Ciao.
No, ciao è troppo banale.
Buongiorno.
No, negativo, troppo formale.
Ehi!
Troppo gioioso, non sarebbe da te.
 
Ti mordicchi nervosamente il labbro inferiore, guardandolo entrare in classe.
Il giubbotto verde allacciato quasi fin sopra il mento per ripararsi dal freddo mattutino, i jeans scuri che gli scivolano sui fianchi stretti, la solita cartella un po’ troppo da bambino che si muove dondolando sulle sue spalle, i capelli arruffati, le guance arrossate e quel maledetto sorriso stampato sulle labbra sottili.
 
Senti le gambe tremare, stringi i pugni.
Che faccio? Cosa dico? Vado in bagno? No, mi noterebbe. Resto ferma? No, sono in mezzo all’aula.
 
Hai quasi preso la tua decisione, quella di avvicinarti e sorridergli, giusto per fargli capire che questa non è una delle tue tipiche “giornate no”, che hai voglia di parlare e ridere oggi.
 
Ma i tuoi passi si arrestano quando lo vedi abbracciato a lei.
Lei, una delle tue migliori amiche.
Lei, che sa quanto hai sognato su quel ragazzo.
Lei, che è bellissima, capelli lunghi quasi fino al sedere, corpo magro e slanciato, occhi mori tendenti al verde.
Lei, che prende bei voti, che è ammirata dai professori, con un carattere solare, e non scontroso e difficile come il tuo.
 
Prendi un respiro profondo per poi dirigerti velocemente al bagno, fregandotene della professoressa di geostoria che dall’inizio del corridoio sta arrancando per arrivare in classe prima del suono della campanella.
 
Ti chiudi dentro un gabinetto, appoggiandoti con la schiena contro la porta.
Perché lei sì e io no? Ti chiedi ripetutamente, torturandoti le labbra, presa da un senso di sconforto infinito.
 
“Apri”.

La voce di Adele ti rasserena per un attimo e senza esitazioni giri la chiave nella fessura.
E subito senti le sue braccia esili circondarti il corpo stringendoti contro il suo.
Non ti chiede cos’hai, non ce n’è bisogno.
Lei ti capisce, lei sa.
 
E con le lacrime agli occhi, le sorridi, perché hai solo quattordici anni, e non puoi buttarti giù così solo per un ragazzo.
 
E le sorridi, perché qualcuno che ti ama ce l’hai. Forse non nel senso in cui lo intendono tutti, ma di sicuro è l’amore migliore di tutti i tempi.
 
E le sorridi, perché pur essendo completamente diversa da te, in fondo è come una sorella, e sai che le sue braccia saranno sempre pronte a rassicurarti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice: woho, no, sto davvero pubblicando, this is not only a dream!
In effetti questa cosa mi fa leggermente –tanto- schifo, l’ho scritta di getto (come faccio sempre) e non mi convince per niente, ma ci ho provato.
 
Ho descritto una delle mie tipiche mattinate a scuola, perché sono in love –sarà la 67643678esima volta che lo scrivo, sry- e ho bisogno di sfogarmi.
 
Saluto Chiara, a cui avevo promesso una delle mie solite flash, ma sono talmente rincoglionita che ho cancellato per sbaglio tutte le bozze che avevo scritto su Word e nulla, dovrò trovare tempo per riscriverle ora, cosa alquanto complicata ahah.

Bien, mi dileguo.

Su Twittah sono @tayswhisper, se avete bisogno contattatemi lì o nei messaggi privati.
Ve ne prego, recensite.

Besosssss, J.