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Autore: Sophie Robin Kendrick    02/03/2014    3 recensioni
Come lo immaginate voi un film sulla ragazza drago?
Io me lo sono immaginata così. Tra cineprese e sentimenti, inizia la registrazione del film della Ragazza drago.
I personaggi hanno gli stessi nomi di quelli del libro, cambiano solo le vicende.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Fabio lasciò la macchina nel parcheggio vicino all'entrata e si avventurò all'interno dell'aero porto.
Era immenso e quando riuscì a trovare l'uscita dove ad attenderlo c'era sua madre, corse da lei. Scansò persone, evitò valigie e superò agenti di polizia per finire dritto tra le braccia di sua madre, che nel vederlo le aveva spalancate piangendo.
Anche a lui si erano formate le lacrime agli angoli degli occhi, ma stava resistendo per non far stare più in pena la madre, per non essere stata con lui per molto tempo.
"Amore mio, quanto mi sei mancato." La presa della madre si fece più forte e la voce scossa dai singhiozzi, gli fece sfuggire una lacrima trattenuta inutilmente, che scivolò dalla sua guancia per cadere nel golfino della madre, all'altezza della spalla.
"Mamma..." Fu l'unica cosa che riusci a dire. Da quando aveva saputo che lei sarebbe tornata, aveva passato notti insonni a immaginarsi cosa raccontarle, cosa dirle per farla di nuovo integrare nella sua vita, per fargli capire che anche se erano stati lontani c'era sempre un posto nel suo cuore e nella sua vita.
Ma in quel momento, tanto era la contentezza e il fatto di non voler sprecare tempo a raccontare cose non importanti che rimase zitto a trovare le parole giuste.
La madre sciolse l'abbraccio e gli accarezzo il viso.
"Come sei diventato bello, figlio mio. E si, anche alto e forte."
Le sorrise e solo ad allora si accorse che con loro c'era qualcun'altro, la stessa persona che aveva visto accanto a sua madre un giorno con la webcam, la stessa persona che aveva visto andare via di casa quando aveva solo 5 anni e la stessa che adesso si ritrovava davanti e che gli avrebbe gentilmento offerto un pugno.
Riportò gli occhi alla madre e vide che con lo sguardo lo stava supplicando di non fare niente di stupido.
Sospirando porse la mano all'uomo che con un sorriso l'accettò.
Dopo 5 minuti erano già in macchina che stavano cercando di uscire dall'aeroporto.
Maria accanto a lui, e Leo dietro.
La madre lo spronava a raccontargli delle persone con cui stava per girare il film, fino a quando il suo telefono non cominciò a squillare, Il dispay del suo cellulare mostrava il nome di Sophie.
Non poteva rispondere essendo al volante, ma non vece nemmeno in tempo a staccare la chiamata che sua madre aveva già il cellulare all'orecchio.

La voce femminile che rispose a Sophie, le fece capire che o Fabio aveva perso il telefono oppure una sua amica aveva risposto al posto suo perchè forse lui era al volante. Almeno sperava lei...
"Pronto, chi sei?"
"Ciao, io sono un'amica di Fabio. Posso passare con lui."
"Attualmente non è disponibile, sta guidando ma se vuoi posso lasciargli un messaggio."
"Oh non ti preoccupare, grazie. Ciao"
"Ciao."
Ok la voce era di una ragazza, ma aveva sentito il ragazzo protestare, quindi vuol dire che lui era li davanti.
Sospirando lasciò scivolare il telefono dentro la borsa e si cambiò i vestiti.
La scena del sottomarino era stata entusiasmante, ed avevano anche registrato tutta la parte della bolla.
Si rimise il golfino e i jeans, e salutando tutti entrò nella macchina e parti per andare a casa.
Argo, messo davanti seduto sul sedile con una cintura per proteggerlo, le grattava leggermente la gamba, lei gli rivolse un sorriso e gli diede una carezza sul collo.
Quando arrivo a casa, parcheggiò ed entrò in casa.
Chloe stava leggendo e Ewan giocava alla playstation.
Salutandoli, si mise la tuta e le scarpe da ginnastica, levò tutto quel trucco e usci per passeggiare il cane. Arrivata nel campetto vicino casa,  levò il guinzaglio ad Argo e lui sfrecciò correndo allegramente.
La ragazza cominciò a fare i giri intorno al campo, evitando il cane che ogni tanto per giocare cercava di saltarle addosso.
Continuò per molto fino a quando Argo non le si sedette davanti con un bastone tra i denti, glielo depositò davanti ai piedi e guardando il bastone abbaiò.
Era un invito a giocare con lui, la ragazza si abbassò al livello di Argo e prendendo il bastone gli accarezzò la testa.
"Vuoi giocare piccolo?" Si alzò e portò il braccio indietro, con il bastone nella mano, per poi tirarlo lontano. "E allora giochiamo." Il cane cominciò a correre, seguendo la traiettoria del bastone, che nel frattempo formava un arco nel cielo per poi essere preso, con un salto, in bocca al cane.
Il cane ritornò tutto scodinzolante e felice verso di lei. La ragazza ridendo riafferrò il bastone e lo tirò una seconda volta.
Continuarono così per molto fino a quando una voce non chiamò Sophie.

Fabio dopo aver accompagnato i genitori a casa e aver pranzato e trascorso un pochino di tempo con lui, era intenzionato a chiamare Sophie, ma lei non rispondeva al telefono.
Così era andato a casa sua, ma Ewan gli aveva detto che era a passeggiare il cane.
E infatti eccola li, che lanciava il bastone ad Argo.
Si avvicinò chiamandola e quando lei si giro le sorrise.

Ormai seduti al bar, all'aria aperta con Argo steso accanto al posto di Sophie, i ragazzi chiaccheravano tranquillamente.
"Quindi è per questa che ti ha risposto mia madre." Disse Fabio appoggiando la sua tazza di cioccolata, nel piattino.
La ragazza, lo fissò continuando a tenere le labbra appoggiate alla tazza.
Ora si spiegava il perchè di quella voce, era sua madre... 
E lei aveva subito pensato a una probabile ragazza, che imbarazzo...
"Ti senti bene?" Sophie riscossa dai suoi pensieri, scosse la testa nella sua direzione.
"Come prego?"
"Sei diventata tutta rossa, ti senti bene. Forse hai un pò di febbre." Il ragazzo si sporse e le mise la  mano destra sulla fronte e la mano sinistra sulla propria fronte, per vedere la differenza.
Lo lasciò fare, troppo sconcertata per emettere un singolo pensiero o rumore.
"Forse è meglio che torniamo a casa, ti va?"
La ragazza annui e protestando contro Fabio, che aveva pagato al posto suo, si avviò con il cane e il ragazzo al suo fianco verso casa


Scusate il ritardo, anche se sembra poco, ci sto lavorando da 2 giorni e adesso alle 1:36 di domenica :3 completo
Spero di avervi fatto scendere qualche lacrima.... Naaaaaaaaaaaaaa scherzo :3
notte, io aspetto i miei baci baci Sophie
   
 
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