FUGA DA ALCATRAZ

Si svegliò nell'ombra di una cella, a ripensar se davvero la nostra vita è tanto bella
Qual prezzo amaro deve pagare un criminale, rinchiuso in una fortezza in mezzo al mare
Fame e soprusi non son mai abbastanza e per sopravvivere ci vuole la costanza
L'ambiente privo di calore, il freddo della doccia che ti avvolge e poi scompare
La Rocca regna sovrana sul mare blu di San Francisco
La raggiunge chiunque sia per legge un buon acquisto
Vivi di stenti, vivi di noia, vivi senza luce e senza la tua gioia
Chi può dire che un prigioniero è ancora un uomo? 
Cosa sei disposto a fare per essere libero di nuovo?

Han tagliato le mie ali e non posso prendere il volo
Sono  insieme ad altri mille e mi sento ancora solo
Una buona parola da qualche veterano mai non guasta
Ma nemmeno una commedia a colmare il vuoto basta
E guardo il mare aperto con lo sguardo tetro e assorto
Non sono un uomo come gli altri, me ne sono presto accorto
Dopo anni in questo buco, per caso ho trovato il luogo giusto dove porre l'attenzione
Quello che mi permette di proporre una vera soluzione

Colgo in fretta l'occasione giusta che ho per scappare 
Torno a vivere da chi non mi ha saputo perdonare
La società la chiama arroganza
I nostri la chiamano salvezza
Ma in fondo è una legge della scienza a portarci avanti, è la forza dell'inerzia
Ho imparato che non esiste corpo che non voglia respirare,
mente che non si sforzi per un progetto da realizzare
Ho imparato che anche noi abbiamo un cuore che batte forte
L'ho imparato leggendo i libri che mi passavate tra le sbarre delle porte

RITORNELLO Questa volta vado via per non tornare mai più
È una promessa
Non rivedrete mai più il mio volto, ma ricordatevi il mio nome
Chiedo scusa... Ma preferisco essere un uomo in fuga che un animale in gabbia
Ho fatto la mia scelta, non è più tempo di parole
Non posso cambiare il mio passato ma la vita va avanti
Ora sali su quella barca e sparisci nella notte
Le tenebre accompagneranno il tuo viaggio, l'alba ti presenterà la riva