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Autore: arangirl    04/03/2014    4 recensioni
Premetto che questa storia non ha nulla di serio ed è 100% fluff. Perché?
Perché ogni tanto ci vuole... Martin è troppo cattivo, un po di pace a questi poveri personaggi!
Perciò ecco il "compleanno" di Brienne... Cosa combinerà Jaime stavolta?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brienne di Tarth, Jaime Lannister
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si era comportato in modo strano tutto i giorno. L'aveva evitata, come se non volesse nemmeno guardarla negl occhi per paura che lo potessero tradire. Appena entrava in una stanza trovava un qualche pretesto per andarsene, lasciandola sola.
Non solo si era dimenticato del suo giorno del nome, ma faceva finta che lei non esistesse nemmeno. Brienne di Tarth non era una donna che dava molto peso a certe cose, ma questo era davvero troppo. Non solo la metteva in imbarazzo davanti alla servitù, come se le servisse una altro pretesto per sentirsi in imbarazzo nel ruolo di padrona di casa, ma le stava rovinando anche quella che doveva essere la giornata più bella dell'anno. Erano quelli i momenti in cui si pentiva di essere andata via da Tarth, e l'unica cosa che desiderava era di poter tornare da suo padre e passare il resto dei suoi giorni senza più avere a che fare con un essere tanto insolente e fastidioso. Solo dopo l'ennesima fuga dalla sala da pranzo Brienne riuscì finalmente a metterlo con le spale al muro "Jaime Lannister, giuro che se non ti fermi a parlare con me in questo preciso istante torno a Tarth e non mi vedrai mai più." Era un'occasione troppo ghiotta per lui e lei lo sapeva. Jaime si girò con la sua solita smorfia sarcastica "Me lo prometti?"

Brienne lo afferrò per un braccio, impendendogli di fuggire di nuovo "Vorresti essere così gentile da spiegarmi perché mi eviti da tutto il giorno?" Jaime le rispose con un'espressione innocente che la fece arrabbiare ancora di più "Ma come? Pensavo di farti piacere... insomma, oggi diventi più vecchia, non volevo che la mia prestante presenza fisica ti ricordasse la tua decadenza imminente..." la stretta sul braccio di Jaime si fece sempre più stretta mentre il suo sorriso vacillava "Oh insomma, non si può nemmeno scherzare fanciulla... Non è colpa mia se sei sposata con l'uomo più affascinante e spiritoso dei Sette Regni." Brienne alzò gli occhi al cielo "Se trovassi il responsabile ti assicuro che gli farei passare la voglia di organizzare certe trappole mortali." "Esagerata, sempre e comunque." Il sorriso di Jaime si allargò di nuovo mentre si avvicinava a lei e le poggiava la mano sana sul fianco, fissando i suoi occhi verde smeraldo in quelli azzurri di lei. "Lo sai che adoro darti il tormento..." sussurrò sulle sue labbra, e Brienne dovette fare ricorso a tutta la sua forza d'animo per ricordarsi che era ancora arrabbiata con lui. Molto arrabbiata. Lo scansò con una spinta "Dimmi la verità! Perché mi stai evitando?" 

Jaime si sistemò i vestiti spiegazzati e alzò le spalle "Sai come sono, non riesco a mentirti. Non volevo rovinarti la sorpresa." Il cuore di Brienne perse un battito prima che potesse rendersene conto. Le voleva davvero fare un regalo? Che cosa stupida, infantile e assolutamente inutile pensò, mentre un sorriso leggermente infantile le saliva alle labbra "Una sorpresa? Per me?" "No, per Daenerys Targaryen..." sbuffò Jaime incamminandosi lungo il corridoio. Brienne lo seguiva emozionata; erano secoli che nessuno le regalava qualcosa, e l'ultimo era stato suo padre. Jaime la portò nel cortile, dove il guardiacaccia stava sistemando una cassa su un tavolo vicino alle stalle. "Ecco.." fece un gesto con la mano dorata indicando la scatola, e attese mentre Brienne si avvicinava lentamente. Quando la scatola i mosse, per poco Brienne non cadde all'indietro per la sorpresa. Guardò Jaime di sbieco, però lui le fece cenno di continuare. Quando sollevò il coperchio, quello che trovò dentro la lasciò tanto perplessa quanto arrabbiata. Imbecille. Si girò, e doveva avere davvero un'espressione minacciosa, perché Jaime fece un passo indirtro "Cosa? Non ti piace?" "Mi... mi hai regalato... un cucciolo d'orso?" La piccola creatura paffuta si fece sentire dalla scatola con un verso di protesta, invitando i presenti a farlo uscire dall stretta gabbia in un cui si trovava "Pensavo ti sarebbe piaciuto, insomma, ricordi felici?" "Ricordi felici??!" "Si insomma, la prima volta che mi hai chiamato con il mio nome, io sono tornato indietro a salvarti..." "Tu che hai perso la mano destra, io che sono quasi stata stuprata e uccisa da un pazzo con un difetto di pronuncia e dal suo orso... Jaime mi sogno ancora di notte di essere in quell'arena!" Jaime sollevò il cucciolo dalla scatola prendendolo in braccio, e quello cominciò ad annusarli il volto. In effetti, il cucciolo era davvero carino. Ma Brienne davvero non rusciva a concepire come lui avesse potuto regalarle una cosa del genere. Jaime la guardava e le sembrò che ridesse sotto i baffi, e la voglia di prenderlo a schiaffi si fece più forte. "Andiamo, sono davvero un così pessimo marito? Pensi davvero che stia facendo sul serio?" l'espressione sbigottita di Brienne sembrò essere una risposta sufficente "Ah fanciulla, mi conosci davvero poco." Ripose l'orsetto nella cassa e si girò verso il tavolo, prendendo una scatola che fino a quel momento lei non aveva notato. "Questo è il tuo regalo..." Brienne lo guardò negli occhi, questa volta sembrava serio. Quando aprì la scatola, capì che non scherzava per niente. 

Dentro c'era un pugnale riccamente decorato, con una guaina decorata dei colori di Tarth. Brienne lo prese in mano e lo ammirò, senza fiato. "Felice giorno del nome" riusciva a sentire dal tono che Jaime in quel momento stava gongolando come un bambino. Brienne sguainò la lama, e il suo stupore si fece ancora più grande. Guardò Jaime negli occhi "Ma questo acciaio... Giuramento?" Jaime annuì "Hai fuso la tua spada? Per farne questo?" "E questo" disse Jaime mostrando il pugnale al suo fianco. Sembravano identici, solo che il suo era bordato dei colori dei Lannister. "E' da molto che ci penso. Finchè eri tu a portare la spada, mentre cercavi la figlia di Eddard Stark, aveva un senso. Ma adesso... Non mi sembra giusto che sia solo io ad impugnare i resti di Ghiaccio. Era un dono di mio padre per un uomo che ormai non c'è più...  Quella spada rappresentava il passato. E poi ho pensato che dovessi avere un'arma nuova ora che io non posso più proteggerti." "E perché mai?" L'espressione prima seria di Jaime tornò ad essere quella di sempre "Lo sai che salvo solo fanciulle vergini." La faccia di Brienne si fece di un rosso intenso "Non vorrai incolpare me della cosa spero?" Jaime alzò le spalle mentre schivava l'ennesimo schiaffo di Brienne, che però tornò subito seria "Comunque... ti ringrazio. E' un dono inestimabile per me." Jaime sorrise,si avvicinò per baciarla e questa volta Brienne lo lascò fare. Si incamminarono verso l'interno, il cortile di Castel Granito che brulicava di vita intorno a loro "E l'orso?" "L'ho preso in prestito ad una fiera ambulante, il guardiano lo riporterà indietro al più presto. A meno che..." la sua mano scese a sfiorare l'addome di Brienne "...al piccolo Tyrion potrebbe piacere avere un orso per amico..."
  
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