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Autore: imnoangel    28/02/2014    0 recensioni
"Mi chiamo Dean Winchester. Ho 15 anni. Sono nato in Kansas e sono un cacciatore."
Genere: Avventura, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Jo, John Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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“Mi chiamo Dean Winchester. Ho soltanto 15 anni e non capisco perché mi abbiano affibbiato tutte queste responsabilità. Mia madre, Mary Winchester, è morta in un incendio provocato da un demone e da allora io e mio fratello minore abbiamo vagato per ogni regione dell’America Settentrionale seguendo nostro padre e il suo ossessivo e insano desiderio di vendicare  la morte di nostra madre. Non abbiamo una casa fissa e non frequentiamo frequentemente la scuola. E io non voglio diventare un cacciatore.”
 
«Dean! Dean!»
La lampadina dietro al ragazzino dai capelli lunghi esplose, facendolo urlare dallo spavento.
«Dean! E’ dietro di te!» urlò ancora il ragazzo, prima di cadere a terra in preda agli spasmi. L’altro giovane attraversò la stanza a grandi passi e strinse il corpo immobile del ragazzo tra le braccia.
«No, no! Guardami, Sammy! Sammy!» urlò, sputando sangue. Dean oggiò delicatamente la testa del fratello minore per terra e si alzò di colpo. Provò a guardare nell’oscurità che lo  circondava socchiudendo gli occhi, ma invano.
«Quante volte dovrò ripetertelo che non è così che devi muoverti?» gli aveva detto il suo caro e amato papà soltanto sei mesi prima, guardandolo con disgusto dopo l’ennesima contusione al polso che si era procurato il suo primogenito.
« Dovresti proteggere te e tuo fratello, ma non sei in grado nemmeno di allenarti»
 Le parole del padre gli rimbombavano nella testa.
«Ascoltami Dean, devi percepire il buio. Devi ascoltare ogni singolo rumore» diceva invece Bobby. E Dean provò a farlo.
Sentì qualcosa sfiorargli la gamba e si voltò di colpo.
Chiuse gli occhi. Provò ad ascoltare. Si avvicinò alla parte meno illuminata della stanza, al confine con il buio totale; ancora un passo e sarebbe stato divorato dall’oscurità. Ma lui non ne aveva paura. Questa era una delle poche cose che doveva a suo padre.
Si guardò intorno e vide che proprio nell’angolo accanto alla porta c’era un enorme busta di sale. Che stupido era stato a non tracciare un cerchio tutto intorno alla stanza.
Il tempo passava e Sam di certo non sembrava dare segni di miglioramento. Così Dean decise di agire.
Tirò fuori il coltello d’argento che aveva nella tasca del pantalone; fece  un lungo sospiro e si infilò la punta nel braccio, facendo un lungo taglio e provando a trattenere le lacrime. Notò che il sangue uscita a fiotti e così provò a bloccarne l’uscita con la manica della camicia, ma iniziò a sentirsi debole e cadde a terra con  un colpo secco, privo di sensi.

“Mi chiamo Dean Winchester.Ho 15 anni.”




“Questo tipo di demone, il Demone Ombra, è appunto un demone che può vivere soltanto nell’oscurità e che, quando viene a contatto con la luce, sia naturale che artificiale, si indebolisce; se colpito con del sale o dell’acqua Santa si paralizza per molto tempo. Per ucciderlo bisogna compiere un esorcismo e contemporaneamente creare un cerchio di sangue sul pavimento. In questo modo il demone scomparirà all’interno del cerchio. Questo particolare tipo di demone uccide la vittima in un modo molto doloroso: entra dentro di essa, ma la sua non è una vera propria possessione, perché la vittima è in grado di pensare con la sua testa e quindi è cosciente. Dopodiché procede con lo sventramento dall’interno del corpo. Infine abbandona la vittima e viene assorbita dal buio.
Molte volte questi demoni sono in grado di paralizzare le loro vittime grazie a delle forti scosse elettriche. Con la morte del demone ogni effetto della paralisi scomparirà, ma se il demone non verrà ucciso entro 20 minuti dalla paralisi, la persona colpita morirà."
 
Dean aveva letto ciò sul diario del padre quando si accingeva al suo primo allenamento. Si accorse che era ancora poco cosciente e non era in grado di muoversi; aveva la vista offuscata e di certo non capiva cosa stesse succedendo, stava per perdere il controllo della situazione ma capì esattamente cosa doveva fare: affrontare l’oscurità, arrivare fino alla scrivania dove c’era il diario del padre che conteneva l’esorcismo e ripeterlo ad alta voce. Doveva entrare nel buio e tentare. Si alzò in piedi, cercando di stare in equilibrio   come poteva, ma la testa gli girava e non era ancora in grado di pensare a un piano. Fissò a lungo il sottile confine che lo separava da una morte quasi certa. Sapeva a cosa andava in contro, ma valeva la pena provare. Per Sammy. Per suo padre.
Mentre meditava sul da farsi cercando di mantenere i nervi saldi, sentì urlare il suo nome e quello di suo fratello, accompagnati da un tonfo improvviso. Si voltò e fissò con sorpresa il padre sull’uscio della porta, che ormai sembrava stesse per scardinarsi. Il padre lo fissò per qualche attimo, prima di essere spinto per terra con forza dal demone. John Winchester urlò di dolore, cercando di divincolarsi dalla stretta del demone, ma fu ben presto spinto nell’oscurità. Dean senza esitazione attraversò la stanza ed entrò barcollando nel buio.
 “Mi chiamo Dean Winchester.”
Ritornò al centro della stanza, cercando di distrarsi dalle urla di suo padre. Premette con forza il grosso taglio che si era fatto sul braccio e fece scorrere  un bel po’ di sangue sulle dita. Iniziò a tracciare un cerchio con il suo sangue sul pavimento, aprì il diario del padre e recitò attentamente l’esorcismo:
 
«Exorcizamus te, omnis immundus spiritus,
omnis satanica potestas,
omnis incursio infernalis adversari
omnis congregatio et septa diabolica
ergo draco maledicte
ut ecclesiam tua secura tibi facias libertate servire
te rogamus,
adios,bitch.»
 
«Ehm, è Audi nos.» proferì Sam con voce tremolante.
Un denso fumo nero uscì fuori dall’ombra, creando un vortice che fu risucchiato proprio nel centro del cerchio di sangue. Il padre dei Winchester cadde per terra, con la testa rivolta verso i due fratelli. Dean attraversò con velocità la stanza e aiutò Sam ad alzarsi, dopodiché si precipitò dal padre.
« Dean…tu..»
« Papà! Mi dispiace così tanto, avrei dovuto fare subito il cerchio di sale, non so perché non l’ho fatto, mi dispiace così tanto! » urlava disperato Dean.
« Va..tutto bene.. Mi hai salvato la vita, Dean. » disse sputando sangue « Sono fiero di te, sei un vero Winchester»
Dean sorrise tra le lacrime e abbracciò il padre.
 
“Mi chiamo Dean Winchester. Ho 15 anni e sono nato in Kansas. Mia madre è morta in un incendio provocato da un demone e da allora io e mio fratello minore abbiamo vagato per ogni regione dell’America Settentronale seguendo nostro padre e il suo desiderio di vendicare nostra madre. Da oggi, sono un vero cacciatore.”
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Note: Un'altra fanfiction! Beh di questa sono più soddisfatta rispetto alla prima.
 
Ho iniziato a scriverla in un' ora buca a scuola perché mi annoiavo e quindi mi è venuta l'ispirazione. Spero davvero che vi piaccia e grazie se siete arrivati fin qui a leggere. A presto!
 

 

 
  
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