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Autore: Akira Yuki    25/02/2014    3 recensioni
Hypnos e Thanatos, per capriccio di Crono, vengono fatti ritornare bambini. Questi non riusciranno più a staccarsi da Hades, che non vuole avere bambini attorno. Ma alla fine il re degli Inferi si affezionerà troppo quando sarà troppo tardi...
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hades, Hypnos, Pandora, Wyvern Rhadamanthys
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Siamo nei Campi Elisi, un luogo di pace e serenità, ma un dio gira per questi Campi annoiato a morte. ''Uffa, che noia! Che cosa potrei fare?'' pensava. Crono era il nome di questo dio; padre di Zeus, Poseidon e Hades; colui che governa il tempo.

D'un tratto, vide i due (poveri) gemelli, Hypnos e Thanatos, che si facevano una giratina.

Così Crono pensò:''ma quei due sono i sudditi più vicini ad Hades...mmh...Ora che ci penso, mio figlio non ha neanche un figlio, chissà come si comporterebbe in una situazione del genere?...Bhè, scopriamolo subito!''.

Crono si avvicinò ai due, che si voltarono a guardarlo. Una volta arrivato davanto a loro, senza dire una parola, gli fece svenire. Poi li portò di peso al tempio di Hypnos, dove vi era una stanza con un enorme letto (non per niente è il dio che controlla il sonno), li sdraiò l'uno accanto all'altro e, prima di andarsene e mettersi a ridere pensando a cosa avrebbe potuto fare Hades vedendo quei due in quello stato, gli fece un incantesimo.

Hades era seduto sul suo trono, annoiato anche lui, così decise di andare a vedere che cosa stessero facendo i due gemelli.

Arrivato ai Campi Elisi, notò subito che c'era una strana calma, ma non ci fece poi tanto caso. Si recò per primo nel tempio di Thanatos, dove vi erano solo delle ninfe. Qui il dubbio cominciò a crescere nel re degli inferi...''se non è qui deve per forza essere con Hypnos, ma che staranno facendo?'', poi si bloccò ''non è che staranno...'' scosse la testa diverse volte ''No! E' impossibile quei due a malapena si parlano''. Così si decise di andare a controllare nel tempio di Hypnos. Vuoto. ''Non è possibile che non ci sia, sento il suo cosmo anche se è molto più debole rispetto a come me lo ricordavo''; così andò a vedere nella stanza dove vi era l'enorme letto. Rimase immobile e insensibile nel vedere la scena che si trovava davanti: sul letto vi erano due bambini, uno con gli occhi e i capelli color oro e l'altro con i capelli e gli occhi color argento, che stavano giocando con le mani. Rimase lì due secondi, incredulo, poi decise di andarsene: non voleva avere nulla a che fare con dei bambini. Però prima che potesse uscire dalla stanza, i due gemelli si misero a piangere tendendo una mano verso Hades. ''Sicuramente voglionohe rimanga'' pensò Hades. Richiuse la porta e si riavvicinò al letto sopra il quale i due gemelli avevano già smesso di piangere.

''E ora? Che devo fare?'', la mente di Hades era in completo panico, ma aveva comunque il suo solito aspetto indifferente.

Fece un grade sospiro, poi decise. Prese in braccio i due gemelli e decise di occuparsene personalmente fino a quando non sarebbero tornati normali.

Attraversato il muro del lamento, scese la lunga scalinata e si avviò verso la sua camera. Era una stanza buia, ma con un letto a baldacchino a due piazze molto comodo. Vi appoggiò i gemelli. Pandora aprì la porta, dimenticandosi di bussare, per dire al suo signore che il pranzo era pronto; quando vide il suo padrone in compagnia di due bambini.

-Mio signore! Non sapevo che avesse figli!- Pandora era veramente sorpresa.

-Eh? Figli?- Hades non aveva capito bene di cosa parlasse la donna, ma poi capì.

-Non sono figli miei, sono Hypnos e Thanatos-

Pandora si bloccò di colpo, non foss'altro che stava torturando, per gioco, i due gemelli. Gli lasciò subito stare pensando ''speriamo che non si ricordino niente''.

-Ma, mio signore, perchè sono in questo stato?- chiese cortesemente Pandora.

La risposta che si aspettava sarebbe dovuta essere corta ma precisa...

-Bho-

''Wow, che bella risposta'' pensò Pandora.

-E...cosa avete intenzione di fare?-

-Bho-. ''Eh? Ancora questa risposta? Un po' di fantasia mio signore!''.

-Senti, Pandora...Tu sai come occuparti di bambini?-

-Veramente no-

-Perfetto...- disse Hades mettendosi una mano sui capelli, poi continuò-...e adesso come facciamo?-

-Intanto potremmo provare a dargli da mangiare, si stanno mangiando a vicenda...-

Hades si girò verso i gemelli ed effettivamente si stavano mangiando: Thanatos teneva in bocca la mano di Hypnos e Hypnos stava masticando la tunica del fratello.

-Ok, portali in sala da pranzo- ordinò a Pandora.

Tuttavia, quando i due gemelli videro che la persona che gli stava per prendere in braccio non era Hades, si guardarono e Hypnos fece un incantesimo a Pandora, che si addormentò di colpo e cascò in terra. Hades si girò dopo aver sentito quel rumore, e vide Pandora che dormiva beata in terra e Hypnos e Thanatos che la guardavano e ridevano. Così Hades si riavvicinò ai gemelli, che lo fissavano con il sorriso sulle labbra, e disse:-Si può sapere perchè l'hai addormentata? Io non ho punta voglia di occuparmi di due mocciosi!-

I gemelli sembravano aver capito il senso di quelle parole e si misero a piangere.

-Pure a piangere vi mettete?-, Hades cercava di stare calmo, ma non sopportava il pianto dei bambini.

-E va bene, e va bene. Mi occuperò di voi-. Detto questo i gemelli avevano già smesso di piangere e delle lacrime, che fino a poco tempo fa scendevano a fiumi, non ve n'era traccia.

-Ma voi due mi capite?-. Dopo questa domanda i babini continuarono a guardare Hades felici.

Hades prese Pandora in braccio per metterla a dormire sul letto, ma proprio i questo momento Pandora si mise a levitare sopra le sue braccia. Il re degli inferi guardò i gemelli e vide che Thanatos teneva un braccio alzato in direzione di Pandora; qui capì che era lui a farla levitare per aria. D'un tratto la lasciò cadere in terra ed entrambi i bambini si misero a ridere (sadici già da piccoli =D ndAkira).

-Guardate che ho ancora bisogno di quella donna, quindi vedete di andarci piano-

I gemelli capirono che Hades gli stava, in un certo senso, rimproverando; così misero il broncio.

Hades pensò che per evitare altri inconvenienti, sarebbe stato meglio dire a qualcun'altro di mettere Pandora sul letto; quindi prese i bambini in braccio e si avviò verso la sala da pranzo.

Durante il tragitto incontrò Radamante, che fece un cordiale inchino, ma quando alzò la testa notò i due bambini, così disse:-Mio signore, non sapevo avesse figli-

Hades si alterò leggermente.

-Non sono figli miei, sono Thanatos e Hypnos. Ad ogni modo, Radamante...Vai in camera mia e metti Pandora sul letto-

-Eh? Pandora?-

-Si, qualcosa in contrario?-

-Eh? No, no; assolutamente no- Radamante era diventato rosso in viso. Il giudice cominciò ad allontanarsi, ma prima che anche Hades ricominciasse a camminare, lo stesso dio degli inferi gli disse:-hey, Radamante. Non fare cose strane con lei-. Radamante si girò, completamente rosso, ma Hades era gia sparito nelle tenebre del castello.

Arrivato nella sala da pranzo, vide che la tavola era già apparecchiata e vi erano delle pentole con il cibo dentro.

Ora il problema era uno: come avrebbe dato da mangiare ai gemelli?

Si arrangiò e li mise sul tavolo. Si servì la minestra nel piatto e cominciò dando la prima cucchiaiata di minestra a Thanatos, poi a Hypnos e poi mangiò lui. Continuò così fino a che i due rifiutarono una cucchiaiata, come per dire ''siamo sazzi'' o ''non ne vogliamo più''.

Peccato solo per una cosa: si sà, quando i bambini sono pieni si mettono a dormire, ed è proprio quello che fecero i due, non c'è niente di male in questo, solo che...Hypnos cadde a dormire in un piatto dietro di lui pieno di salsa e altra roba appiccicosa e Thanatos si addormentò abbracciato al pollo su un piatto accanto a lui.

Hades chiamò qualcuno per sparecchiare e prese con sè i due e decise di fargli subito un bagno visto che non sembravano bambini, anzi a vederli con tutte quelle salse sopra e con l'odore di pollo addosso, sembravano la cena.

Una volta arrivato al bagno i due si risvegliarono subito. Il bagno era scuro, molto grande e da un lato aveva una grande vasca. Per fortuna, prorpio accanto alla vasca c'era un comodino. Hades vi appoggiò i gemelli, li spogliò e li mise nella vasca. Per fortuna erano deì, anche se bambini, quindi potevano fare il bagno in ogni momento, senza nessun problema. All'inizio li risciacquò per toglierli quelle schifezze di dosso, poi fece salire un po' l'acqua nella vasca e cominciò a lavarli.

Una volta aver lavato entrambi andò ad asciugarsi le mani e quando tornò voleva farli uscire, ma cambiò idea quando vide che si divertivano molto nell'acqua: si schizzavano e avevano continuamente un sorriso radioso sul viso. Hades pensò che non aveva mai visto quei due ridere o, quanto meno, essere felici per qualcosa; così decise di lasciarli giocare, si mise in ginocchio con le braccia incrociate sul lato della vasca e gli osservava. Si vedeva chiaramente che un sorriso stava spuntando sul volto sempre impassibile del re degli inferi. Anche i bambini se ne accorsero e Hypnos provò a mettersi in piedi per prendere una mano ad Hades, come per invitarlo a giocare; Hades non era un esperto in queste cose e fare il bagno con due suoi sudditi non è che lo invogliava, ma nel vedere la tanta voglia che i gemelli avevano nel volerlo portare nella vasca, lo convinse definitivamente.

Si spogliò ed entrò nella vasca. I due gemelli non gli si staccavano di dosso e a volte litigavano tra di loro, ma Hades li faceva subito smettere.

Alla fine giunse il tempo di uscire. Hades asciudò i gemelli e li rivestì. Poi li riprese in braccio, anche se non sapeva cosa avrebbero potuto fare ora, ma la risposta non tardò ad arrivare: Hypnos e Thanatos si erano addormentati. Così decise di portarli a letto. Tuttavia nel suo letto c'era ancora Pandora che dormiva, così li venne l'idea di portarli nel tempio di Hypnos.

Una volta lì, li mise sotto le coperte e, incredibilmente, diede anche un bacio sulla fronte ad ognuno.

Anche lui era stanco, ma voleva comunque sapere chi aveva trasformato i suoi sudditi in bambini; dopo qualche minuto ricordò che suo padre, Crono, è il dio che controlla il tempo. Quindi si diresse nel luogo in cui era il tempo di Crono, dove, poi, trovò anche lui seduto sulle scalinate che portavano all'entrata del tempio.

-Figlio! Da quanto tempo! Qual buon vento ti porta qui?- Crono era evidentemente felice.

-Crono- Hades si rifiutava di chiamarlo ''padre'' dopo quel che era successo nell' era mitologica-sei stato tu a trasformare Hypnos e Thanatos in bambini, vero?-

-Ah! Mi hai scoperto!-

-Perchè?-

-Perchè mi chiedi? Bhè è semplice...Mi stavo annoiando-fece una breve pausa, poi continuò-Non preoccuparti, figliolo, torneranno normali-

Dopo aver avuto la sua risposta, se ne andò.

Hades era tornato al tempio di Hypnos e davanti a sè aveva ancora quei dolci fratelli che dormivano, eppure sembrava che anche mentre dormivano lo invitavano a dormire con loro. Così si mise in mezzo ai due, sotto le coperte, e si addormentò.

Quando i gemelli si svegliarono, ed erano finalmente tornati normali, si accorsero che un braccio possente gli stava abbracciando; si alzarono all'unisono e videro che fino a poco tempo fa stavano dormendo fra le braccia del loro signore, il sommo Hades.

Erano entrambi imbarazzati, a tal punto che si sarebbero messi ad urlare, se non fosse stato per il fatto che avevano notato il volto del loro signore: era sereno e aveva un qualcosa che lo faceva sembrare felice. Così decisero di non svegliarlo e lasciarlo riposare, ma proprio mentre stavano per scendere dal letto, un braccio prese ognuno di loro e li fece risdraiare nel letto.

-Restate ancora un po'- la voce del loro signore era chiaramente assonnata ma incredibilmente dolce, tanto che decisero di rimanere a dormire insieme a lui senza esitare.

  
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