Ciao a tutte!
Questa fan fiction è ispirata a una doujinshi che ho trovato per caso in rete… è carinissima, e mi è subito venuta voglia di renderla fan fiction!
Le autrici sono il duo Tee2BOOK formato da Kei Takahara e Tsuzuku Tachibana e vanno a loro tutti i credits di questa idea così dolce! La doujinshi si chiama esattamente come la fan fiction, perciò spero che a loro non dispiaccia!
La dedico a hikaru83, perché lei ama le cose fluff!
Buona lettura!



*



Good Luck
di slanif



Siamo negli spogliatoi prima di una partita importante del campionato prefettorio contro il temibile Kainan King. Siamo tutti in piedi ad ascoltare il capitano Akagi che ci da le ultime indicazioni, ricevendo manforte dalla sempre celere Ayako che ci contagia tutti col suo entusiasmo.

Indossiamo tutti già la divisa, e quando Akagi smette di parlare, ci ritroviamo tutti a dover attendere che sia il momento di entrare in campo.

Io mi metto tranquillamente a chiacchierare con Kogure, annunciando che con me in squadra non c’è nulla da temere, perciò non capisco perché il Gorilla si agiti tanto!, ma quello che mi colpisce è qualcun altro, che è agitato…

La volpaccia si aggira per lo spogliatoio, cercando nell’armadietto e richiudendolo. E fin qui, direte voi, che c’è di strano? Niente… se non fosse che ha compiuto quel gesto per ben cinque volte di seguito!

Alla fine lo vedo sospirare e mettersi vicino a me, con la felpa sulle spalle. Ha il braccio sinistro steso lungo il fianco mentre la mano destra lo afferra per l’avambraccio e lo stringe forte.

Scruto quell’insolito comportamento mentre continuo a chiacchierare con Kogure e il recente inserito nella conversazione Ryota.

Ho le braccia incrociate che schiacciano il numero dieci sulla mia maglia e con la coda dell’occhio continuo a vedere Rukawa stringersi forte il braccio con la mano.

Ma che ha?

Lo fisso più intensamente e alla fine mi rendo conto di una cosa…

Possibile che…

Ma no!

Non può essere!

Eppure ne ho la conferma quando, poco prima di entrare in campo, lo vedo a capo chino a cercare nella sua sacca sportiva e a tirarne fuori tutto il contenuto. Quindi sbuffare e rigettare dentro tutto con stizza.

Mi avvicino con le mani ben calate nei calzoncini, come mio solito, e piegandomi un po’ in avanti verso di lui gli chiedo ridacchiando: “La volpe narcolettica è agitata?”.

Lui mi scocca subito uno sguardo minaccioso: “Stai zitto, Do’aho” dice con stizza e voce gelida.

“Come siamo nervosi…” sorrido, ondeggiando appena sui talloni.

Lui non dice niente, ma lo vedo toccarsi di nuovo il braccio.

“Non sarà che siamo così nervosi per una certa cosa, vero?” dico, adocchiando il suo braccio e alzando le sopracciglia a più riprese, con sguardo furbo.

Lui stringe le labbra.

E anche se avrei davvero voglia di prenderlo in giro ancora più a lungo di così, perché è assurdo che lui, proprio lui, il grande Kaede Rukawa, si faccia influenzare da cose come queste… è così tenero con quello sguardo imbronciato che non resisto.

Gli afferro una mano e delicatamente gli alzo il braccio.

Mi chino appena in avanti e lì dove la pelle è un po’ arrossata dalle sue strette, io vi poso un bacio.

Kaede mi guarda confuso, ma non dice niente.

Io mi tiro su e con espressione seria gli dico: “Non hai bisogno di certo di quella fascetta per essere il migliore, Kaede. Il tuo talento è l’unica fortuna che ti serve”.

Eh, sì…

Perché il mio volpacchiotto ha dimenticato la sua insostituibile fascetta nera di spugna a casa. Quella che porta sempre sul braccio sinistro, anche per il più stupido degli one-on-one al campetto.

Penso che la consideri una specie di porta fortuna, per questo ho detto quelle cose.

Kaede sembra comprendere, perché, continuando a fissarmi, si porta il braccio al viso e lì dove ho posato le mie labbra, lui posa le sue, in un bacio indiretto.

“Questo sarà meglio della fascetta” mi dice, riferendosi al mio bacio.

Io gli sorrido: “Vinceremo” annuisco. Quindi mi volto verso la porta e, alzando il pugno al cielo, esclamo: “KAINAN KING! A NOI! E…” mi volto un attimo verso Kaede “Buona fortuna” sussurriamo insieme, prima di scambiarci il nostro unico amuleto: un bacio.



**FINE**