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Autore: StrangeMoon483    01/03/2014    1 recensioni
Questa FF racconta di come Hailey, ragazza newyorkese, ha conosciuto i Tokio Hotel.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Hailey ti posso parlare?» Quattro parole che riecheggiarono nella testa della ragazza. Cosa mai avrebbe voluto dirle Bill? Qualcosa non andava? Voleva forse dirle che aveva capito tutto della cotta adolescenziale e prenderla in giro per il resto della sua vita? L’unico modo per scoprirlo era andare da lui e capire cosa vuole dirle.
Hailey raggiunse Bill in camera. Lui era seduto sulla sedia della scrivania, la ragazza dopo essere entrata si sedette sul letto e guardandolo dritto negli occhi disse: «Che cosa volevi dirmi?» Il moro, che fino a quel momento non le aveva rivolto nemmeno uno sguardo, alzò gli occhi e incrociò gli occhi con quelli della ragazza. Iniziò il suo discorso incerto: «Devo confessarti che… ciò che hai detto ieri sera ad Andreas.» Hailey sbiancò. Non si aspettava minimamente di dover affrontare questo argomento, “Dio, che imbarazzò!” pensò la ragazza. Cercò di mantenere la calma assoluta e disse: «Oh, capisco. Beh mi dispiace, deve essere una gran scocciatura. Chissà quante altre ragazze ti avranno detto queste cose. Mi dispiace di averti messo in imbarazzo. Ti prego, dimentica ciò che hai sentito... » Hailey fu
 Interrotta da Bill che le posò un dito sulle labbra per zittirla: «Shh! Parli sempre troppo! Se mi avessi lasciato finire ti avrei detto che anch’io mi sono accorto di provare qualcosa per te. Non so bene cosa, ma so di volere qualcosa di più dell’amicizia da te.» Bill tolse il dito, ma Hailey rimase con la bocca serrata perché non sapeva assolutamente cosa rispondere. Bill continuò: «Ora che sai questa cosa prenditi tutto il tempo che vuoi per rifletterci su e poi con calma ne riparliamo.» Detto ciò Bill si alzò, si diresse verso la porta e uscì.
Hailey rimase seduta sul letto, si lasciò cadere a peso morto e rimase a fissare il soffitto pensando “Non è possibile che un ragazzo come Bill potesse provare qualcosa del genere nei miei confronti…”
Nel frattempo giù nel salotto c’erano quattro ragazzi intenti a guardare la TV e con le mani impegnate a premere i tasti del joystick: «Cazzo, Tom! E’ la sesta volta che mi uccidi!» Georg iniziava a innervosirsi, odiava perdere a Call Of Duty! E nello stesso tempo c’erano Gustav e Andreas che se la ridevano di gusto da una buona mezz’ora! «Georg. È inutile che ti arrabbi, sono il solo e unico campione indiscusso!»  Tom era solito vantarsi per qualsiasi cosa e Georg stava per colpirlo ma il rasta fu salvato dallo squillo del cellulare che lo fece balzare in piedi, dunque si diresse fuori in giardino per rispondere.
«Bah, mi sono stancato, vado a prendere da mangiare.» disse Georg.
Rimasero nel salotto Andreas e Gustav e quest’ultimo disse:
«Ehi ma Bill? Non lo vedo da dopo il pranzo.»
«E’ salito al piano di sopra ma non ho la più pallida idea di cosa stia facendo, ora che ci penso non ho visto nemmeno Hailey!» a queste parole Andreas si alzò in piedi di scatto e Gustav lo guardava con un ghigno eloquente, il fratello maggiore lo colse e quindi disse: «Oh, non voglio neanche credere ad una cosa del genere! Mia sorella ha solo 17 anni!» Detto questo salì di corsa al piano di sopra seguito da Gustav che era incuriosito e non poco! Dunque si ritrovò davanti alla porta di Hailey, avvicinò l’orecchio alla porta ma non sentì voci, bensì dei versi abbastanza equivoci, spalancò la porta e la scena che si trovò davanti era abbastanza raccapricciante: Bill in piedi sul letto con una spazzola in mano a mo’ di microfono che si muoveva come fosse in preda ad attacchi epilettici, d’altra parte c’era Hailey sulla scrivania con un righello da 60 cm e mo’ di chitarra che faceva finta di suonare. Entrambi avevano le cuffie e la musica sommessa che proveniva dai due apparecchi. Appena Andreas entrò Gustav scoppiò a ridere e Bill e Hailey si bloccarono all’istante ridendo nervosamente. Andreas, allora, tirò un sospiro di sollievo e la sorella disse: «Cos’hai, Andy?», Andreas rispose sorridendo nervosamente e portandosi una mano dietro la testa «Nulla! Volevo solo vedere cosa combinavate! Meno male che era solo musica!» Al che intervenne Bill dicendo: «Perché, scusa, cosa pensavi che stessimo facendo?» il moro alzò un sopracciglio e si porto la mano sul fianco picchiettando con il piede come faceva sua madre quando lui e Tom erano piccoli. Andreas, che aveva tre paia di occhi puntati addosso - anche Gustav lo stava fissando divertito -, disse «Niente eheh, continuate pure!». A questo punto il fratello e il batterista scesero al piano di sotto e continuarono a giocare con gli altri due.
Quando si chiuse la porta della camera Hailey e Bill si guardarono e scoppiarono a ridere  fragorosamente fino a rotolarsi sul letto.
Il pomeriggio continuò in modo tranquillo, i due “piccioncini” rimasero sempre nella camera di Bill a chiacchierare, chiacchierare.. e a chiacchierare! Mentre gli altri ragazzi trovarono il modo per godersi la giornata libera suonando, parlando..
                                                                                               
Fine Capitolo Dieci
 
  
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