Cassiopea, Caduta nel vuoto, universo, Veduta di luce, dea. Tenuta lontano dal cielo, Vissuta lontano da me, Guardarla d'inverno, congelo. Sorriso melodico etereo, Ninfa del mare e stellare, Rubata con gli occhi, reo. Moglie notturna e divina, Vede di nuove comete la vita, E di mondi distrutti le rovina. Disteso sognando riperdo lo sguardo, La Terra, la Luna, te, lo spazio. Incroci di voci e di luci, equivoci. Le urla strazianti delle supernove, Piango per me e per loro, E tossendo risento l'ammoniaca di Giove.