Nda:
Un piccolo avviso prima di iniziare la lettura.
Questa long riparte dall’epilogo di “Never let me
go”; pertanto, per una
maggiore comprensione degli eventi narrati, consiglio caldamente di
leggere
prima l’altra long.
Prologo
-
Padre, insisto. –
Gli
occhi di ghiaccio di Tyra, così simili a quelli
di sua madre, scintillavano di bruciante determinazione.
Odino
doveva riconoscere che quella ragazza, sua
figlia, era una testa dura come ce ne erano poche in circolazione per i
Nove
mondi. Adesso, poi, si era messa in testa la balzana idea di condurre
una
spedizione sulla Terra. Diceva di aver visto Loki, di avere avuto una
visione,
e i suoi occhi ancora rossi e gonfi sembravano confermare la sua
versione, ma
non sapeva se darle il suo consenso. Aveva sperimentato il dolore della
perdita
di un figlio, anche se non lo era realmente, e non voleva che anche lei
si
andasse a cacciare in qualche guaio. Era meglio che lei e Loki
rimanessero lontani
e un mondo di distanza gli sembrava uno spazio più che
accettabile.
-
Midgard è un mondo molto diverso dal nostro, non
credo sia il caso che tu vada lì da sola. –
-
Non sarebbe sola, io andrei con lei. –
A
parlare era stato Thor, che sembrava desideroso
almeno quanto lei di riavere tra loro il fratello adottivo.
“Un’altra
testa calda”, considerò con un sospiro
l’anziano
Padre degli Dei. Certe volte si domandava come fosse possibile che
nessuno dei
suoi figli avesse preso da lui la dote della pazienza o la
riflessività. Si
corresse prontamente, uno che da quel punto di vista gli assomigliava
c’era.
Loki. Era incredibile come quel ragazzo, un Gigante dei Ghiacci, per
certi
versi gli somigliasse più dei suoi figli naturali.
-
Quindi entrambi volete andare su Midgard, perché Tyra
crede di avere avuto una visione in cui Loki è vivo.
–
-
Vivo e a capo di un’armata. È nostro dovere
proteggere Midgard. – lo corresse prontamente Thor, facendo
leva sull’unica
cosa che sapeva avrebbe convinto suo padre a dare loro il permesso di
andare.
Se c’era una cosa a cui Odino non sapeva dire di no,
bè, quella era l’onore e
il dovere.
-
E io non credo di avere avuto una visione. Io so
di averla avuta. – ribadì la ragazza,
fissandolo con aria corrucciata.
Odino
sospirò, maledicendo la testardaggine di
quella gioventù che sembrava non ascoltare altro che la
propria testa.
-
So già che me ne pentirò, ma così sia.
Andrete su
Midgard e farete bene a non cacciarvi nei guai. –
Gli
occhi di Tyra si illuminarono, mentre scambiava
un sorriso con il fratello. Poi entrambi chinarono rispettosamente il
capo in
segno di obbedienza e gratitudine.
-
Ti ringrazio, padre. –
-
Non ti deluderemo. – aggiunse Thor.
Spazio
autrice:
Eccomi
come promesso con il sequel di “Never let me
go”. So che è corto come prologo, ma ho preferito
limitarmi a una piccola
introduzione per poter far partire gli avvenimenti veri e propri dal
prossimo.
Una piccola precisazione: gli eventi a grandi linee seguiranno quelli
di The
Avengers nei fatti più importanti, ma ci saranno anche molte
mie aggiunte
personali (come nella long precedente) perciò non si
tratterà di una
trasposizione fedele all’originale. Che dire, spero di
ritrovare qui i miei
cari e vecchi lettori a cui sono molto affezionata. Alla prossima.
Baci
baci,
Fiamma Erin Gaunt