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Autore: Thellah    03/03/2014    0 recensioni
Il Sole e la Mente vengono celebrate in questa cantata come essenze capaci di illuminare l'universo. In uno stile settecentesco celebro le meningi di un mio amico che è per me luce quando sono circondato dal buio.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Qual in luminosa forma
di sua luce Apollo innonda
la terra, le spelonche,i cieli
e la sua salvifica orma
si posa sul clivio e sulla sponda.
Così in tal modo tu aneli
con lo splendor di tua mente
inostrar le alme spente
e che richiedon tua aita!
A te accanto sfavilla la vita
il genio, l'astuzia e la sapienza.
Reggitor del sapere e della scienza
dal soglio comandi le materie
e dell'oscuro nembo l'intemperie
con tuo alito dissipi e spaventi.
Algenti son i vulcani ardenti
in paragon a tuo intelletto.
O tu di Athena il prediletto
permetti che io alfin canti
i tuoi tanti e possenti vanti!

 

Il fremir dell'universo
il cantar dell'aurora
non posson ancora
con te alfin gareggiar!
Nello spazio immerso
un suon sol si spande
di te onora l'alma grande
e di tua mente il raggiar!

 
  
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