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Autore: roseinwonderland    04/03/2014    0 recensioni
You listen up!
Here's a story about a little guy
that lives in the blue world
[Song-fic/Doctor Who]
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Donna Noble, Martha Jones, Rose Tyler, TARDIS
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTA DI PRELETTURA
Spoilersspoilerspoilers! End of Time finisce diversamente… Se potete leggetela ascoltando I’m blue degli Eiffel 95. Video copertina : http://www.youtube.com/watch?v=RbVTC4Z6L_4


LOST IN THE TARDIS

Mentre cammina verso quella sciocca cabina blu, che non ha mai aggiustato, da calci alla polvere con aria assorta, guarda un punto fisso senza vedere nulla.
La vecchia porta si apre scricchiolando, mentre l’aria fresca gli scompiglia i suoi capelli detti moderni, senza legge di gravità, o solo buffi e basta.
Dentro è vuoto e silenzioso, un antro luminoso dove mille lucine bisbigliano al suo passaggio, milioni di spie luminose che lo chiamano ansiose di partire di nuovo.

You listen up!
Here's a story about a little guy
that lives in the blue world


La musica invade l’ambiente, ma da dove arriva?
Lui non sa, e ne è infastidito: tutto deve essere triste e distrutto come lui ora, no allegria, no gioia, no felicità.

and all day and all night
and everything he sees is just blue
like him inside and outside.

Silenzio! Spegniti!

Il ritmo aumenta, invade ogni angolo, mentre il TARDIS si risveglia nelle note veloci e scattanti della canzone. E inizia a girare su se stesso, oh!, sembra impazzito! Non è più un pazzo in una cabina blu, ma un uomo in una pazza cabina blu.
Scappa fuori spaventato l’alieno, e la neve lo accarezza. Dove ti ha portato questo pazzo TARDIS, Dottore?

E’ Londra. E’ Capodanno. E quelle case, sono vecchie e grigie, come ricordi. Un muro di mattoni ti sostiene, la rigenerazione ti sta uccidendo.

“Hey, tutto bene?”

Un sorriso gentile, due occhi e lunghi capelli dorati. Sembra un incubo in un sogno. Perché lei è sempre qui: ovunque tu vada, alla fine la raggiungi sempre. E’ uno scherzo del destino, fatto a te per ripicca.
Sembri così stupido, un’idiota ubriaco, mentre le chiedi in che anno siete. 2005? Il TARDIS sta giocando con te come un gatto con un topo morente.
E mentre sale le scale, correndo, scomparendo, sai che questo è il vostro ultimo incontro, e sei felice che sia accaduto oggi. Quanto vorresti abbracciarla, baciarla, sfiorarla, stringerla, ridere, parlare, chiacchierare, amare. E ora piangi e ridi, nella neve, su un muro di mattoni in un quartiere qualsiasi di Londra, come un uomo qualsiasi.

La neve pesa, ti copre, mentre ti avvicini alla cabina. Odd Sigma è ancora lì, piantato, ben dritto. Ma non hanno mai freddo, fame, sonno, o qualsiasi altro bisogno fisico che non sia filosofeggiare e rovinare le giornate altrui? Ma dopotutto è meglio lui che niente, saresti solo altrimenti.
Dai un’occhiata fugace alla sala console: sembra tranquilla, niente musica. Bene.

Blue his house with a blue little window
and a blue Corvette
and everything is blue for him

No! Di nuovo!

 Questa volta il TARDIS parte dritto, verso il cielo notturno, s’infiamma nella velocità mentre oltrepassa l’atmosfera, il Sole, e torna indietro. Mentre aggrappato alla balaustra sbatacchi, la canzone suona. Non è nuova, è una vecchia canzone terrestre. E tu la conosci.
 
“Dottore, è partita la musica, come si ferma?”
“Musica?”
Rose ora sta ballando, mentre tu armeggi per spegnere quell’affare.
“Balla Dottore, dai!”
Ride, mentre ti piroetta attorno.
 
“Hey, com’è che su Nuova Nuova Nuova New York mettono ancora queste canzoni orrende?”
“Non è orrenda!”
E trascini Martha sulla pista da ballo di quello strano posto, tra alieni con due teste e umani con la coda.
 
“Ancora questa canzone?”
“Fa schifo, ma ha ritmo.”
Tu ridi, pensando a come Donna possa criticare quell’orrenda canzone mentre tentate di legare due criminali alieni con le corna.
 
Il TARDIS rallenta. Dove ti avrà trascinato? Apri la porta, e fuori eccola lì, bella, azzurra e verde, ricca di vita: la Terra.

and his self
and everybody around
'cause he ain't got nobody to listen.


La canzone sta finendo. Ora brilli, prima le mani, come due piccoli soli. Poi ogni cosa si illumina, mentre sei solo più energia e fiamme. La storia deve continuare, ma non vorresti andare via.
Hai paura.
Eppure sai di non essere solo, perché l’Universo canta per te.

E il tuo TARDIS, come ultimo gesto, ti sta raccontando all’Universo stesso.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Non ha senso, ed è scritta in maniera strana, un poco psicopatica. Se potete lasciate una recensione, il Dottore ve ne sarebbe grato!
   
 
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