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Autore: Barasuishou    25/06/2008    1 recensioni
Siamo nel '900,Mobius.Sonic ricevette una visita insaspettata,una visita che gli avrebbe cambiato la vita per sempre...accetto critiche.
Genere: Romantico, Triste, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Cream the Rabbit, Knuckles the Echidna, Miles Tails Prower, Sonic the Hedgehog
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
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Introduzione:Eccomi con una seconda fanfiction,sempre dedicata al videogioco di Sonic,consigliata solo a chi ha almeno 14 anni.Come capirete dal titolo,è tratta dal film Titanic,che alcuni sicuramente conoscono già.è ambientata pure nella stessa epoca,nel 900,su Mobius.I personaggi non ci saranno tutti,purtroppo.Il Jack sarà Sonic,e la Rose non sarà uno dei personaggi del videogioco,ma sarà un fancharater di mia invenzione.Ci saranno alcune scene crude di sangue,ma cercherò di addolcire un po’;ci saranno pure scene molto tristi.
Gradirei un commento,anche delle critiche se vorrete,ma non voglio commenti del tipo “Ma che scrivi!Sonic non si mette con sta’ tipa qua!!” e commentini vari,evitate di scrivermelo,vi prego.Piuttosto non leggetela che fate meglio,io vi ho avvertiti,che sia chiaro.
Prima leggere,voglio informarvi che La fiction,”Gothic Rose”,continuerò a continuarla il più presto possibile.
E in più che i fancharacher sono tutti protetti da ©.



Dall’autrice Barasuishou.






Anno 1912,Mobius,16 Maggio,primavera,ore 16:00.
Era una tempestosa giornata,per il caldo precedente.
Le goccie di pioggia cadevano fitte fitte sulla terra,e nuvolosi neri circondavano il cielo.
Nel frattempo,passò qualcosa di blu molto velocemente.
Un riccio blu stava correndo verso ovest dentro alla foresta,con una giacca nera sulla testa per ripararsi dalla pioggia.Degli occhi verdi color smeraldo riflettevano il paesaggio che circondavano e gli aculei blu venivano scossi dal vento.
Il riccio uscì dalla foresta e prese a correre per la prateria sempre dritto.
Aveva l'aria stanca,ma poi soddisfatta,perchè intravide qualcosa all'orizzonte:una casa.
Corse più forte,spendendo le sue ultime briciole di energia,e raggiunse l'ingresso.
Bussò alla porta,e mentre aspettava,guardava il giardino:era pieno di vasi di fiori,la maggior parte di rose di un rosso incantato,ma c’erano anche gerani,alcuni che si arrampicavano sul muro di casa.
Bussò ancora,e sentì una voce:
"Arrivo,arrivo!"
Finalmente aprirono la porta.
Davanti a lei c'era una coniglietta,ormai adulta,dagli occhi castani e il manto color Crema.Indossava un lungo vestito nero con bottoni e degli stivali in stile fine ottocentesco.
-Oh,Sonic,felice di rivederti.Piove a dirotto,perchè sei qui?Aspetta,ti faccio entrare,dammi la giacca-
-Grazie Vanilla,scusa se è un po' bagnata...-rispose Sonic.
Il riccio porse la giacca alla coniglia ed entrò.
Vanilla strizzò la giacca fuori,facendo uscire l'acqua.
-Gradisci del tè?- urlò Vanilla da fuori.
-Magari!-
-Allora accomodati,lo sto cocendo!- disse.Chiuse la porta e si diresse in cucina.
Sonic svoltò un corridoio ed entrò in un salotto:un salotto ricoperto da un tappeto rosso,con un divano dello stesso colore con un divano e due poltrone che circondavano un tavolino.Davanti a esso c'era un camino e due finestre ai lati.
Davanti al camino,per terra, c'era un'altra coniglietta molto piccola,assomigliante a Vanilla.Indossava un vestitino bianco ornato con merletti e con maniche a palloncino.In compagnia di un animaletto azzurro alato,un chao,stava leggendo un libro.
Sonic si avvicinò e le accarezzò la testa.
-Ciao piccolina-
-Buon pomeriggio Sonic!- disse la coniglietta sorridendole,mentre il chao svolazzava attorno a lui pronunciando versetti.
Sonic prese in braccio il chao si sedette accanto a lei.
-Cosa leggi di bello?-
-è un libro di racconti.è molto interessante-
-Bello!-
-Cream!Sonic!è pronto!-
-Sì madre!-
Nella stanza entrò Vanilla.Portava un vassoio con sopra una teiera,tre tazze di tè e alcuni biscotti e tovaglioli di seta.
La coniglia appoggiò il vassoio sul tavolo e le due coniglie di sedettero accanto sul divano,mentre il riccio sulla poltrona di destra.
Vanilla versò il tè su ogni tazza:i partecipanti presero la propria tazza e bevvero.
Vanilla ripose la tazza sul proprio piattino in mano.
-Allora,Sonic,perchè sei venuto?è accaduto qualcosa di grave?-
Sonic ripose la tazza sul piattino.
-Niente di grave,stavo venendo da te ed è venuto a piovere.Non ho fatto in tempo a tornare perchè ormai ero lontano da casa,quindi sono venuto a casa vostra perchè era la più vicina.Spero non sia un disturbo se resto finché smette con questo tempo-
-Resta pure,quanto vuoi,per noi è sempre un piacere averti qui con noi-
Il riccio sorrise e prese un biscotto che inzuppò nel tè.
-è una primavera molto movimentata,quando fa troppo caldo viene la tempesta,quando viene la tempesta,dopo fa troppo cald...-
All'improvviso si sentì un rumore.Qualcosa che era caduto e che aveva versato qualcosa.
-Oh,l'ho rovesciato!- disse Cream allontanando le mani dal bicchiere rovesciato sul tavolo.
-Su,su- la madre prese un tovagliolo e pulì il tè.
-Mi dispiace!-
Si sentì bussare.
Vanilla alzò lo sguardo e smise di pulire.
-C'è qualcuno-
Vanilla andò ad aprire.
Il riccio e la conigliatta sentirono la porta aprirsi e una voce maschile.
"Buonpomeriggio signora,lei è Vanilla?"
"Sì sono io,ha bisogno?"
"Piacere sono Vogel,qui c'è Sonic The Hedgehog?"
"S-sì..."
"Posso vederlo?"
"Si accomodi"
La porta si chiuse e Vanilla entrò con un'altro coniglio maschio tutto bianco dall'espressione seria e gli occhi rossi che ricoprivano tutto l’occhio,che indossava uno smoking e un cilindro.
Il coniglio porse la mano al riccio.
-Sonic?-
-S-sì,e lei?-
-Vogel,lieto di conoscerla.L'ho cercata a casa sua,ma aveva lasciato un biglietto che la informava della sua assenza a casa della signorina Vanilla The Rabbit,così...sono venuto-
-Lieto di conoscerla,ha bisogno?-
Il coniglio aprì la giacca e tirò fuori un mazzo di carte.
-La sfido a Poker-
-Eh?-
-La sfido perchè se vincerà,avrà una ricompensa-
-Ma a Poker si gioca in minimo 4,noi siamo in due...-
-Ci arrangeremo,allora,accetta?-
Sonic sorrise sicuro di sé.
-Distribuisca pure le carte-
Il conisglio di sedette sulla poltrona di fronte.I due giocatori avvicinarono le poltrone al tavolo e il coniglio distribuì le carte.
Appena distribuite le carte,i giocatori e impugnarono a ventaglio.
-Allora,signor Vogel,cosa punterà lei?-
Il coniglio estrasse dalla giacca due pezzi di carta.
Li mise sul tavolo e li mostrò.
Le signorine Rabbit le guardarono piene di sorpresa.
-Ohhh…ma questi sono…sono…-
-…due biglietti per il Titanic.Mobius-Chao Island- concluse il coniglio.
-Titanic?- domandò Sonic –Cos’è?-
-In questo periodo hanno costruito una nave,il Titanic,di dimensioni pazzesche!I biglietti costano moltissimo,da perdere un occhio della testa!- disse Cream.
Sonic fissò i biglietti.
Vogel li rimise nella giacca.
-è vero,mi sono costati un’occhio della testa.Lei cosa punta?-
Sonic riflettè un attimo.
-Scusa Vanilla potresti…-
-Certo!-
Vanilla uscì e tornò con la giacca di Sonic.
Sonic sfrugò dalle tasche e appoggiò sul tavolo tre mazzette di dollari.
-Gioco 3000 dollari,bastano?-
-Sei sicuro di puntare quella cifra?Sembra…- disse Vanilla.
-Non si preoccupi-
-Bene- disse Il coniglio -3000 dollari,e un occhio della mia testa.Ladyes,ammirate-




La partita durò ore e ore.
La tensione cresceva.C’era un mazzo disfatto di carte al centro del tavolo,vicino al vassoio.I due partecipanti fissarono le carte.
Le due conigliette erano dietro di Sonic preoccupate.Vogel era tranquillo,e pure Sonic,con qualche sorriso malizioso.
Nessuno aveva parlato per tutta la partita.
Sonic ruppe il silenzio,con la domanda fatidica.
-Cos’hai?-
Il coniglio gettò il ventaglio di carte sul tavolo.
Il riccio le esaminò,mentre il coniglio stava a guardarlo.
-Niente- disse Sonic.
-E tu?-
Sonic guardò le sue carte.
Sospirò stanco.
-Purtroppo …-
-Non mi dire che…-disse Vanilla preoccupata.
-Eh,purtoppo questa è la verità-
Sonic gettò il suo ventaglio.
I conigli guardarono strabilianti il ventaglio.
-Questa è la verità:ANDRò SUL TITANIC!-
-Hurrà!- esultò Cream.
Sonic si alzò e abbracciò le coniglie.Intanto anche il coniglio si alzò,e estrasse i biglietti che gettò sulle sue carte.
-Congratulazioni campione,lei ha vinto la partita.Con questo,me ne vado,addio a tutti-
-Arrivederla- dissero le conigliette.
Vogel fece un inchino e uscì dalla porta.
Sonic lo seguì.
-Dove vai?- chiese Vanilla.
-Torno subito-
Il riccio uscì,e vide il coniglio che se ne stava già andando.
-Hey signore aspetti!-
Il conigliò si volto,mentre Sonic lo raggiunse.
-Volevo farle una domanda-
-Mi dica-
-Perché mi ha offerto i biglietti?-
Vogel sorrise.
-Perché ha vin…-
-No,perché li ha giocati-
Vogel guardò l’orizzonte.
Sonic restò in ascolto.
-Io forse…sto per morire-
-Eh?-
-I dottori hanno scoperto che sono malato di cancro,e ci sono il 50% probabilità che mi salvi,ma altre 50 che muoia.Non posso andare sul Titanic in queste condizioni,quindi ho deciso di dare i biglietti al riccio più famoso di Mobius:tu-
Sonic ascoltò quella voce che le dava del “tu”,una voce tranquilla.
-Io non ho paura di morire,perché mi sono divertito molto nella mia vita.è questo che conta,no?-
Sonic annuì.
Vogel chiuse gli occhi.
-Tu stai facendo la cosa giusta,ti diverti e aiuti il prossimo,anche a costo di rischiare e consumare la propria vita.Continua così.Arrivederci,forse-
-Buona fortuna,signore…-
Il coniglio si incamminò verso l’orizzonte nebbioso,e sparì tra la nebbia e le gocce di pioggia.
Il riccio tornò dentro pensieroso.
Torvò Vanilla e Cream mangiare gli altri biscotti,inzuppandoli nel tè tiepido.
-Allora,andrai sul Titanic?- chiese Vanilla.
Sonic cercò di sorridere.
-Sembrerebbe di sì-
-Vogel ti ha dato due biglietti,chi inviti a venire con te?-
-Già è vero…a questo non ci avevo pensato…-
-Forse è meglio pensarci in fretta,guarda quando parti!- disse Cream mostrando uno dei biglietti.
Sonic prese l’altro biglietto e vide la data.
-PERBACCO!Ma la partenza è…-







Quando finì di piovere,Sonic aveva salutato Vanilla e Cream e si stava dirigendo a casa.
Si diresse a velocità supersonica verso casa:saltò pozzanghere,pozze di fango.
Finalmente vide casa.
“Casa dolce casa!Oh…ma quello è…”
Davanti alla porta di casa c’era una figura.
La figura lo notò e lo salutò con la mano.
-Bene,arriva al momento giusto!-
Sonic si fermò davanti alla porta.
-Buonasera eh?-
-Buonasera!-
Davanti a lui c’era una volte di colore viallo,con le punte della coda bianche.Indossava un mantello nero che partiva dalle spalle e circondava il corpo fino alle ginocchia,legato sotto al collo con una spilla rotonda dorata con inciso un rovo.Aveva un cilindro sulla testa decorato con un nastro grigio.
In mano aveva un vassoio con un piatto.
-Sonic,mi è avanzato del Kinpira,vuoi?-
-Grazie Tails,lo apprezzo.Vuoi entrare?-
-Bhe veramente…-
-Entra,entra,devo dirti anche una cosa-
Sonic tirò fuori le chiavi e aprì la porta.
I due entrarono in cucina:Tails appoggiò in Kinpira sul tavolo e si sedettero.
-Da quando che aspettavi?-
-Ah,sono arrivato 10 minuti fa-
-Scusa per averti fatto aspettare…a proposito,tu lo conosci il Titanic?-
-Tita…nic?Sì,è una nave magnifica!Dicono che sia…-
-Beh guarda qua-
Sonic estrasse dalla tasca i due biglietti e li appoggiò sul tavolo.
Tails li guardò sbalordito.
-Ma-ma-ma…come gli hai ottenuti?Quanto sono costati?Quando si va?-
-Li ho vinti a poker.Volevo invitare Vanilla o Cream,ma non potevo separarle,quindi ho deciso di invitare te.Vieni?-
-Io non so se…-
-Dai!Non dirmi no,sennò mi tocca andarci da solo,e questo non è bello,eh?-
Tails ci pensò su.
-Dovrei controllare i miei impegni…ma posso annullarli!Sì verrò,a quando la partenza?-
Sonic sorrise con un biglietto in mano.
-Preparati,perché la partenza è il 17 Maggio alle 12:00,ovvero domani a mezzogiorno!-

Continua



  
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