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Autore: _swagcanadian_    03/03/2014    1 recensioni
Il suo corpo era la storia che raccontava dei suoi errori, delle sue sofferenze, ogni taglio era una linea che continuava la linea della sofferenza rendendola ogni giorno, ogni istante, sempre più lunga, sempre più interminabile.
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael, Cliffors, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-a quella testarda di aurora che da quando è entrata a far parte della mia vita mi ha praticamente salvata
(crediti banner: @nextolarry)

 
Lei non era una ragazza come tante, racchiudeva nell’anima un demone e negli occhi una storia, una storia chiusa a lucchetto con il suo passato.
La sua vita si era fermata o forse non era mai neanche andata avanti, il suo libro era incompleto forse perché privo di idee. Lei infatti non aveva idee, i suoi unici pensieri erano legati al passato ecco perché non viveva più: era talmente legata al passato tant’è che lo viveva ancora nel presente.
Ma com’era possibile vivere al presente esperienze di un passato?
Oh, certo che era possibile, lei ci riusciva. La sua vita non era mai stata tramutata in qualcosa di diverso, essa si manteneva sempre sulla stessa linea, non andava ne più in basso ne più in alto perché lei compieva gli stessi errori, le stesse scelte.
Purtroppo il suo passato non era una linea di felicità, bensì una linea di tristezza, lunga e profonda, come quelle sui suoi polsi.
Il suo corpo era la storia che raccontava dei suoi errori, delle sue sofferenze, ogni taglio era una linea che continuava la linea della sofferenza rendendola ogni giorno, ogni istante, sempre più lunga, sempre più interminabile.
Ma era arrivato un momento nella sua vita in cui le righe sulle sue braccia stavano scomparendo e la linea della sua vita incominciava ad avere buchi e rialzi.
Qualcosa di nuovo in lei era nato, qualcosa in netta contrapposizione con quello che lei di solito provava.
Amore? Non sapeva se effettivamente era amore, ma si, qualcosa che ci assomigliava; perché in fondo che cosa c’era di più opposto all’odio se non l’amore?
L’odio verso se stessa non era cambiato, ma l’odio verso gli altri forse si.
L’odio si era tramutato in amore nei confronti di una persona che hai suoi occhi risplendeva più del sole stesso. Era una persona superficialmente diversa da lei ma nel profondo così uguale, essi provavano gli stessi sentimenti, gli stessi odi verso le stesse cose, vedevano il mondo allo stesso modo. Entrambi erano così bui, entrambi così misteriosi, custodivano in se libri mai terminati ma pronti ad essere completati sta volta non da loro stessi ma l’uno dall’altro.
Lei così ghiacciata era stata scongelata dallo stesso ghiaccio.
Era come se finalmente le sue ali ancora sporche di sangue avessero preso il volo, era come se avesse trovato chi custodiva la chiave per liberarla dal lucchetto che la legava al suo passato.
Ora, mano nella mano, entrambi avevano incominciato a camminare lungo una stessa linea che di alti e bassi ne aveva avuti, era una linea del tutto nuova, una linea scritta dall’intreccio delle loro mani, del loro cuore o per meglio dire dalle loro stesse vite.
Lui non era un angelo, non era un eroe, non era il principe sul cavallo bianco, era un ragazzo che aveva saputo mettere da parte se stesso per aiutare qualcun altro senza sapere però che quel qualcun altro a sua volta lo avrebbe aiutato.
Lui l’aveva rassicurata che se fosse caduta l’avrebbe presa ma se lei avesse spiegato le sue ali sarebbe potuta volare via con lui. E così fu.
Lei che pensava di essere così brava a fingere la felicità aveva trovato un attore più bravo di lei, un attore che aveva saputo impersonare la felicità stessa al fine di portarla nella vita reale di quella ragazza senza sapere però di aver trovato la vera felicità, perché sotto quei tagli, dentro a quell’anima nera, in un piccolo angolo del cuore, la felicità viveva in quella ragazza e se quella ragazza gli apparteneva allora anche la felicità sarebbe stata sua.
Lei ghiaccio polare fragile come un cristallo, aveva trovato lui, Michael Clifford.
 
 
 
   
 
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