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Autore: poetzproblem    26/02/2014    3 recensioni
Tutto con Rachel è stato lento fin da quando Quinn ha preso la decisione di presentarsi alla porta del teatro otto mesi fa, offrendo a Rachel un sorriso e le sue congratulazioni. Il lento sorseggiare del caffè che avevano condiviso mentre avevano chiacchierato per la prima volta in anni. La lenta riscoperta di un'amicizia che era mancata a entrambe prima che lentamente diventasse qualcosa di più. Faberry Week giorno 6: Tatuaggi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Quinn Fabray, Rachel Berry | Coppie: Quinn/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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NDT: questa è una traduzione. Potete leggere l'originale qui oppure qui. Lasciate una recensione se vi va, così potrò tradurla e inviarla all'autrice

NDA: scritto per la Faberry Week, giorno 6 - Tatuaggi. Perché dovevo farlo. Eterni ringraziamenti e abbracci telematici a Skywarrior108 perché è la miglior beta del mondo.

Disclaimer:  i personaggi di Glee non sono miei, mi piace solo giocarci...assolutamente senza trarne profitto.

* * *

Heart On Your Skin

By poetzproblem

* * *

Wear your heart on your skin in this life.

~Sylvia Plath

* * *

È un giorno perfetto.

Trascorrono il pomeriggio passeggiando per i giardini botanici, poi cenano in un piccolo ristorante italiano prima di andare a vedere un musical. Rachel ama ancora godersi Broadway fra il pubblico, esattamente quanto ama esibirsi sul palcoscenico. Dopo, camminano mano nella mano verso l'appartamento di Rachel a Midtown East. Ha traslocato dal loft a Brooklyn più di un anno fa per sfuggire al flusso di coinquilini extra che prendevano la forma di fidanzati, e fidanzate, e vecchi compagni di scuola che finivano con l'accamparsi su divani e pavimenti. Ora, con due show di successo e dopo aver vinto un Tony, se lo può permettere.

Bevono un bicchiere di vino e ballano un lento, con la musica di vecchi classici in sottofondo, scambiandosi baci ancora più lenti. Tutto con Rachel è stato lento fin da quando Quinn ha preso la decisione di presentarsi alla porta del teatro otto mesi fa, offrendo a Rachel un sorriso e le sue congratulazioni. Il lento sorseggiare del caffè che avevano condiviso mentre avevano chiacchierato per la prima volta in anni. La lenta riscoperta di un'amicizia che era mancata a entrambe prima che lentamente diventasse qualcosa di più.

Finiscono strette l'una all'altra sul divano, mentre esplorano con le labbra e le mani distese di pelle setosa prima sconosciuta, spingendosi un po' più in là con ogni singolo gemito. Ogni volta che sono assieme diventano un po' più audaci e questa volta Rachel afferra la camicia di Quinn, tirandola verso l'alto finchè Quinn le permette di togliergliela completamente. Un mormorio di apprezzamento precede due mani che si posano sui suoi seni e una bocca che lascia una scia di calore lungo il suo sterno. Sente un'ondata di eccitazione a questa nuova sensazione. Quinn è già stata con altre donne prima—la sua prima volta è stata la prima di molte—ma questo non rende meno importante ogni prima volta che sperimenta con Rachel.

Quinn in questi giorni si impegna a ricambiare, così è naturale per lei prendere l'orlo della maglia di Rachel. Ama essere toccata, ma ha bisogno di toccare Rachel—vederla e sentirla in ogni modo possibile. Quinn sorride e si lecca le labbra pregustando il momento mentre inverte le loro posizioni, attraversando l'invitante territorio che è il corpo di Rachel. Comincia dalla gola, scendendo lentamente—sempre lentamente—assaporando e toccando finchè non ha memorizzato ogni curva dei seni della sua ragazza attraverso il reggiseno di pizzo. Le dita di Rachel sono affondate nei suoi capelli, la sua schiena si inarca mentre ansima, geme e singhiozza di piacere. È solo quando Quinn finalmente abbandona i suoi seni per esplorare il suo stomaco piatto e tonico, che il viaggio si interrompe all'improvviso.

Rachel le tira leggermente i capelli, gemendo di protesta quando Quinn si affretta ad allontanarsi. Qualcosa di freddo e spiacevole le scivola dentro, e lei si alza, passandosi le dita tra i capelli con un sospiro frustrato.

"Quinn? C-che c'è che non va?" chiede l'altra senza respiro, puntellandosi sui gomiti e guardandola, confusa.

"Non sapevo che avessi un tatuaggio," risponde Quinn in tono inespressivo.

L'espressione confusa di Rachel non svanisce subito, ma la sua mano sinistra si posa sul torace, dove quella breve parola in corsivo è tatuata sulla sua pelle.

"Oh," sussurra, annuendo. Quinn la guarda deglutire e mordersi il labbro mentre si sposta, alzandosi a sedere anche lei, con le dita che accarezzano ancora distrattamente il tatuaggio.

"È…è un motivo per finirla qui?"

La voce di Rachel è sottile e trema impercettibilmente, e Quinn chiude gli occhi e respira nonostante il nodo doloroso che sente allo stomaco. Non è che non abbiano mai parlato di Finn Hudson. In un certo senso, lui sta fra loro due con la stessa solidità che aveva in vita. Quinn ricorda ancora quella telefonata, il dolore di scoprire che qualcuno di così importante nella sua vita di adolescente se n'era andato in un batter d'occhio. Aveva pianto per Finn, per sua madre, per Rachel. Aveva partecipato al suo funerale e gli aveva detto addio, offrendo a Rachel simpatia e conforto che erano stati ignorati a causa del dolore.

Quinn non ha mai fatto pesare a Rachel il suo diritto di piangere Finn nei tempi e nei modi che le erano necessari, anche se questo aveva significato tenersi a distanza per un po' a causa della storia complicata che c'era stata tra loro due, e i ricordi spesso dolorosi che si accompagnano ad essa. Non era stata la persona giusta per aiutare Rachel a superare il rimpianto delle opportunità perdute e matrimoni cancellati e fidanzamenti interrotti, non quando Quinn era stata così spesso la voce più forte quando si era trattato di dirle di lasciarsi tutto alle spalle e andare avanti con la propria vita. Quindi aveva dato a Rachel un po' di spazio, ma il fragile legame della loro amicizia si era teso e poi spezzato mentre la vita le aveva allontanate l'una dall'altra portandole su strade diverse. C'erano voluti anni perché le loro strade si incrociassero ancora.

La presenza di Finn nel cuore di Rachel è stata una verità silenziosa fin da quando Quinn riesce a ricordare, e anche se è stata trasformata dalla morte, non ne è stata cancellata.

Fino a questo momento, aveva creduto di poter dimenticare—di poter allontanare i fantasmi dalla propria mente e concentrarsi sul qui e l'adesso e, cosa più importante, sul futuro—ma è quasi impossibile quando il nome del primo amore di Rachel è scritto sul suo corpo. Quinn non ha mai odiato così tanto un tatuaggio, nemmeno il proprio.

È un motivo per finirla qui?

Quinn alza lo sguardo su Rachel, che adesso sta seduta, imbarazzata, con le spalle curve e le braccia incrociate sul torace nudo. Vede la ragazza che ha incontrato al liceo—talentuosa oltre misura ma così insicura dietro il suo coraggio. Vede la ragazza che per la prima volta l'ha spinta a chiedersi se poteva essere attratta dalle donne. Vede la donna di cui si è lentamente innamorata nel corso dei mesi—la donna che ha sempre visto in lei qualcosa di degno, qualcosa che si trova in profondità sotto l'apparenza. Ha saputo fin dal loro primo bacio che sarebbe sempre stata in competizione con il ricordo di Finn Hudson, e per quanto odi questa situazione, è certa che il desiderio di avere Rachel sia tanto intenso da spingerla a lottare contro questo particolare demone.

"No, non è un motivo per finirla qui," ammette alla fine, guardando Rachel sospirare di sollievo, "ma rovina l'atmosfera. Adesso, perlomeno," aggiunge ripensandoci, notando il cipiglio preoccupato dell'altra.

Rachel fa un sorriso forzato che non riesce a illuminarle gli occhi.

"Non sei la prima persona che me lo dice."

Quinn annuisce e tende una mano per prenderle la maglia, restituendogliela. Rachel l'accetta in silenzio e comincia ed infilarsela mentre Quinn recupera la propria camicia dal pavimento.

"Quando l'hai fatto?" chiede incuriosita mentre si riveste.

Rachel la guarda, mordendosi il labbro per un attimo prima di confessare,

"Circa un mese dopo," risponde, stringendosi nelle spalle.

Quinn pensa che abbia senso—senza dubbio una decisione spontanea causata dal dolore, per onorare l'uomo che aveva amato. Suppone che sia una cosa un po' più razionale del farsi un ritratto di Ryan Seacrest sulla schiena quando si è più che ubriachi e incazzati con il mondo. Naturalmente, Quinn si era pentita molto presto della sua decisione e alla fine l'aveva fatto cancellare. L'unico marchio sul suo corpo è la data di nascita di sua figlia, scritta in courier all'interno del suo polso sinistro. Sfiora il punto in questione e cerca di liberarsi della propria avversione per il tatuaggio di Rachel. È una parte di lei che Quinn dovrà imparare ad accettare.

L'altra nota il gesto e le sfiora la mano con la propria.

"Tutto bene?" chiede nervosamente.

Quinn si costringe a sorridere e annuisce, girando la mano e catturando le dita di Rachel tra le proprie.

"Sì, tutto bene."

Si china in avanti e le posa un bacio sulle labbra, prima di ritrarsi. Rachel non sembra molto convinta, ma Quinn per ora non può fare altro, eccetto stringerle la mano tra le proprie e decidere di rimanere.

Non parlano  più del tatuaggio. Non ce n'è bisogno. Le loro vite non girano più attorno a Finn Hudson, ormai questo non accade da molto tempo. Fanno cose perfettamente normali e ordinarie, come mandarsi dei messaggi di testo quando entrambe dovrebbero essere impegnate col lavoro, fare la spesa al mercato della verdura a Union Square e passeggiare sulla spiaggia a Coney Island. A volte litigano per niente, e a volte ridono di tutto.

Alla fine, fanno l'amore.

Quinn sa che quel piccolo nome è ancora lì, ma non gli permette di impedirle di avere Rachel. Chiude gli occhi e immagina che la pelle sotto il seno sinistro di Rachel sia pulita e incorrotta come quella sotto il suo seno destro. Si concentra su ogni altra parte di Rachel, perché le sue singole parti formano un intero incredibile—così caldo, e vivo, e suo. Le morde leggermente la gola e la spalle, assapora con la lingua i suoi capezzoli turgidi, la infila nel suo ombelico tremante. Adora le sue gambe toniche e le cosce rese muscolose dalla danza. Indugia tra di esse, tracciando ogni morbida piega con le dita, prima di fare la stessa cosa con la lingua. Ascolta una musica fatta di sospiri e sussurri e gemiti, poi concede il proprio corpo a Rachel e sente il ritornello eseguito dalla propria tremula voce di contralto.

Si tengono strette in silenzio nei postumi dell'estasi, dove l'unica cosa che Quinn riesce a vedere sono le stelle che svaniscono lentamente dai suoi occhi e l'unico tatuaggio di cui le importa è quello che Rachel lascia sul suo cuore.

"Ti amo," sussurra nell'oscurità, e sente le braccia di Rachel stringersi attorno a lei prima di sentire, "Ti amo anch'io, Quinn. Così tanto."

Quinn non riesce mai a ignorare completamente il nome di lui. È a letto con loro. È nelle docce che fanno assieme e nelle mattine in cui Rachel si aggira per la stanza vestita solo della biancheria, in cerca del suo maglione preferito. È sulla spiaggia con loro perché tutto il mondo lo veda ogni volta che Rachel indossa un bikini. Quinn lo fissa così intensamente e così a lungo che comincia a perdere significato, diventando nulla più che quattro semplici lettere che non hanno alcun senso.

La vita va avanti. Entrambe impacchettano i loro averi e cominciano a vivere assieme,  ogni 'mio' diventa 'nostro'. Rachel ha un ruolo in un nuovo spettacolo, il suo agente riesce a strappare un contratto per un album. Quinn sale i ranghi nel giornale per cui lavora finchè non ha la possibilità di scrivere articoli di cui andare orgogliosa, invece di pezzi che non sono altro che vuoti complimenti. Quando Rachel vince il suo secondo Tony, è Quinn che ringrazia. Quando Quinn le chiede di sposarla—con contorno di musica, candele e il perfetto panorama notturno di Manhattan—Rachel non esita a dire sì, e non ha bisogno di chiedere a nessuno dei consigli in bagno.

Rachel è radiosa, e guardandola Quinn dimentica più volte di respirare. Sono circondate dagli amici, vecchi e nuovi, e dalla famiglia, quella di sangue e quella che si sono scelte, mentre pronunciano i loro voti e legano le loro vite l'una all'altra. L'anello di Quinn è al dito di Rachel questo rende entrambe ridicolmente felici. Importa meno che mai che Finn possieda ancora una parte dei giorni passati di Rachel, quando Quinn ha la promessa del domani e di tutti i domani che verranno.

È passata più di una settimana dall'ultima volta che sono state intime, grazie a Rachel e alla sua improvvisa ispirazione di astenersi per poter rendere memorabile la loro notte di nozze. Ogni notte con Rachel è memorabile, ma Quinn è stata facilmente sedotta e convinta ad accettare. Ora tocca a lei sedurre sua moglie. Si spoglia tenendo solo i suoi slip e il reggiseno di pizzo bianco, scegliendo di non indossare altra lingerie visto che comunque non la terrà addosso a lungo. Si infila una corta vestaglia trasparente, che lascia aperta, e versa due bicchieri di champagne, ma sono dimenticati all'istante quando Rachel esce dal bagno vestita con una camicia da notte di seta che scintilla su ogni sua seducente curva. Quinn posa il proprio bicchiere e deglutisce a fatica, assaporando il momento nella sua interezza. Tende una mano a sua moglie, attirandola a sé e baciandola con passione mentre le sue dita tremano sulla pelle coperta di seta.

"Ti tremano le mani," mormora Rachel con un sorriso provocante, sfiorando il dorso della mano di Quinn fino a tracciare dei cerchi affettuosi sull'oro della sua fede.

"È nervosa, signora Berry-Fabray?"

Quinn cattura la mano della moglie e sorride.

"Fabray-Berry," la corregge dolcemente. L'ordine dei loro cognomi è qualcosa che è stato discusso parecchio e ancora non si sa quale combinazione finirà sui documenti ufficiali. Ma è una storia per un altro giorno.

"E quello che sono," abbassa la voce in tono seducente, posando la mano destra sul fianco di Rachel, "È eccitata al pensiero di fare l'amore con mia moglie."

Rachel si lascia sfuggire un mormorio di piacere, e si lecca le labbra.

"Amo quella parola."

"Eccitata?"

Rachel le stringe la mano e l'attira a sè.

"Moglie," ringhia, in tono di apprezzamento, prima di catturare la bocca avida di Quinn.

Le loro mani accarezzano i loro corpi con mutua adorazione. La vestaglia di Quinn scivola sul pavimento mentre si dirigono verso il letto, la camicia da notte di Rachel segue subito dopo. Un lieve fremito scuote Rachel, che trattiene il respiro. Quinn ne rimane stupita, ma la sua attenzione è troppo concentrata sui seni di sua moglie e dal sapore che hanno sulla sua lingua.

Le ci vuole un po'—più di quanto dovrebbe. Si è esercitata a non guardare quel punto in particolare in momenti come questo, ma stanotte la scritta invade la sua visuale periferica contro la sua volontà, e il suo sguardo viene attirato verso il basso. E proprio come la prima volta che l'ha visto, tutto si ferma.

"Rachel," sussurra, respirando in modo superficiale. "C-cosa...?"

"Ti piace?" chiede Rachel dolcemente, con un sorriso timido.

Quinn non riesce a distogliere lo sguardo dal tatuaggio sul torace di sua moglie, e lo accarezza con dita tremanti. Quelle quattro lettere familiari sono quasi irriconoscibili, trasformate in un Finally seguite immediatamente da Got It Right.

"Io…non capisco," balbetta Quinn, ipnotizzata dalla frase marchiata sulla pelle di Rachel.

L'altra si sposta sotto di lei, accarezzandole gentilmente la guancia.

"So cosa pensavi del mio tatuaggio, Quinn."

Apre la bocca per protestare, ma Rachel le posa un dito sulle labbra.

"Da quando siamo insieme hai fatto del tuo meglio per guardarlo e toccarlo il meno possibile, ma non hai mai detto una sola parola di biasimo a riguardo, dopo quella prima volta. Non hai idea di quanto questo abbia significato per me…e quanto io ti ami per questo."

Quinn deglutisce il groppo che ha in gola.

"Per te era importante."

"Lo era," conferma Rachel. "Lui lo era. E lo ricorderò sempre, Quinn, ma…ma non mi sembra più giusto avere il suo nome sul mio corpo," ammette. "Non quando è il tuo il nome che ho nel cuore, il nome che è unito al mio nel bene e nel male. Quindi questo," posa una mano su quella di Quinn dove indugia ancora sul tatuaggio, "questo è per noi. Perché finalmente abbiamo fatto la cosa giusta e anche se una piccola parte di Finn sarà sempre con me, è te che passerò la mia vita ad amare e per questo non potrei essere più felice."

Il suo bellissimo viso diventa sfocato agli occhi di Quinn, ed è solo allora che si accorge di stare piangendo. Rachel le accarezza le guance per asciugarle le lacrime e Quinn ride alla propria dimostrazione di emozione.

"È il regalo di nozze perfetto," sussurra, baciando sua moglie con affetto. Il suo sguardo si abbassa sulle parole scritte sulla pelle di Rachel, e segue le lettere con  un'unghia, facendola ridacchiare.

Quinn sorride e china la testa, premendo le sue labbra sul tatuaggio per iniziare da lì ad adorare ogni centimetro del corpo di sua moglie.

Qualche anno più tardi, Rachel tatuerà un altro nome sul suo corpo—un nome che sceglieranno assieme nella data che verrà tatuata sul polso di Quinn proprio sotto la data di nascita di Beth—il nome della figlia a cui daranno gioiosamente il benvenuto assieme, tatuato per sempre nei loro cuori.

xox

Note del traduttore

Finally Got It Right: "Finalmente ho fatto la cosa giusta" oppure "Finalmente ho portato la mia vita dove volevo".

 

 

 

 

  
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