III
“ We are not what you think we are
We are golden, we are golden.
We are not what you think we are
We are golden, we are golden. “
Con la canzone di Mika a palla nelle orecchie le due amiche cantavano a squarciagola con i finestrini della vecchia Ford abbassati e il vento tra i capelli.
-F fai un bel respiro D.. - - Perché?- - c’è Adam al semaforo..- - oh no, oh no, oh NO. Non ti fermare ti prego continua dritto - - Tesoro.. è rosso - - cazzo!!!- Diana si abbassò sul sedile del passeggero arrivando a rintanarsi sotto al cruscotto e coprendosi la testa con un giornale di moda dell’amica – non gli rivolgere la parola okey?!- Kay trattenne a stento un sorriso che le spunto solo su un angolo della bocca – ma perché non vi chiarite, cosi potrai di nuovo girare per il campus a testa alta, senza trascinarmi in anfratti poco piacevoli appena scorgi la sua testa da qualche parte?- - la fai facile- le sibilò l’altra che tentava di diventare invisibile e non respirare affatto – ciao Kathlyn - - oh no- gemette Diana – ciao Adam, come te la passi? - -ah bene dai, ma volevo chiederti se potevi convincere Diana a parlarmi, so che mi stà evitando, ma non capisco che cosa ho fatto di sbagliato, si insomma, non me la sono presa ma vorrei saperlo tutto qua, credo che se noi.. - - scusa Adam ma devo andare, siam.. emm.. sono in ritardo a lezione ci vediamo in giro- lo interruppe Kay allo scattare del verde e sgommò via, lasciando il ragazzo fermo al semaforo.
– Ehi puoi uscire.- - uff- sbuffo Diana risedendosi con i capelli spettinati e gettando la rivista sui sedili dietro – poi mi spiegherai perche fai così- - te l’ho detto, è un bravo ragazzo ma non sentivo niente quando stavo con lui- le rispose – ne quando stavo con tutti gli altri- aggiunse sottovoce “ non provo più nulla per nessuno” terminò tra sé. Un ombra le oscurò per un istante il viso, ma tornò in se ad ascoltando Avril Lavigne alla radio.
- Eccoci- disse Kay – è la tua fermata.. dipartimento di archeologia - - grazie K ci vediamo a pranzo?- - ovvio, viene anche Carl,.. divertiti con le mummie- le gridò l’amica, dato che l’altra era già uscita dalla macchina e andava incontro al suo professore di laboratorio, Diana Si fermò le sorrise e alzò tutti e due i pollici; incamminandosi poi verso l’edificio che sarebbe stato la sua seconda casa per ancora tre mesi.
“ We are not what you think we are
We are golden, we are golden.
We are not what you think we are
We are golden, we are golden. “
Con la canzone di Mika a palla nelle orecchie le due amiche cantavano a squarciagola con i finestrini della vecchia Ford abbassati e il vento tra i capelli.
-F fai un bel respiro D.. - - Perché?- - c’è Adam al semaforo..- - oh no, oh no, oh NO. Non ti fermare ti prego continua dritto - - Tesoro.. è rosso - - cazzo!!!- Diana si abbassò sul sedile del passeggero arrivando a rintanarsi sotto al cruscotto e coprendosi la testa con un giornale di moda dell’amica – non gli rivolgere la parola okey?!- Kay trattenne a stento un sorriso che le spunto solo su un angolo della bocca – ma perché non vi chiarite, cosi potrai di nuovo girare per il campus a testa alta, senza trascinarmi in anfratti poco piacevoli appena scorgi la sua testa da qualche parte?- - la fai facile- le sibilò l’altra che tentava di diventare invisibile e non respirare affatto – ciao Kathlyn - - oh no- gemette Diana – ciao Adam, come te la passi? - -ah bene dai, ma volevo chiederti se potevi convincere Diana a parlarmi, so che mi stà evitando, ma non capisco che cosa ho fatto di sbagliato, si insomma, non me la sono presa ma vorrei saperlo tutto qua, credo che se noi.. - - scusa Adam ma devo andare, siam.. emm.. sono in ritardo a lezione ci vediamo in giro- lo interruppe Kay allo scattare del verde e sgommò via, lasciando il ragazzo fermo al semaforo.
– Ehi puoi uscire.- - uff- sbuffo Diana risedendosi con i capelli spettinati e gettando la rivista sui sedili dietro – poi mi spiegherai perche fai così- - te l’ho detto, è un bravo ragazzo ma non sentivo niente quando stavo con lui- le rispose – ne quando stavo con tutti gli altri- aggiunse sottovoce “ non provo più nulla per nessuno” terminò tra sé. Un ombra le oscurò per un istante il viso, ma tornò in se ad ascoltando Avril Lavigne alla radio.
- Eccoci- disse Kay – è la tua fermata.. dipartimento di archeologia - - grazie K ci vediamo a pranzo?- - ovvio, viene anche Carl,.. divertiti con le mummie- le gridò l’amica, dato che l’altra era già uscita dalla macchina e andava incontro al suo professore di laboratorio, Diana Si fermò le sorrise e alzò tutti e due i pollici; incamminandosi poi verso l’edificio che sarebbe stato la sua seconda casa per ancora tre mesi.