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Autore: Adaralbion    25/06/2008    12 recensioni
[...]“Oh oh oh!”
Eccolo lì, che mi guarda con quei suoi occhi vitrei e quella barba sintetica e bianca.
E' mezz'ora che mi tiene qui seduto sul divano e continua quel suo oh oh oh poco convincente, la pancia imbottita e quel costume... dio... quel costume...[..]
Piccola shot MxM^^ Enjoy!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Matt, Mello
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Questa fic nasce originariamente per il concorso sulle AU organizzato da Mello e Slep, poi però ho deciso di concentrarmi su un altro tipo di argomento quindi questa è finita tra le numerose incompiute che riempiono il mio pc. Ovviamente l'ho modificata per renderla più adatta ad un contesto non-au e questo è il risultato. Spero che vi piaccia.

Buona Lettura!

AdaL






“Oh oh oh!”

Eccolo lì, che mi guarda con quei suoi occhi vitrei e quella barba sintetica e bianca.

E' mezz'ora che mi tiene qui seduto sul divano e continua quel suo oh oh oh poco convincente, la pancia imbottita e quel costume... dio... quel costume...

“Matt cazzo vuoi concentrarti?” la sua voce cattura il mio sguardo che si sposta da quegli stivaloni neri al suo viso.

“Scusami Mello... è solo che... non ci azzecchi un cazzo tu con Babbo Natale!”

Sto solo dicendo la verità dopo tutto...no?

“Cosa?! Ma se sono perfetto! Senti qui: OH OH OH!” cerca ancora di convincermi tentando disperatamente di simulare un vocione grosso: mi spiace Mello...non potevi vestirti da elfo?

Se non la smette di suonare quel campanaccio giuro, giuro che lo strozzo con le mie stesse mani.

E pensare che è venuto tutto fuori per uno stupido discorso fatto l'altro giorno, davanti a quella maledetta vetrina: se solo me ne fossi stato zitto ora potrei godermi un po' di pace invece di stare qui seduto a guardare questo squilibrato che tenta invano di sembrare Babbo Natale.

“Dai Mello, non lo devi fare... davvero non importa...” mi alzo e mi avvicino afferrandogli un braccio per farlo almeno smettere di suonare la campanella e lui mi guarda con quei suoi occhi azzurrissimi che, nel contesto, ci azzeccano ben poco: una ciocca di capelli bionda è scivolata fuori dal cappello rosso ricadendo leggera sulla pelle chiara.

“E invece importa! E non mi farai cambiare idea, mettitelo in testa! Sei stato tu a proibirmi di fare l'altro lavoro che mi era venuto in mente, quindi adesso zitto e subisci!”

Testardo come al solito vero? Non ti smentisci proprio mai.

Mi allungo sul suo volto per posare un bacio sulla guancia calda.

Sorrido.

“Grazie”

Anche lui sorridi ora, anche se lo posso notare solo dagli occhi dato che la sua bellissima bocca è nascosta sotto uno strato di pelo sintetico che vorrebbe sembrare una candida barba bianca... sei buffo...

“Di niente. Adesso però devo andare, sennò rischio di fare tardi proprio il primo giorno! Ho preso tutto? Mmmm, cazzo, la cioccolata?”

Si volta e si dirige verso la camera con movimenti goffi, strusciando gli enormi stivaloni sul parquet: che ne è stato del tuo ancheggiare così sensuale che mi fa girare la testa ogni volta?

Se solo ci penso alle tue gambe, se solo mi immagino quei tuoi fianchi morbidi, se solo mi visualizzo il tuo ventre piatto...

“Io vado Matt, torno verso le otto ok? Non stare tutto il giorno davanti alla tv, fuma poco e pulisci sto posto perchè sembra un porcile!”

Ridacchio mentre si avvicina alla porta e lui mi guarda interrogativo, un po' severo “Scusami ma prendere ordini da Babbo Natale...” non riesco a trattenere le risate, sei troppo, troppo divertente...

L'ultima cosa che vedo di lui mentre si volta indispettito, è il suo dito medio coperto da una guanto nero “A dopo Matt” la tua voce suona afflitta.

Afflitta?

A volte sono proprio un cretino e chissà come mai me ne accorgo sempre in ritardo: Mello che si veste da Babbo Natale, che va a lavorare part-time in un grande magazzino, che si sforza di mettere da parte l'orgoglio solo perchè io ho detto davanti ad una stupida vetrina “Sarebbe bello avere un albero di Natale in casa dove mettere tanti regali”... sono un cretino!

Mi fiondo verso la finestra, la apro con furia e mi affaccio, per fortuna sta uscendo proprio ora!

“Babbo Natale!!!!” urlo con tutto il fiato che ho in gola.

Si gira, mi guarda e mi fa un gesto con la mano come per dire “Che vuoi ora?”.

“Ti amo” urlò ancora più forte mentre metà palazzina si affaccia e ci guarda increduli, mentre la gente in strada si ferma e osserva Mello con aria stranita.

Lui sussulta, si guarda intorno: lo so...lo so che ora mi mandi a quel paese... ma va bene così...non importa.

“Anche io cretino!” urla con voce rabbiosa prima di voltarsi e cominciare a camminare più veloce che può, sparendo dietro l'angolo.

Anche io? Mi sento mancare mentre barcollo all'indietro, cadendo a sedere sul divano: non ci credo!

Osservo la finestra, il cielo carico di nuvole che preannunciano solo neve: il cuore mi batte nel petto così velocemente che posso sentire il sangue pulsare in ogni singola vena del mio corpo.... io adoro... il Natale...

   
 
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