo sarai non ti lascerò andare comunque»
Genere: Avventura, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Felix, Pan, Trilli, Wendy, Darling
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                   «Do I wanna Know?»
 
Aprì lentamente gli occhi e la luce del sole quasi l’accecò.
Lanciò uno sguardo a sinistra, assonnata, per vedere se anche Michael era stato svegliato dal sole che faceva capolino tra le tende.  Ciò che si trovò davanti la fece sobbalzare. Al posto del letto in mogano con le coperte blu, dove solitamente dormiva il fratello, scorse un promontorio rigoglioso sopra il quale si stagliava una delle vette più alte che avesse mai visto. Capì subito di non trovarsi nella sua stanza; ciò che le si presentava davanti aveva tutti i presupposti per essere una spiaggia da sogno. Improvvisamente ricordò, la nave, la tempesta, il naufragio della Jolly Roger e gli occhi di suo padre spenti, freddi. Scoppiò a piangere, ricordando dell’incidente che aveva ucciso tutta la sua famiglia. Per un secondo aveva creduto di essere morta e provò un senso di nausea nel realizzare di essere l’unica sopravvissuta. Si asciugò a fatica le lacrime. Ormai si trovava su quell’isola da due giorni ma ancora faticava a crederci e la speranza di aver vissuto un incubo la portava a non accettare che tutto ciò fosse accaduto realmente. Una musica in lontananza attirò la sua attenzione distogliendola per un attimo dai pensieri tristi. Si alzò traballante e decise di seguire il suono, desiderando con tutta sé stessa di trovare una qualche forma di vita umana in grado di aiutarla. Non aveva ancora mangiato nulla e la fame si faceva sentire prepotentemente. Seguì la costa per un paio di minuti beandosi della brezza marina fino a raggiungere una foresta dall’aspetto poco amichevole. Spinta dai crampi allo stomaco si addentrò cercando di mettere a punto dove fossero i punti cardinali. A palazzo aveva imparato qualcosa sull’astronomia e sul come orientarsi. Una volta individuato il Nord proseguì verso Est, la musica proveniva da lì. Dopo neanche dieci passi dovette portarsi una mano alla bocca per non cacciare un urlo. Davanti a lei, un gruppo di ragazzi stava ballando in cerchio in modo decisamente primitivo, attorno a quello che, all’apparenza, sembrava un tronco d’albero. Erano tutti incappucciati e vedere i loro volti era un’impresa impossibile; si sentì una stupida per aver sperato che in quel gruppo ci fossero i suoi fratelli. Decise di nascondersi tra i cespugli, agevolata dalla penombra che gli alberi creavano. Solo dopo si accorse che, seduto sul tronco, c’era un ragazzo sicuramente più grande di lei che stava suonando il flauto. Indossava una camicia verde scuro stinta e logorata, dei pantaloni marroni e un paio di stivali rovinati. Al collo portava un ciondolo che era sicura di aver già visto da qualche parte senza però ricordare dove. Il tutto era coronato da una spada legata alla cinghia, abbastanza lunga da farla rabbrividire. Nonostante l’abbigliamento bizzarro, Wendy non poté fare a meno di notare gli occhi del ragazzo, di un verde brillante nettamente in contrasto con l’oscurità della foresta. Magnetici e letali. La testa le stava scoppiando, era confusa e spaventata, non sapeva dove si trovava né come era arrivata in quel luogo cupo e sconosciuto. Improvvisamente il ragazzo smise di suonare e  si voltò verso la sua direzione, sospirò leggermente, socchiuse gli occhi e si alzò di scatto, raggiungendo il suo nascondiglio.
«Wendy?»
Strabuzzò gli occhi. Sapeva il suo nome?
«Wendy» ripetè deciso. La ragazza si mise a correre disperata, inciampando su delle radici che non aveva nemmeno notato. Stava per riprendere la fuga ma una presa salda la bloccò costringendola a voltarsi e facendole fare una seconda, brusca caduta
«Tu non vai da nessuna parte» la fissò intensamente e Wendy dovette distogliere lo sguardo. Quegli occhi la mettevano a disagio.
«Allora l’ha sentita! Ha sentito la musica! Com'è possibile?» urlò un membro del gruppo che aveva smesso di ballare con un tono leggermente sovreccitato.
«Sta zitto Felix!» ringhiò il ragazzo dagli occhi verdi, accovacciandosi per arrivare all’altezza di Wendy. Le prese il volto con due dita, scrutandola attentamente «Non doveva andare così» borbottò «Saresti dovuta morire». La giovane deglutì rumorosamente, sarebbe dovuta morire?
«Come scusa?» chiese turbata.
«Ho detto che saresti dovuta morire» le rispose ghignando.
«Allora perché non mi uccidi?» sputò schietta, senza nemmeno pensarci. La paura non c'era più, al suo posto un'espressione indignata si fece spazio sul volto di Wendy.
«E rovinare tutto il divertimento? Ormai sei qui, sfruttiamo quest’occasione» rise aprendo le braccia e rimettendosi in piedi «sei la prima ragazza sperduta, sentiti onorata» si sistemò i capelli castano scuro «Ora, però, alzati. Ti sei riposata abbastanza» concluse tendendole una mano che Wendy rifiutò sfacciatamente considerandola una presa in giro.
«Ce la posso fare da sola, chiunque tu sia» rispose stizzita, cercando di ripulire al meglio che poteva la camicia da notte color avorio. Era un regalo di sua madre e il pensiero di averla rovinata irrimediabilmente aumentò l'odio che provava verso quel mostro.
«Oh, ho forse dimenticato di presentarmi? Sono Peter, Peter Pan»
La spinse contro un albero bloccandole i polsi. Accadde tutto troppo velocemente perché potesse reagire o tentare di fuggire nuovamente. Poté sentire il suo vestito strapparsi a causa della corteccia appuntita che per poco non raggiunse la carne. Per un attimo si chiese se l'avrebbero aiutata in caso si fosse ferita. Si rispose che no, sicuramente non l'avrebbero fatto.
«Mettiamo le cose in chiaro. Non so come tu sia abituata, ma qui non ci sono né re né regine, piccola principessina. Solo e soltanto io» sghignazzò con tono stridulo e mostrando una fila di denti bianchi perfettamente allineati. Wendy strinse i pugni, dimenandosi furiosamente. Se solo fossero stati a palazzo, lo avrebbe fatto uccidere seduta stante. Con che coraggio le parlava con quel tono, con che coraggio si prendeva gioco di lei? Nessuno le si era mai rivolto così sfacciatamente prima d'ora.  
«Perché sarei dovuta morire? Cosa hai fatto alla mia famiglia?» urlò singhiozzando disperata. Le lacrime arrivarono all'improvviso, come un uragano, iniziando a cadere sul terriccio già bagnato d'umidità mentre i capelli le coprivano il volto impedendole di guardare il ragazzo direttamente negli occhi. Sentì il bisogno di spostarli ma la presa era veramente troppo forte, perfino per un suo coetaneo.
«Dimmelo» sibilò a denti stretti «Dimmelo!» un altro urlo fece tremare la foresta.
«Shh, calmati. Sei sull’isola che non c’è al posto del tuo caro fratellino, non sei contenta? Dopotutto è morto al posto tuo, mostra un po' di gratitudine» sorrise.
Wendy serrò la mascella e con tutta la forza che aveva in corpo, sferrò un calcio che andò dritto a segno, colpendolo allo stomaco. Pan si piegò solo per un istante, senza dare il minimo segno di aver sofferto. 
 «Ci vuole ben altro per farmi del male, sai?» sollevò un sopracciglio ridacchiando soddisfatto. Mollò la presa ferrea sui polsi di lei e si allontanò come se non fosse successo nulla per poi sparire misteriosamente.
Wendy si lasciò cadere ai piedi dell'albero esausta desiderando, ancora una volta, di essere morta anche lei insieme alla sua famiglia.
 
 

ALOHA
Faceva schifo? Sì!
Devo ritirarmi? Lo so!
No davvero, è la ma prima FF. Come prologo è un tantino corto ma sto cercando di riordinare le idee per capire meglio come voglio che vada la storia.
Scusate la schifezza ma volevo davvero, davvero tanto scrivere una storia su Peter Pan di OUAT perchè he's flawless and cute and his eyebrowa i can't ok basta.
Ditemi che ne pensate, se vedo che vi fa schifo (non vi biasimo) penso la cancellerò e ne ricomincerò un'altra. Non lo so, sento il bisogno di postare una FF non lo so aiuto ciao :))
N.

p.s: avete capito di che parte della storia è la gif? *domanda idiota*
  
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