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Autore: Whyatt    01/03/2014    0 recensioni
Carlotta ha 24 anni.
E' testarda -molto testarda!- solare e tanto fragile.
La sua è una storia come tante, che gira intorno a un'unico circolo vizioso di cui tutte facciamo parte, lei lo chiama il circolo 'Accalappia uomini-strani-stronzi-pazzi'
Così un giorno mette in pausa la sua vita e si volta indietro, ripercorre tutte le sue storie andate a male, con il sorriso sulle labbra perché sa che prima o poi riuscirà a disintossicarsi e finalmente avrà anche lei un pò d'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono sempre stata abituata a scappare dai problemi e puntualmente loro tornavano sempre, non mi lasciavano scampo e io scappavo ancora...








Oggi è una di quelle giornate che inizia di merda!
Sono appena stata licenziata dal mio capo, perché?! Esco con lui da più di un anno e non appena l'ho messo con le spalle al muro chiedendogli una relazione più stabile lui mi ha mollata, anzi, mollata e licenziata.
A peggiorare la situazione è stata la moglie che ha scoperto il tutto, si perché il mio capo era "felicemente" sposato con due figli ed il bastardo non aveva accennato nulla per tutto questo tempo e l'ultima cosa che voleva forse era una nuova relazione seria ed ora, che sono in mezzo ad una strada e nuovamente single mi chiedo: come pagherò l'affitto a fine mese?!
Vivo a Madrid da quattro anni e divido la casa con Erika e Jose.
Già prima della laurea il mio sogno era quello di scappare il più lontano possibile: dalla mia famiglia, da Milano, dalle delusioni... così appena laureata ho fatto una valigia e mi sono buttata a capofitto senza un lavoro ed un posto dove stare a Madrid, le prime settimane ho soggiornato in un ostello ed è li che ho conosciuto Erika, anche lei fuggita dall'Italia, più precisamente dalla Sicilia e così, con una valigia e un'amica in più ho cominciato a cercare un posto insieme a lei ed abbiamo trovato la nostra attuale casa, Jose è arrivato due mesi dopo, "l'acquisto" perché le nostre bollette erano esageratamente pesanti a fine mese, un'annuncio e quattro potenziali coinquilini dopo eccolo entrare in casa, l'eterosessualità fatta a persona! Anche lui di origini Italiane da parte del padre, cresciuto però dai diciotto anni in su in Spagna.
Inutile dire che sia per me che per Erika fu amore a prima vista e il giorno stesso entrò a far parte della famiglia, lui, i suoi foulard e i cd di Madonna.
Con una laurea triennale in Lingue ed il sogno di diventare interprete nell'ambasciata, mi sono ritrovata nella triste realtà di Madrid: con un lavoro da segretaria mal pagato e un'affitto più alto del mio stipendio, ripiegando sui lavori part-time in qualsiasi ora del giorno.
Giro per le strade con in mano il mio scatolone -simbolo del mio licenziamento- ed opto di fermarmi nel mio bar di fiducia, uno di quei bar piccoli e intimi dove passare le serate con gli amici (soprattutto perché è sotto casa) un bar rustico con il solito barista che ormai conosce le storie di tutti, anche la tua e forse meglio di te.
Quando è sera e si è appena stati licenziati l'unica cura migliore è il cioccolato o l'alcool e siccome ieri sera ho svuotato un enorme barattolo di affogato al cioccolato mentre guardavo vecchi film romantici credo che stasera sceglierò l'alcool piuttosto che altri 30 chili in più. Mi appoggio con poca grazia allo sgabello del bar con affianco la mia inseparabile scatola.
«Ehi Carly, hai appena staccato dal lavoro?! Com'è andata oggi?! » In realtà mi chiamo Carlotta, ma tutti ormai mi chiamano così e senza rendermene conto gli vomito addosso tutti i miei problemi: il mio capo Rafael, il licenziamento, la moglie e i due figli, la mia solita sfiga con gli uomini...
«Capisco, ti porto una tequila!»
Dopo un licenziamento non c'è cura migliore della Tequila e mi viene in mente quella frase di Grey's Anatomy: più tequila, più amore, più di tutto. Di più è meglio.
L'unico problema è che dopo qualche bicchiere di tequila mischiato a del vino rosso non sai più cosa potrebbe succedere.
«Io con l'amore ho chiuso! L'amore fa schifo» dico da fiera ubriaca mentre tormento il ragazzo affianco a me, anche lui ormai sfinito dall'alcool.
«Hai ragione, sono stato mollato dalla mia fidanzata perchè non voleva sposarsi» mi dice sconsolato e sul punto di piangere.
«Io vorrei solo trovare qualcuno che mi ami davvero, non pretendo chissà chi, solo qualcuno che non mi usi come amante o che mi prenda in giro...»
«A te cos'è successo?» e così comincio una serie di storie, anzi le mie tragiche storie d'amore finite sempre male, anche quella con Giorgio la più importante, torturando il mio nuovo amico di sbronza da poco conosciuto e Bob che ormai le saprà a memoria.
Fin dalla più giovane età la sfortuna mi è sempre stata fedele e me la sono sempre portata a braccetto.
La mia storia più importante l'ho avuta con Giorgio, siamo praticamente cresciuti insieme, lui era di due anni più grande di me e dopo la rottura con lui ho cominciato ad inciampare in uomini assurdi e a non innamorarmi più.
Bob come al solito esordisce con il suo:" Gli uomini sono tremendi" e magari fossero solo quello, gli uomini sono degli stronzi, lo penso e lo dico a gran voce in modo che possa rieccheggiare bene nel locale e sentirsi a gran voce.
Non riesco a credere di riuscire ancora a pensare, ho bevuto così tanto da avere un mal di testa atroce ed una nausea assurda, prendo i soldi dalla borsa e saluto Bob ed il mio nuovo amico di sbronza, Par, Pat... Pacho e torno a casa.
Dopo un'eterna lotta con la serratura e maledicendo Erika e Jose fuori città che mi hanno lasciata sola, riesco ad aprire la porta, la casa è così vuota senza quei due ed il disordine ha preso il sopravvento.
Butto la borsa in un angolo e prendo la posta che non ho controllato stamattina, bollette, bollette, cartolina della zia Vanda dal Perù e... un invito di matrimonio.
«Ma... matrimonio, ma cosa, per chi sarà?!» leggo a fatica.
«Sara... invitati alla cena... ristorante...Giorgio.»
Giorgio.
Mi riprendo dopo soli dieci minuti, ancora non riesco a crederci, il mio ex fidanzato si sposa. Non c'è combinazione peggiore dell'ubriacarsi dopo una giornata no, un licenziamento ed una sbronza che quella di trovare un'invito di matrimonio da parte del tuo EX che convoglia a nozze con la donna con cui ti ha tradito e che ti invita pure al matrimonio!.
Mi butto sul divano, stasera dormirò qui.



   
 
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