Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: musike    02/03/2014    3 recensioni
Dal testo:
"No, senti; mettiamo d’accordo una volta per tutte.
Non possiamo andare avanti così, la nostra storia non può proseguire in questa maniera! Per carità, tu sai che ti adoro –oltre che sopporto- ma ci sono molte cose che non proprio non riesco a mandare giù di te; piccole manie e comportamenti che ti rendono odiosa ... Anche nei miei confronti! Sono come un colpo al cuore!
Insomma cerca di capirmi, ad un certo punto quando è troppo è troppo ...
A cominciare dalla parrucca."
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Effie Trinket, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Difetti


No, senti; mettiamoci d’accordo una volta per tutte.

Non possiamo andare avanti così, la nostra storia non può proseguire in questa maniera! Per carità, tu sai che ti adoro –oltre che sopporto- ma ci sono molte cose che non proprio non riesco a mandare giù di te; piccole manie e comportamenti che ti rendono odiosa... Anche nei miei confronti! Sono come un colpo al cuore!

Insomma cerca di capirmi, ad un certo punto quando è troppo è troppo...

A cominciare dalla parrucca.

Si esatto bella, proprio quella.

Quell’orrida parrucca rosa sbrillucicosa che indossi, o meglio, che ti ostini ad indossare.

Ti rendi conto che perfino uno spaventapasseri sarebbe più carino? Tra tutti quei lustrini, fiocchetti, brillantini, ricciolini che sfumano dal un rosa salmone a un violetto, sembra quasi che tu abbia creato un nido per i passeri di passaggio, giusto perché abbiano un posto dove sgranchirsi le zampe; mancano solamente i segnali luminosi e siamo a cavallo, ragazza, dico davvero.

Pensiero nobile il tuo, peccato che tu abbia paura dei volatili ( o meglio... di qualsiasi cosa che non poggi al terreno con due piedi).

Come dici scusa? Non è un violetto, ma un rosetto vivo che tende al violetto?

Qualunque cosa esso sia, mi rincresce dirti che ormai è fuori moda. Ora va molto il Verde Palude, mi spiace che tu non ne sia informata. Il mio amico Abies, non sbaglia mai in fatto di moda, e nemmeno in fatto di colori, sopratutto se sono verdi. La tua “amica” del Due lo sa bene!

Sisi certo, come vuoi, hai ragione tu. Lei ti ha semplicemente rubato il posto perché è una maleducata e si è concessa al direttore mentre tu sei rimasta integra e sopratutto fedele a me. Perché tu sei una donna corretta, giusta, leale, simpatica, carina, che non viene mai valorizzata da nessuno e incompresa dal tutto il mondo. Sisi, sei assolutamente perfetta, divina, splendida... coff coff, illusa.

O Santa Aurucaria! Ecco che ricominci a parlare a manetta... dov’è la spina? L’interruttore? Help me!

Ecco un altra cosa che proprio non sopporto: non ascolti mai gli altri. Cioè ragazza, intendiamoci... noi dobbiamo dialogare, non possiamo passare tutto il giorno a guardarci e fissarci e passare le ore così. Insomma, le coppie normali escono, si coccolano, si parlano, non si guardano come se stessero vedendo la visione di Dio in terra, insomma... so di essere un gran bel pezzo di bellezza, di una durezza devastante, ma quando mi guardi con quello sguardo da assatanata sinceramente mi fai un po’ di paura.

Giusto un po’ eh!

Tornando alla questione che sei una macchinetta ... dolcezza rilassati. Fatti una tisana, una camomilla, quello che ti pare. Sta calma, respira a fondo. Prenditi il tempo di riprendere fiato tra una parola e l’altra, così magari non assumi un colorito rossastro e i miei nervi avranno un po’ di pace. Sono sempre bistrattati loro!

E poi tutte quelle volte che usi quella vocina stridula, da oca giuliva vestita di rosa.....

( sempre quell’insulso colore che nemmeno un po’ si avvicina, al mio ... bello e possente!)

Ecco, chiami il diavolo e spuntano le corna.

Ah i miei poveri nervi! Messi costantemente a dura prova da questa squinternata che mi ritrovo a dover sopportare! Ma che, sei entrata in menopausa prima del tempo che sei così acida?

Pronto? Ma mi stai ascoltando?!? Insomma, sono due ore che ti parlo e tu continui a guardare e ad urlare a quello scimmione che ti ritrovi davanti, che se ne sbatte altamente –non lo biasimo- di quello che la tua adorabile boccuccia di rose sta dicendo. Insomma, lo vuoi capire che qui ne va della nostra relazione?!?

Io sono qui, come uno stupido, che ti accolgo ogni volta a braccia aperte e tu mi ringrazi così?!? Ignorandomi? Ogni anno è sempre la stessa storia: tu ti trucchi come una mummia, facendo impallidire perfino Tutankhamon ( non ti preoccupare cara, non mi aspetto che tu sappia chi sia, dal’altra parte sei troppo giovincella per sapere), tutta avvolta in quello stupido abito rosa, con i fiori rosa, i fiocchetti rosa e le scarpe col tacco rosa, che ti fa apparire come un confetto scaduto  ( ti fascia troppo il sedere, tesoro), con una parrucca che sembra essere uscita dal periodo del Rococò ( a questo proposito devo fare due chiacchieratine con il venditore di parrucche dietro l’angolo... bisognerebbe vietargli di vendere certi obbrobri tarocchi).... sei un enorme obbrobrio rosa! E tu sai che io odio il rosa!

E poi stai sempre con i tuoi amici scimmioni e le donne che di alto design per interni non sanno un emerito tubo, l’unica cosa di cui sanno parlare è delle tresche che ha il Presidente! Tu dovresti fidarti di me, del mio gusto raffinato per il mobile, della mia vasta conoscenza, e invece .... ascolti quelle lì! Risultato: un orrore incredibilmente rosa e terribilmente fuori moda. Si, decisamente out!

Non capisco perché non mi consideri più, insomma... ok che sono vecchiotto, i miei anni li ho fatti, ho riportato un sacco di ferite interne, di graffi, ho dovuto affrontare molto... però, insomma, stagionato è meglio di un giovincello! Resiste di più, ha più esperienza, più carisma, più solidezza! I giovani d’oggi si spezzano con un non nulla!

Cos’è? Adesso vieni a farmi le fusa?

Hai capito di avere sbagliato? O dici che è una vana speranza?

Maledetto te e il tuo tocco vellutato! Te e quelle mani affusolate che ti ritrovi, che mi accarezzano con dolcezza e dedizione, che sanno dove andare, ormai mi conoscono centimetro per centimetro. Ormai sai che mi bastano un po’ di coccole per fammi smettere di brontolare, basta un poco del tuo amore ed ecco che capitolo come un ragazzetto senza esperienza... ma che mi hai fatto, donna?

Le tue labbra si posano sulle mie, mi regalano un calore indescrivibile che mi infiamma tutto, mi fa dimenticare tutti i problemi. Perché mi basti solo tu per farmi cadere?

Per questa volta lasciamo perdere, hai vinto tu.

Nonostante i tuoi mille difetti, la tua ossessione macabra per il rosa...

Sai che rimarrò per sempre il tuo dolce e sincero Mogano.

Angolo autrice: Salve ragazzi! Dopo un mese ritorno alla carica: si, per vostra sfrotuna sono ancora qui. Questa volta ho voluto provare a raccontare unvmomento di quotidianità tra Effie e il suo adorato mogano, è la prima volta che provo a scrivere di loro e sono aperta a qualsiasi critica e miglioramento. Che dire? Spero che vi sia piaciuta e ringrazio Mr Apricot, al quale dedico la storia, per averla revisionata! Ora sai che aspetto la risposta a questa! ;) 
Altra informazione di servizio: per chi stesse seguendo la mia storia Forgotten Rebels dico di non preoccuparsi, salvo imprevisti dovrei riuscire  postare un altro capitolo per la fine delle vacanze di carnevale ... purtroppo non riuscirò ad aggiornare con regolarità, però sicuramente finirò di scrivere la storia, questo è poco, ma sicuro.
Penso di avervi già rotto abbastanza, perciò vi saluto!
Buona domenica e grazie di essere riusciti a leggere fin qui,
con affetto
Musike.

 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: musike