Capitolo 1

L’ho fatto. Dovrei dirlo a qualcuno, ma non posso, e non voglio. E’ stata una cosa così stupida, e fa male.
Mi sembrava l’unico modo per non pensarci e ora invece ci penso ancora più e ho anche la costante paura che qualcuno lo scopra, dovrei trovare una scusa credibile per tutti, una semplice.
Domani ho ginnastica a scuola, per fortuna almeno una delle mie felpe larghe coprirà le braccia, ma sono solo due tagli e non sono nemmeno capace a farlo quindi sono superficiali, dirò che mi sono graffiata.
Oggi è lunedì, teoricamente a scuola ci sarei dovuta andare, ma riportava i compiti di latino e quindi passo, e poi ieri sera mamma era così preoccupata per me. Certo lo sarei stata anche io, se non avessi saputo che i miei occhi erano rossi per il pianto e non per un po’ di febbre.
Ho litigato per il mio ragazzo, ma questa è una storia lunga. Basta solo dire che gli piace un’altra e ci flerta davanti a me, ma io sono quella buona. Quella che si taglia sotto la doccia e ride, quella che piange dentro il letto e ride.
Ci sono così tante persone che mi dico “la tua vita è perfetta” e mi guardano abbassare lo sguardo, non sanno che lo abbasso perché nascondo le lacrime e non perché sono lusingata.
In realtà nella mia vita non c’è niente che non vada veramente, sono quelle piccole cose che mi fanno stare male. E tutto questo mi fa sentire ancora più stupida.
Devo trovare qualcuno a cui dirlo, per forza, non ce la faccio a tenermelo dentro... Le mie migliori amiche hanno già tanti problemi loro, dei miei compagni non li conosco abbastanza per fidarmi li ho appena conosciuti, Ale, il mio vero migliore amico inizierebbe a tagliarsi anche lui solo per starmi vicino e non voglio questo. Forse nessuno dovrà saperlo, si sarà il mio piccolo segreto, tanto le ferite si rimargineranno e io non lo farò più.
Domani a scuola andrà bene, farò la mia verifica di matematica nel migliore dei modi e cercherò di non pensarci. Devo solo far finta di sorridere, lo faccio sempre ci riuscirò anche domani.