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Autore: Vox animae    28/02/2014    1 recensioni
sonetto composto con linguggio volgare, su modello leopardiano, che parla del mondo senza le nebbie dell' illusione della soggettività e della razionalità, calate dopo una notte di tempesta.
buona lettura e spero vi piaccia.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E nella tracia polve,
schiavi della morte
con scherno percotono
l' anime agitate,

vicino alla sacra fiamma
che cela sangue perduto,
con acerba nera pece,
delle membra senz' affanno.

Legge arcana scende
dall' inquieta notte
col nome nella paura.

E i suoi putridi nepoti
all' adunata vanno,
con canto de belve minori.
  
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