Personaggi: Gandalf, Thranduil
Prompt: una disputa fra saggi

“Thranduil, vecchio mio” salutò Gandalf, lieto di rivedere il vecchio Re Silvano.

“Gandalf il Grigio” rispose Thranduil, senza alzarsi dal trono e congiungendo le mani. “Quale onore vederti. Cosa sei venuto a fare, non invitato e senza offerta alcuna per il sovrano?”

Gandalf ignorò le parole dell’Elfo e rispose “Ero venuto ad accertarmi che la creatura Gollum fosse ancora protetta”

Thranduil guardò le unghie con estremo atteggiamento di superiorità e ribatté usando deliberatamente un tono acido “Lo è senza dubbio. Sto ancora attendendo il mio compenso, come avevo detto ad Aragorn, il tuo amico, l’altra volta”

Gandalf rammentò le parole del Ramingo e volle infine dire la propria, desiderando intavolare una disputa tra saggi. “Non chiedere più di quel che ti viene concesso, Thranduil. L’avidità è la radice di tutti i mali”

L’Elfo però era duro di comprendonio. Una vera disdetta, poiché era saggio e sempre pronto a difendere gli amici quando voleva. Ma l’arroganza e l’autocompiacimento lo stavano rodendo come se avesse un Anello del Potere.

Perciò rispose. “Non è forse lecito donare alla Razza Elfica quanti più splendori possibile? Non è forse giusto rendere grazie al mondo in cui viviamo offrendogli sacrifici e preziosi?”

Gandalf scosse la testa. “Non cercare giustificazioni all’avidità, poiché non renderesti giustizia alla tua corona”

Al che Thranduil si inalberò. “Non cercare di parlarmi così, Gandalf il Grigio!”

La sua esclamazione lo aveva costretto ad alzarsi. Ma successivamente si sedette, rimpiangendo quel momento di crudeltà.

“Mi rincresce, Gandalf, ma il mio amore per le gemme mi fa chiudere gli occhi”

Ma Gandalf sorrise. “Ti servirà Gollum allora. Non credere che abbia scelto a caso la prigione ove rinchiuderlo”

E con quella frase sibillina, gli voltò le spalle e se tornò sui propri passi, ignorando la faccia perplessa del Re, che stava ancora cercando il significato dell’ultima frase.