Manly Beach.

Prologo.

Quel giorno il vento soffiava in una maniera particolarmente forte. I miei capelli erano completamente in balia del vento e la mia Camel Blue rischiava di spegnersi da un momento all’altro.
Adoravo Manly Beach,soprattutto in giorni nuvolosi come questo.  La spiaggia era stranamente deserta ed io avevo bisogno di quella calma che solo il rumore delle onde del mare era in grado di darmi.
La brezza accarezzava dolcemente il mio viso pallido,questo era un particolare insolito per una ragazza nata e cresciuta nella grande Sidney.
Tutti mi definivano come una ragazza strana ma in realtà io di strano non avevo proprio niente.
Quello per cui gli altri mi definivano strana era dato dalla mia particolarità estetica. Avevo dei lunghi capelli rossi che incorniciavano un viso pallido e cosparso di lentiggini. I miei grossi occhi verdi erano curiosi e malinconici al tempo stesso. Il fisico era nella media,niente di che insomma. Ma io mi andavo bene per com’ero. Ok,non mi piacevo particolarmente ma odiavo piangermi addosso,i veri problemi della vita erano altri.
Ero una persona particolarmente solitaria,amavo il silenzio,i libri,la spiaggia,la musica e le mie immancabili Camel Blue. Brutto vizio,lo so.
Quel giorno,comunque,decisi di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia per rilassarmi.
Camminavo lentamente sulla riva osservando l’orizzonte e dando lunghi tiri alla mia sigaretta. Le cuffiette nelle mie orecchie riproducevano Free Fallin’ di John Mayer ed ero totalmente assorta nel paesaggio.
Ad un certo punto andai a sbattere contro qualcosa,spostai lo sguardo verso i miei piedi e mi accorsi di avere una chitarra proprio vicino ad essi.
Era una splendida chitarra ascustica,la cassa armonica era di un bel marrone scuro mentre il manico era nero. La presi in mano e notai che sopra la cassa armonica,in basso sulla destra,vi era un adesivo di un pinguino nero con di fianco una firma che recitava il nome ‘Luke’ scritto in un corsivo piuttosto disordinato.
Mi guardai intorno e non notai nessuno,la spiaggia era totalmente deserta così mi chiesi chi potesse essere stato così sbadato da dimenticarsi un oggetto del genere vicino alla riva,oltretutto a stretto contatto con l’acqua. Così,decisi di prenderla e tornare sulla spiaggia il giorno successivo nella speranza di trovare il proprietario e restituirgli lo strumento.
Silenziosamente tornai sui miei passi con la chitarra in spalla,canticchiando una melodia riprodotta dal mio I-Pod: Sweet Child O’ Mine dei Guns N’ Roses.
Mentre mi dirigevo verso casa iniziai a fantasticare su chi fosse il proprietario di quella chitarra,sicuramente era una persona sbadata visto che nessuna persona normale lascerebbe mai  un gioiellino del genere in balia a se stesso.
Con un sorriso appena accentuato sul volto entrai in casa e mi sdraiai sul divano accendendomi una nuova sigaretta.
-Chissà,magari al chitarrista da proprio fastidio il fumo- pensai con una risatina.
In quel momento ridacchiavo,ma non sapevo che quel ragazzo mi avrebbe totalmente rivoluzionato l’esistenza. 

Writer's Corner.
Ciao a tutti,questa è la mia prima fanfiction sui 5 Seconds Of Summer e spero viviamente che vi piaccia.
Questo è solo un prologo,la storia si svilupperà nei capitoli successivi.
Fatemi sapere se come inzio vi incuriosisce,vi dico solo che la storia sarà particolare proprio come il carattere della protagonista.
Lasciate una recensione se vi và. 
Al prossimo capitolo,
Bacioni.