Partecipa alla fanfiction challenge II:
Personaggi: Galadriel, Eowyn
Prompt: non è uno specchio a decidere il mio destino!
Lo specchio di dama Galadriel
Galadriel sorrise,
socchiudendo gli occhi. Le lunghe vesti
bianche le aderivano al corpo e i lunghi capelli biondo platino le
oscillavano
intorno al viso. Guardò
la portatrice
dell’anello avanzare verso di lei, i suoi passi risuonavano
battendo contro i
gradini di marmo. Le fronde degli alberi della foresta intorno a loro
frusciavano e in lontananza si sentivano i canti funerari degli elfi.
“Dama Eowyn.
Signora dei cavalli, colei che non risente il
richiamo del potere” sussurrò con voce suadente la
signora degli elfi. La lunga
treccia bionda di Eowyn cingeva il capo della signora di Rohan tenuta
ferma
dalla corona dorata. Il viso diafano era ingrigito e le iridi azzurre
erano
liquide. Strinse con la mano l’anello, la catenella di ferro
intorno al suo
collo le arrossò la pelle strofinandosi. Galadriel le
indicò con la mano una
bacinella di pietra, tenendo le dita affusolate unite.
“Lo specchio ha
molto da dirti” mormorò con voce frusciante.
Eowyn si
avvicinò alla conca di pietra,
piegò il capo e osservò il proprio riflesso
deformato nei cerchi concentrici
dell’acqua.
Comparve
l’immagine di Aragorn, una serie di ferite lunghe e
profonde si aprivano sulla sua schiena abbronzata e il sangue ne
grondava. I
capelli sporchi di terra e di sangue rappreso ricadevano davanti al
viso del
ramingo dalla barba lunga. Una catena tenuta in mano da un urucaio era
collegata a degli anelli di ferro che tenevano stretti i polsi di
Aragorn. La
sua immagine tremò e l’acqua divenne nera.
Comparve il villaggio di
Rohan, i vessilli erano anneriti e
da essi si alzava del fumo, le case erano in fiamme e il palazzo del re
stava
ardendo. L’acqua s’increspò e sulla sua
intera superfice comparve un unico incendio.
Le fiamme si unirono al
centro diventando
il grande occhio, intorno all’iride nera a fessura le lingue
di fuoco dorate e
vermiglie divampavano. L’anello sfuggì dalla
camicia bianca di seta di Eowyn,
alcuni bottoni si aprirono lasciandole scoperta una porzione dei seni
pallidi. Il
cerchio dorato maledetto si avvicinò alla superficie
dell’acqua che brillava di
rosso e oro, ribollendo.
“Io so cosa stai
vedendo perché è anche nella mia mente”
disse Galadriel indurendo il tono, socchiudendo gli occhi. Eowyn
appoggiò le
mani sui bordi di marmo intarsiato, si diede la spinta e con uno
strillo cadde
all’indietro, finendo seduta sul terreno compatto.
“Quell’anello
diventerà un pesante fardello. La compagnia
dei nove si scioglierà, il regno degli uomini
cadrà e la Terra di Mezzo brucerà”
spiegò. Allargò le braccia, alzò il
capo e fu avvolta da un alone azzurrino. I
capelli si sollevarono e le ciocche arricciate
tremarono, attorcigliandosi su loro stesse. Le iridi le brillarono di
blu e si
sollevò da terra, emanando energia bluastra.
“Dallo a me,
liberati da quel peso, siete condannati”.
Aggiunse, alzando la voce. I vestiti le si gonfiarono e le iridi degli
occhi
divennero nere.
“Al posto di un
signore oscuro, avresti una regina!” gridò.
Eowyn sguainò la spada e indietreggiò.
Alzò l’arma, la luce argentea delle
stelle si rifletté sulla lama.
“Non
è uno specchio a decidere il mio destino!”
urlò.
Galadriel rimise i piedi per terra, abbassò le braccia e le
luminescenze si
spensero. I capelli le ricaddero sulle spalle e ansimò,
chiudendo gli occhi, la
pelle liscia si riempì di rughe.
“Ho superato la
prova, perderò i poteri” sussurrò. La
voce
le tremò, voltò il capo e i lunghi boccoli biondo
platino le oscillarono ai
lati dei fianchi.
“Me ne
andrò all’ovest” bisbigliò.
Eowyn indietreggiò,
stringendo l’elsa della spala e corrugò la fronte.
-Elfe. Cosa ci
troverà sire Aragorn in loro?- pensò.