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Autore: __Shadowhunters__    26/02/2014    1 recensioni
Johanna cerca di poter dire addio a Finnick, di poterlo seppellire con dignità... Ma non potrà. Sarà lei la prima a scoprire cos'è successo a Finnick, la prima a scoffrirci davvero... Non come Katniss, che pasa avanti senza versare una lacrima... OK SCUSATE LA MIA RABBIA MA PROPRIO NON CAPISCO COME HA FATTO A LASCIARLO INDIETRO!!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Johanna Mason
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Anche Finnick se ne é andato.

Anche Finnick ha chiuso gli occhi per sempre, anche lui non mi sorriderà più, non parlerà, non mi toccherà più con quelle sue mani dorate. Anche lui mi ha lasciata sola.

 

Fisso con aria indifferente il tombino che porta alle tubature, nonostante qualcosa dentro di me si faccia a pezzi, nonostante la mia figura da donna-cuore-di-pietra sta crollando. Ma non voglio che qualcuno mi veda così anche se, sinceramente, non c'é nessuno qui.

Mi chino sul metallo e tiro su la maniglia del tombino. Un odore ripugnante di sangue, carne in putrefazione e fogne mi fa arricciare il naso. Faccio scivolare la mano sulla pila e la stringo tra le dita. Scendo le scalette con il cuore in gola, sentendo le mani attaccate alla ringhiera riempirsi di una sostanza appiccicosa e densa. Quando mi rendo conto che é sangue, le gambe smettono di tenermi e cado all'indietro.

Fortunatamente ero quasi scesa del tutto, ma i miei muscoli e le mie ossa gemono al contatto veloce e violento contro il pavimento. Mi volto su un fianco, portandomi la mano al polso sinistro che regge ancora la pila. Lo sento dolere, ma dubito sia rotto. Accendo la pila, mettendomi seduta. La fognatura é alta e larga, ricoperta di grasso, sporco e impregnata dalla puzza. La scaletta é al mio fianco, dritta e lunga fino al tombino aperto che trasmette poca luce. Sono seduta in una pozza scura e, guardandomi attorno, mi rendo conto che tutte le pareti e il pavimento sono schizzati di sangue. Rabbrividisco, portandomi le mani ai gomiti. Non troverò mai il cadavere di Finnick, qua é tutto sangue. Sangue e brandelli di carne più piccoli di un bottone. La pila riflette la luce di un piccolo oggetto luminoso. Mi chino a raccoglierlo: é più grande di un orologio, attraversato da una profonda crepa sul vetro. Un Olo. Mi guardo intorno, iniziando a capire; qualcuno l'ha fatto scoppiare, e qui dentro tutto é esploso, armi, ibridi, corpi di morti... Finnick.

Mi accascio a terra. Non troverò mai il suo cadavere, non potrò mai seppellirlo come merita. La sua figura rimarrà sempre distrutta in questa fognatura ripugnante. Faccio un gesto per tirarmi all'indietro i capelli ma quando ricordo che sono rasati faccio cadere la mano su un fianco.

Mi rialzo e mi incammino verso la scaletta, preparandomi a salire, quando qualcosa di freddo mi colpisce sulla nuca. Alzo lo sguardo, vedo le nuvole grigie minacciare di piovere. Non posso uscire se piove.

Mi accascio contro il muro, fissando la pioggia che scende dal buco del tombino. Per una volta mi abbandonerò alle lacrime.

  
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