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Autore: down2theshippinghole    26/02/2014    1 recensioni
Capita spesso di affezionarsi alle persone sbagliate, e non poter fare niente per impedirlo. Poter solo restare a guardare, soffrire...
E sperare...
**
ATTENZIONE: Spoiler sugli episodi non ancora mandadi in onda in Italia della stagione "Alla Stars"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale
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Era bastato poco per cambiare il colore della sua aura. Era stato sufficiente accendere quel dannato apparecchio elettronico per far sgorgare dai suoi occhi due fiumi d’acqua pura, cristallina come quella che aveva sempre visto fuoriuscire dalle vette più alte di quei monti perennemente innevati.
Quella fu la prima volta che si sentì di odiare un elemento che la madre di tutto ciò che è, la Natura, aveva creato.
Lacrime che nascevano dagli occhi cerulei come laghi tersi, scendevano irruentemente sulle sue guance, per poi ricadere sul maglione verde e sulla gonnellina blu scuro, quasi grigio o nero. Il colore della tristezza, lo stesso del suo soffio vitale.
Eppure, lei lo aveva sempre detto: “Tutto ciò che non è stato creato dalla Terra è male!”. Ma quella volta, il desiderio, e l’egoismo avevano preso il sopravvento su ciò che credeva.
Desiderava solo rivedere il suo viso, i capelli rossicci, gli occhi che davano su uno sguardo fin troppo scaltro e beffardo, e quel sorriso bastardo che faceva capolino ogni qualvolta avesse un pretesto per raggiungere un suo fine.
Aveva sbagliato a dar retta alla propria brama di felicità, o per meglio dire, di lui.
Ben le stava! Era ciò che si meritava, ciò a cui era andata in cerca pur inconsciamente. Lei che per la prima volta aveva messo al primo posto i suoi sentimenti, senza curarsi di quelli di chi le stava a cuore. Si chiedeva se fosse o meno giusto; ma era un istinto fin troppo spontaneo.
Dall’esatto momento in cui aveva visto quella scena straziante, quel bacio, non riusciva a scollarsi dalla mente l’immagine della pelle chiara di lui, in netto contrasto con quella mulatta della ragazza.
Era ancora lì, davanti a quello schermo, senza dire nulla, obbligandosi a fissare un punto in lontananza che passava oltre la spessa lastra di vetro facente parte di quell’aggeggio malefico. Necessitava di tutta la concentrazione possibile per riuscire a scrutare nelle anime di chi non era accanto a lei in quell’istante.
La testa premeva violentemente nel cranio, il cuore batteva come non mai nel petto, martellando e scaldando il torace come se al suo posto ci fosse il nucleo di un vulcano attivo. Le mani, le ginocchia, e qualsiasi sua altra articolazione fremevano.
L’ultima figura che si sforzò di ricordare prima di cadere a terra, consumata dal troppo sforzo, fu l’ombra ormai fusa appartenente a due vite del medesimo colore. Lo stesso dei papaveri in fiore accarezzati dalla leggera brezzolina estiva, su cui si affacciava la finestra che le stava di fianco.
Fin troppo chiaro era il significato di quel colore, intenso a tal punto da poter bruciare le retine... amore...
Amore... niente di più e niente di meno.
Era una cosa più che naturale, ma appena riuscì a realizzarlo, un’enorme voragine le si spalancò nello stesso punto dove vi era il cuore, e altre lacrime troppo salate percorsero le sue guance.
Sì, si era davvero ridotta così. Al punto di essere quasi vincolata dai suoi stessi sentimenti a dover piangere per un uomo con il quale aveva per giunta avuto un pessimo rapporto; che forse, ora la odiava, o peggio, si ricordava a malapena il suo nome. Ma la cicatrice ormai incurabile nel suo torace, continuava imperterrita ad ardere di quel fuoco che forse non si sarebbe mai spento.
Appena riuscì a riprendere conoscenza, intorno a lei si fece tutto molto più offuscato di come ella era abituata a vedere il mondo. Persino lei stessa, che un tempo pareva a chiunque plasmata con la luce dei più splendidi astri celesti, a tal punto di brillare di luminosità propria, si ritrovò priva di qualsivoglia chiarore e speranza.
Occhi cupi, come le braci spente di un incendio. Bui, e pieni di disperazione precedentemente lasciata dal fuoco. Occhi quasi sconvolti; sui quali si riflettevano le stelle e la Luna.
Quelle, una volta, erano le sue sorelle, suoi simili. Perché lei, era pura, luminosa e serena come una stella; una delle più lucenti.
Eppure, tutte le stelle, prima o poi sono destinate a spegnersi. Anche il più bel Raggio di Luna dell’intero spazio siderale.
Ma ormai, anche quello, che una volta illuminava la Terra con la sua voglia di vivere, ora, non brilla più.







Lulù's time
Ciao a tutti fan di TD!
Di solito non scrivo quì, troppo impegnata con le migliaglia di ff un cordo sul settore di Keroro (animemanga a mio parere fantastico nella sua unicità e comicità), e questo era un mio piccolo esperimento per cimentarmi su TD, altra mia serie TV preferita, e anche se ho odiato All Stars per una serie di motivi dei quali non dico niente per non rovinarvi le sorprese. Dico solo che al momento del bacio tra Scott e Courtney ero indecisa se shippare o no questa coppia, ma poi mi sono ricordata della povera Dawn, della quale si saranno dimenticati metà spettatori. Così mi sono chiesta cosa avesse provato quando ha visto la scena.
Spero che vi sia piaciuto, e se poi mi lasciate una recensione mi rendete felice ^^

Lulù
  
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