Era l’alba di un nuovo giorno a Phoenicis ,e il Re era pronto per salutare il suo amato popolo. “Buongiorno fratelli e sorelle” disse il Re Tibarn, “anche oggi ci aspetta una dura giornata di lavoro ma, ricordate, che verrete ricompensati per i vostri sforzi.”Così il popolo dei falchi iniziò ad esultare e ad applaudire il Re,che proseguendo il discorso disse: “Oggi dobbiamo essere davvero onorati di avere fra noi la Principessa Leanne, poiché i suoi fratelli sono dovuti andare urgentemente ad aiutare un conoscente . Hanno deciso di lasciare Leanne sotto la mia tutela per tre giorni e di sicuro vorrà visitare la nostra dimora quindi, pretendo il massimo ordine miei cari fratelli!Se adesso Leanne vuole dire qualcosa...”Così Leanne si fece avanti portando con se la timidezza e la paura di parlare dinnanzi al popolo.”Salve”disse con voce molto debole.”Sono Leanne spero di poter vedere questo bellissimo posto..”Si iniziava a scorgere un sorriso sul viso della rgazza-airone non appena la folla iniziò a fare forti applausi. Tibarn avvicinandosi a lei gli disse in lingua Galdir “Nofdf fortufm dafer?” (tradotto “non dovete dire altro?”) e lei scosse la testa facendogli capire che il suo discorso era terminato quindi anche Tibarn poté concludere mandando i suoi uomini al proprio dovere. Arrivati al castello egli disse alla principessa che la cena era prevista alle sette della sera,e principalmente di accomodarsi nella stanza degli ospiti. Così il Re approfittò dell’occasione per andare a controllare se era tutto apposto nelle varie città. Nel frattempo era appena approdata sull’isola di Phoenicis una giovane ragazza dai capelli blu scuro. Essa era qui per ricambiare un favore al Re, ma non sapeva dove avrebbe potuto trovarlo quindi chiedendo e seguendo sentieri e città si ritrovò in un grande mercato pieno di persone che spingevano con strafottenza la piccola ragazza.”Fatemi passare stupidi uomini alati!!”urlò sgomitando tra una persona e l’altra e continuò dicendo”Devo parlare con il vostro capo!!Fatemi passare!!”cosi finì per inciampare, andando così ad urtare un grandissimo uomo alato che rispose con un tono scocciato “Sta attenta ragazzina!!” e lei rispose con tono arrogante”Senti non farmi usare le maniere forti bello!!Devo parlare con il capo!!”e lui disse “quale capo?del mercato?della bancarella?” “NO!!IL CAPO DI QUESTI TESTONI ALATI!!” rispose innervosita e il laguz “Sono io il capo,o meglio il Re Tibarn e tu, piccola Beorc mi sei appena venuta addosso” e la piccola Beorc impaurita disse “ho-ho- scusa tanto..comunque sono Mia e ho l’ordine di aiutare il Re nel sorvegliare la Principessa Leanne.” E Tibarn ridendo disse “hahaha,e chi ti manderebbe?Comunque di al tuo capo che so difendere da solo una Principessa e che non mi serve una stupida Beorc come te quindi sparisci!” “Mi manda Ike dicendo che ti deve un favore!” il re era rimasto un po’ sorpreso dal fatto che il caro Ike si fosse ricordato di ciò,cosi anche se a malavoglia accettò l’aiuto che gli aveva offerto dicendo a Mia “Beorc accetto il tuo aiuto ma stammi lontano il tuo odore mi fa venire la nausea”e Mia rispose ridendo”Hei guarda che io mi lavo al contrario di te!!:P” Il falco con una faccia molto innervosita rispose “Staresti insinuando che io non mi lavo?hmp, ringrazia che sei amica di Ike se non ti tocco, altrimenti, saresti morta per una cosa del genere!!”.Guardandolo con un sorriso smagliante la ragazza gli disse”Non mi porti al tuo castello? Sono così stanca che non vedo l’ora di sdraiarmi su un letto comodo comodo!!”Il re la guardò scocciato e alzando il sopracciglio destro disse con tono secco e deciso”Cosa?No no,mi dispiace dirtelo ma non ti farò dormire nel castello né ora né mai. Fino a che si tratta di cenare sei la benvenuta ma non ti lascio dormire nel castello mi dispiace.”Lei rimase senza parole e trovo a malapena il fiato per dire”Ma-Ma dico,Ti rendi conto di quello che ti esce dalla bocca?Solo perché....uffa è un ingiustizia!!!Tibarn con un ghigno sospetto le rispose dicendo “So dove posso lasciarti per la notte fidati....Accidenti! il sole sta calando è meglio andare a casa.”Stirandosi le ali e le braccia fu pronto per poter viaggiare.”Bene, sei pronta?Ci aspetta un lungo viaggio!” Mia era terrorizzata: non capiva il perche di tutti quei gesti, sembrava dovessero partire per un lungo viaggio.”Gambe in spalla!!!”Lei iniziò a camminare senza rendersi conto che il ragazzo era rimasto li a guardarla inebetito pensando * Ma ci fa o c’è? * “Heem signorina prima di tutto la strada non è da quella parte e comunque noi andremo volando!” Paura,scorreva nelle vene di Mia come l’acqua da un fontanile.”I-io non ho una bella esperienza con il volo”Tibarn sorrise e disse”non preoccuparti!Ti fidi di me?”La ragazza ebbe gli occhi sbarrati. Per un attimo ci fu un silenzio di tomba che fu poi infranto da Tibarn “Ti sto per prendere in braccio!”Mia sempre con gli occhi più sbarrati tremava fino a quando il re non la prese in braccio mentre lei urlava “LASCIAMI ANDARE METTIMI GIU!!” Ma lui non la lasciava. Aveva il un braccio sotto le sue gambe e un altro braccio sulla schiena. Lei teneva le braccia intorno il collo del re. Poi chiuse gli occhi e sentì i rumori del vento tra i capelli e delle foglie che sembrassero suonare una dolce melodia così mentre era immersa in tutto questo mondo a parte pensò * Però Tibarn non è male * e così colse l’occasione per stringere le braccia ancora di più verso di lui e poggiare la testa sul suo petto. In quell’attimo lui arrossì e sentì il battito del cuore accelerare come un falco in picchiata. Altrettanto Mia iniziava a sentire dei brividi percorrerle la schiena. Qualcosa stava cambiando in loro...