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Autore: MagikaMemy    23/06/2008    7 recensioni
"...non può funzionare, Axel."
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’LL MISS YOU…

Axel lo guardava.

Sarebbe rimasto tutta la vita a fissarlo.

Ma il concetto di ‘vita’ per lui era totalmente diverso da quello di Roxas.

Roxas aveva ancora la possibilità di avere un cuore.

Il più piccolo ricambiò lo sguardo, stanco.

Stare sdraiato sul prato gli metteva sonno, e la presenza di Axel lì lo rilassava.

C’erano tutti i presupposti per il miglior riposino del mondo.

Axel spostò lo sguardo sul cielo.

Tante nuvole, nere come la pece, come la cenere che lui conosceva, come lo zolfo di cui aveva il perenne odore addosso, sui vestiti, sui capelli, sulle guance.

Le nubi minacciavano una pioggia imminente, ma nessuno dei due aveva intenzione di muoversi.

Volevano restare lì.

Per sempre.

Lontani dal World that Never Was, lontani da Xemnas, dai keyblades.

Lontani da tutto il mondo.

Soli, come erano sempre stati.

“…sta per piovere.”

“Le nuvole sono scure.”

“Non è per questo che lo so.” Disse Roxas sottovoce “C’è odore di pioggia, nell’aria.”

Axel sorrise.

“Già. Odore di pioggia.”

Non disse altro.

Entrambi, con i capelli tra i fili d’erba, guardavano il cielo.

Erano in quella posizione da ore.

Non erano stanchi.

Non…volevano tornare indietro.

Roxas vide Axel chiudere gli occhi e respirare piano, sentire l’odore dell’aria.

Qualcosa lo scosse, in quel piccolo istante.

Qualcosa che non aveva mai avvertito prima.

Qualcosa di….pericolosamente estraneo.

“…a cosa serve tutto questo?”

Axel aprì gli occhi di scatto, e si girò su un lato per guardarlo.

“Come sarebbe a dire ‘a che serve’? Che significa?”

Roxas avrebbe voluto fare marcia indietro, ma decise di insistere.

Voleva delle risposte, ora, in quell’attimo.

“…questo….noi. Perché…ci comportiamo così? Siamo nobodyes. Non possiamo provare sentimenti come l’amore.”
Axel era immobile.

Una goccia di pioggia, la prima di quella che si preannunciava una tempesta, gli cadde su una guancia.

Si sollevò di scatto.

“…questo cos’è, allora?”

“E’ solo l’illusione di un amore. Siamo degli illusi”

“Siamo dei fiduciosi, è diverso. Noi…cerchiamo di riportare alla luce i nostri cuori. Cosa c’è di sbagliato?”

Le gocce erano più numerose, ora, e cadevano rapide, sempre di più.

Roxas si alzò in piedi, con un solo veloce movimento.

“Axel…non ha senso. Non ha avuto senso. Io tra poco me ne andrò. Noi…abbiamo deciso di provare. Di stare insieme. Ma a cosa ha portato? A cosa ci ha condotto?”

“All’amore, Roxas! All’amore incondizionato! Perché dici assurdità simili, tutt’un tratto?”

“…non può funzionare, Axel.”

Un tuono piombò all’improvviso, squarciando il cielo pieno di pioggia.

Axel non sussultò come Roxas.

Fissava il volto dell’altro, il volto più importante della sua insignificante vita, l’unico volto che, per qualche tempo, gli aveva fatto sentire un calore nel petto.

“Cosa vuoi dire?”

Aveva la voce spezzata.

Roxas abbassò il capo e iniziò a piangere.

Axel non resistette e, per la prima volta nella sua vita, pianse anche lui.

Non in modo contenuto, ma forte, fortissimo, quasi stesse gettando fuori la sua anima attraverso le lacrime.

Roxas lo guardò, anche lui in lacrime.

Piangevano.

Piangevano come due bambini, come due bambini che si sono feriti al parco giochi.

Axel non staccava gli occhi da lui.

Sentiva la nausea salirgli su per la gola e la testa fargli male, male da morire.

Roxas gridò sotto la pioggia.

Un grido disperato, così potente da sconvolgere il mondo.

Axel continuava a fissarlo, attraverso le gocce di acqua trasparente, diventate così numerose da appannargli la vista.

Erano bagnati ovunque, anche sotto l’impermeabile, ma a nessuno dei due importava.

Continuavano a piangere.

Axel accarezzò una guancia bagnata di Roxas

Lui non si allontanò.

Voleva sentire ancora il tocco della sua mano.

Axel riuscì a parlare.

La gola gli bruciava, tanto, e riusciva a malapena a respirare.

Ma doveva dire qualcosa

“…perché?”

Roxas piangeva senza sosta, quasi più di Axel.

L’altro ebbe un brivido di freddo.

“…perché?” chiese di nuovo.

Roxas toccò la mano del più grande poggiata sulla sua guancia.

“Perché è così che dev’essere.”

Axel non rispose.

Roxas aveva ragione.

Ma lui…non voleva che finisse così.

Non voleva dirgli addio.

Non poteva farlo.

Sarebbe morto, senza di lui.

Roxas sorrise, il sorriso più straziante che Axel avesse mai visto.

“…mi mancherai tanto…”

Axel non ce la fece più, e gridò anche lui.

Tutto quello che sentiva, la rabbia, il dolore, l’amore, che fossero sentimenti veri oppure no, li sfogò in quell’unico, grande, lungo grido.

Roxas piangeva, stavolta in silenzio.

Lasciò che Axel si sfogasse.

La pioggia continuava a scendere, così forte da far male.

Ma quello non era dolore.

L’unico dolore era dentro di loro, qualcosa di immenso, di così insopportabile da fargli desiderare la morte.

Axel, sfinito, riprese fiato, con il volto bagnato dalle lacrime dalle gocce.

Roxas lo osservava.

Perché, perché non poteva restare a guardarlo per sempre?

Axel lo guardò di nuovo.

“…anche tu mi mancherai.”

Roxas, nonostante si fosse promesso di non farlo, si gettò tra le braccia di Axel, che lo accolse.

Restarono così, a piangere abbracciati, con la pioggia che cadeva su di loro.

In silenzio.

Roxas poi si allontanò.

Lo guardò intensamente negli occhi un’ultima volta.

“…ti prometto che ci rivedremo.”

Axel lo vide fare qualche passo indietro.

“Ti aspetterò.”

Roxas chiuse gli occhi, concentrato.

Voleva ricordarlo così, il suo cuore.

Con gli occhi verdi e i capelli rossi come il fuoco.

Anche Axel fece lo stesso.

E, mentre Roxas si allontanava in silenzio, finalmente capì.

Capì di aver appena perso il cuore che aveva sempre avuto.

Nota dell’autrice:

Ma buonasera a tutti!

Vi è piaciuta la storia? Dopo la mia precedente ‘Sabbia e Nuvole’, ho deciso di tornare al mio unico grande amore…l’Akuroku XD. Tanto ormai l’ho capito che vi piace *___* anche perché, pure se lo odiavate io ve l’ho fatto o amare incondizionatamente oppure ve l’ho reso ancora più odioso, con tutte queste storie!

Dunque, per quanto riguarda la ficcy…lo so, è triste, e lo so, Axel e Roxas che si lasciano è…strazianteç__ç Ma che posso farci, a me questa storia attirava troppo, e così l’ho scritta, sulle note di Sanctuary e Simple and Clean alle due di notte di un sabato sera molto movimentato ^___^ perciò ero piuttosto fuori, in quel momento.

Insomma, fatto sta che sono stata presa da uno dei miei emo moment e l’ho scritta di getto, anche perché l’idea mi frullava in testa già da parecchio.

Spero vi sia piaciuta!

Un bacione grande grande a tuti, grazie per aver letto ^___- alla prossima

*MagikaMemy*

p.s. come sempre, se avete critiche o suggerimenti o volete semplicemente comunicarmi le vostre impressioni…bè, commentate! Buone vacanze

   
 
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