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Autore: Dark Tranquillity    25/02/2014    0 recensioni
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"...Rimane solo la polvere.
Tutto cio' che resta dei salvatori di Fiore, di coloro che sono riusciti a sconfiggere persino le tenebre piu' profonde, il male incarnato Zeref... Polvere.
Nessuno avrebbe mai sospettato che la loro fine sarebbe venuta per mano del loro uomo piu' fidato, del loro simbolo, del loro eroe, il loro asso: Gildarts Clive.
Un solo uomo si erge contro il grande mostro, l'ultimo superstite: Laxus Dreyar.
Il drammatico epilogo di Fairy Tail."

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Questa one shot e' ambientata in un futuro remoto rispetto all'attuale narrazione del manga, narra del fallimento di ogni principio su cui la gilda e' basata e la caduta al lato oscuro - per utilizzare un termine alla Star Wars - del suo ultimo componente.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gildarts, Luxus Dreher
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Laxus Dreyar era riverso a terra.
Il corpo di cui andava fiero spezzato, orribilmente ferito in svariati punti, un ammasso sanguinolento di carne.
Avrebbe urlato, se non avesse avuto cosi' tanto sangue che gli gorgogliava in bocca, proveniente dai polmoni tremendamente danneggiati.
Un attimo di pace, datemi solo un dannato attimo di pace cosi' posso riprendermi...

Il rumore che proveniva tutto attorno a se' era assordante, un rombo profondo che spaccava i timpani, come se il re di tutti i cataclismi si stesse abbattendo sui resti di Magnolia, dove lui - Laxus - stava probabilmente per esalare i suoi ultimi respiri.
Ruoto' inconsapevolmente il capo verso destra, osservando quella che sembrava un bizzarro simulacro di un essere umano riverso prono sopra una roccia, con la testa che ciondolava senza vita, la bocca aperta in maniera innaturale e gli occhi vuoti, che riflettevano l'orrore degli ultimi momenti vissuti. Lunghi capelli bianchi, macchiati di sangue e materia cerebrale.

*..Mirajane? Non e' lei quella..?*

Un violento scossone sulle fondamenta distrutte dove Laxus giaceva lo fece sussultare ed involontariamente sollevarsi sul busto, come se la terra martoriata dall'enorme potere del mostro che stava affrontando lo invitasse a sollevarsi ancora.
I suoi occhi velati di sangue ancora fissi su cio' che restava della bella cameriera della gilda, un toccasana per tutti, incontrarla metteva sempre di buon umore... Sembrava impossibile fosse lei, quell'orrendo corpo senza vita.

*..Com'e' potuto succedere, come...?! Avevamo sconfitto tutti... Eliminato finalmente ogni traccia di male in questo mondo... Dio, oh Dio, perche'? Perche' ci odi fino a questo punto?*

Un moto di rabbia percorse il biondo Dio del Tuono mentre, puntando le mani insanguinate sul terreno, si sollevo' lentamente in piedi. Stava digrignando i denti talmente forte che il sangue prese a sgorgare dalle gengive. 
Come se il mondo fosse stato gettato sotto un malato filtro rosso, i suoi occhi insanguinati rimanevano fissi sui resti di Mirajane, mentre lui - curvo come un animale pronto a scattare - proseguiva nei suoi nefasti pensieri. Il terrificante cataclisma che stava annichilendo Magnolia proseguiva nel suo tremendo corso, aprendo enormi voragini che divoravano le macerie di quella che un tempo era una ridente cittadina, e anche la sede della piu' famosa gilda di Fiore. La sua gilda.

*Fairy Tail. Dunque eravamo destinati a finire cosi'? Macellati come bestie? Non bastava la nostra amicizia? Non era il potere piu' grande di tutti? Non era il legame fra noi nakama che ci permetteva di superare qualsiasi ostacolo, perfino nelle situazioni piu' disperate...?"

L'ennesimo scossone, l'ennesima voragine, come se la terra fosse pronta ad inghiottirlo. Eppure Laxus rimaneva li', curvo, la rabbia che minacciava di travolgerlo come un fiume in piena.
Reclino' la testa verso l'altro, come un lupo pronto ad ululare...

"NONNO! DOV'E' L'AMICIZIA ORA!"

Brevi saette dorate presero a solcare il corpo martoriato, la rabbia feroce che fungeva da veicolante al suo latente potere magico, considerato uno dei piu' potenti in tutta Fiore. Il capo si abbasso' nuovamente, mentre feroci lacrime unite a sangue rigarono il volto distorto da un'espressione di autentica furia.

*Sono tutti morti, nonno. Anche tu sei morto. Ci ha uccisi tutti. Lui ci ha uccisi tutti... Ed era uno di noi.*

Il turbine di emozioni minacciava di farlo crollare, se non fosse per quella rabbia che le teneva incollate assieme ed - anzi - gli davano una forza che non aveva mai provato prima.
Mosse il primo passo, lentamente, mentre un'invisibile aura avvilupata da saette lo circondava, spazzando via i ciottoli e le macerie piu' prossime a lui. Verso il centro della tempesta, verso il mostro.

*Gildarts. Sei diventato il male che ci eravamo promessi di combattere, ci hai massacrati tutti.*

Passo dopo passo, diretto verso quello che sembrava il centro del cataclisma, un enorme tornado biancastro - composto di pura energia mistica - al cui centro si ergeva il mostro, Gildarts Clive, il divoratore di mondi.
L'asso di Fairy Tail, il migliore, un esempio e un modello da seguire... Perfino Laxus - l'orogoglioso Laxus - provava un'ammirazione smisurata per il leggendario mago. Votato a Fairy Tail, incredibilmente umile nonostante il potere ne facesse l'uomo piu' pericoloso al mondo, fu la piu' grande risorsa per la gilda.

*Cana, e' tutta colpa tua. Dovevi morirgli proprio fra le braccia? Stupida puttana.*

Pensieri recriminanti, il desiderio di trovare un colpevole muoveva il Dio del Tuono mentre, lentamente, si faceva strada verso il centro della tempesta, verso il mostro, come un condannato verso il patibolo. L'odio e la rabbia erano un fuoco che bruciava in lui, un alimento con cui stava incanalando tutto il suo potere latente - con il quale si sarebbe lanciato verso il mostro per un ultimo, bruciante attacco.
I foschi pensieri continuavano a vorticargli in testa, proseguendo a recriminare Cana, colpevole di essere morta fra le braccia del padre, qualche mese addietro. Una brutta malattia, dissero. Da quello stesso giorno, Gildarts non fu piu' lo stesso. Un'oscurita' si fece strada nel suo cuore, l'odio verso l'umanita' intera che lo tramutarono in un mostro omicida. Non aveva altro scopo ora. Uccidere, distruggere.
E nessuno aveva il potere di fermarlo.
Metro dopo metro, Laxus poteva avvertire la pressione salire, man mano che si avvicinava al mostro ed il suo incommensurabile potere.

*Non ho mai visto un potere cosi' grande. Gildarts, e' bastato l'odio? E' quello che ti rende cosi' potente? L'amicizia...*

Si fermo' improvvisamente, prorompendo in una risata isterica.

"...L'amicizia?! Ci ha portato alla morte!"

Con un sorriso feroce, Laxus riprese ad avanzare imperterrito.
L'amicizia non era mai stata veramente il suo forte. Ci aveva provato, e per un certo periodo gli era anche andato bene, ma l'origine della sua vera forza... Era l'orgoglio, il desiderio di primeggiare, ed ora - finalmente - aveva scoperto qual'era la vera linfa vitale del suo potere magico: l'odio. Ne aveva avuto un assaggio durante la sua piccola ribellione a Makarov, ma all'epoca fu cieco per vederne il vero potenziale... E naturalmente la situazione era ben diversa.
Ora, quello che lo spingeva, non era altro che l'odio, e ne avvertiva tutto il potere. Ogni muscolo venne percorso da un potente flusso mistico che gli permetteva di ignorare il dolore ed amplificare la sua magia del Fulmine. Piccole scaglie comparvero sulle grosse spalle, mentre i denti si fecero aguzzi - come le fauci di un drago.

*Dragonforce.*

Il pensiero, fra le infinte eco di rabbia ed odio che rimbombavano nella sua mente, si fece chiaro. Quello stato mistico in cui un Dragonslayer puo' trascendere la propria umanita' ed acquisire i poteri di un vero drago. In passato, Natsu ci era riuscito grazie al potere dell'amicizia.
Lui ci era riuscito grazie all'odio.

L'aura magica esplose come un tornado, avvilupandosi attorno al corpo e sollevandosi verso i cieli, sconquassando la terra alla pari di Gildarts. Laxus era pronto: avrebbe sradicato il mondo intero pur di di sconfiggere la sua nemesi, il mostro, Gildarts.

Si scaglio' contro il mostro, e quel giorno Fairy Tail mori' definitivamente.

 

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