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Autore: KatWhite    24/02/2014    0 recensioni
Fa uno strano abbinamento con il grigio che mostrano i suoi vestiti, il grigio che si sente dentro, il grigio che crede di essere. [...] Respira e sente solo il rosso: il rosso la riempie, il rosso la inebria, il rosso la spinge a vivere e a ridere ancora di più.
Si abbraccia da sola, tenta di abbracciare il rosso che ora è con lei e che sente con lei, quasi potesse toccarlo, quasi fosse reale, quasi fosse li, accanto a lei. Quasi fosse una persona reale che la stia cingendo, che l'accarezzi, che la baci, che la consoli. Quasi per dire "Ci sono io qui con te, e non me ne vado."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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"Un giorno qualcuno ti stringerà così forte da farti sentire salva dalle macerie che hai nel cuore."
 
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Una piccola precisazione: oggi è il mio compleanno e considero questa fiction un piccolo regalo che faccio a me stessa.

Auguri quindi, cara Francesca.

 
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Edit 24/02/2014: originariamente il progetto originale consisteva nel pubblicare la fic il giorno del mio compleanno, ma come al solito non sono mai in orario. Per cui la uso come giustificazione per scusarmi con la Milly.
Scusarmi perché arrivo sempre tardi, perché sono una persona ignobile e "schifosa", come ogni volta non manca di ricordarmi.
Perché un suo abbraccio e un suo sorriso sono come una scintilla bruciante e scottante: sono gesti piccoli e comuni (chiunque è in grado di farlo), ma nessuno ti scalda come le sue braccia. Nessuno ti fa sentire protetta come quando vedi le sue labbra rivolte all'insù.
Perché lei preferisce stare sveglia fino a mezzanotte a parlare con me appena tornata da una faticosa giornata, piuttosto che andarsene dritta filata a letto.
Perché io non ti ho mai dedicato una fic quantomeno decente e rimedio solo un anno e sei mesi dopo.
Perché lei si fida di me, mi parla di ogni cosa e io, allo stesso modo non ho paura di dirle niente, delle mie paure, dei miei dispiaceri, delle mie gelosie, anche di ciò che mi accade durante la giornata.
Perché in fondo so che non devo preoccuparmi, ci possono essere tutte le A., le M., le S., le R., le B. del mondo, ma sono e rimarrò un suo pezzetto di cuore che mai mi sostituirà.
Perché lei è la mia guida quando non trovo la strada.
Perché lei è il mio blu personale, che mi spinge alla gioia, al sorriso, alla vita, al rosso.
Perché lei mi salva dal grigio.
Perché il rosso non è niente senza il blu.
 
Sorridi sempre, ci sono persone che morirebbero per un tuo sorriso, ricordalo in ogni momento.

Perché nonostante quello che tu creda, il tuo sorriso è il più bello, e le persone che sorridono sono le più belle.


Auguri a noi, ma soprattutto a te, piccina.

~~~

È un uggioso pomeriggio autunnale e una ragazza alta e bionda cammina lentamente attraversando un corridoio di foglie rosse che si sollevano dalle fronde e danzano al suo passaggio. Le porte delle stagioni si preparano ad accogliere nuovamente l'autunno mentre la ragazza apre l'ombrello: c'è odore di umido, di li a poco pioverà.
L'ombrello è rosso.
Fa uno strano abbinamento con il grigio che mostrano i suoi vestiti, il grigio che si sente dentro, il grigio che crede di essere.
Non c'è nessuno per strada che la fissa: c'è solo lei, una manciata di foglie al cielo e una moltitudine sparse a terra assieme ad una ragazza che ride, che sorride impetuosa più del pianto, divertendosi a danzare sotto la pioggia di rosso che scende su di lei con un ombrello aperto.
Si sente stupida e ride ancora di più.
Respira e sente solo il rosso: il rosso la riempie, il rosso la inebria, il rosso la spinge a vivere e a ridere ancora di più.
Si abbraccia da sola, tenta di abbracciare il rosso che ora è con lei e che sente con lei, quasi potesse toccarlo, quasi fosse reale, quasi fosse li, accanto a lei. Quasi fosse una persona reale che la stia cingendo, che l'accarezzi, che la baci, che la consoli. Quasi per dire "Ci sono io qui con te, e non me ne vado."
Le gocce di pioggia trapassano repentinamente con i loro lunghi e fitti aghi le foglie, ponendo fine a quello spettacolo. Lentamente si accasciano al suolo e prende a piovere a dirotto.
Torna il grigio.
Melissa sente di nuovo il grigio. Torna l'oppressione.
Melissa ora ha un nome, un nome che prima aveva avuto il lusso di potersi scordare.
Il grigio la schiaccia, la opprime, la soffoca, e la imprigiona infine in quel baratro senza fine che è la triste realtà.
Dalla quale non riuscirà mai più a scappare senza il blu.

 
[317 parole]


 
Dedicata a tutte le persone che colorano e che hanno colorato la mia vita di rosso.
Perché questa volta è il
rosso e non il blu.
Perché il
rosso è scaturito dalla forza del blu.
Blu che amerò per sempre.



Note dell'autrice:
Tanti auguri a me! Vi ero mancata, nè?
-No, per niente.
-Uhuh, lo so!
No ok, la smetto.
Anzitutto chiedo scusa per la dedica inziale, forse è troppo lunga, ma andava fatta. E pensate che sarei anche potuta andare avanti! Ovviamente scherzo: mi rendo conto che magari una dedica così lunga faccia perdere il gusto di leggere una fic che sostanzialmente è più corta della dedica in sè, ma... la tettonica a placche, no. [cit.]
Secondo, spiego anche un po' da dove salta fuori questo benedetto blu, da come si stava così bene leggendo del rosso e poi puff, salta fuori così, il blu: diciamo che è una specie traslazione della mia vita; ciò che vedo, che sento, che tocco, che mi trasmette allegria, felicità, gioia e qualunque sensazione postiva, la associo al colore rosso. MA ATTENZIONE SIGNORI E SIGNORE, il mio colore preferito è il blue, che rappresenta invece la strada, il cammino, lo sforzo che si compie per giungere al rosso. Perchè senza il blu non si arriverà mai al rosso. Spero di aver fatto capire xD
In caso contrario, prendetela come volete, ascoltate.
Ora fuggo perchè sì. PERCHE' MI STANNO MINACCIANDO DI MORTE IN TEMPO REALE.


Alla prossima, 
Ems.
 
  
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