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Autore: KeyFlame_NaLu    05/03/2014    4 recensioni
< < E' diverso per me. > >
< < Perché, solo perché sei più grande di me? A proposito, quanti anni hai? > >
< < Ma quanto diavolo chiacchieri, ragazzina? > >
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Lei era Beth, tanto debole fisicamente quanto forte mentalmente, forse anche più forte di lui. In lei brillava qualcosa che neppure l'oscurità poteva celare, una cosa che Daryl sarebbe riuscito a vedere con chiarezza solo tempo dopo, ma che perfino adesso ne riusciva a scorgere una flebile luce.
Speranza. Qualcosa che temeva d'aver dimenticato.
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piccola One-Shot su Daryl e Beth. Spero vi piaccia!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beth Greene, Daryl Dixon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Hope


La foresta era immobile, animata solo da un vento leggero e fresco che muoveva le foglie degli alberi, donando un meraviglioso sollievo dal caldo soffocante della giornata.
Daryl era steso per terra, nel pieno di quello che doveva essere il momento migliore per farsi una bella dormita, cercando con tutte le proprie forze di ricacciare nell'angolo più segreto della sua mente la realtà che lo circondava.

Era il momento perfetto per sperare che non vi fosse un domani o semplicemente per augurarsi che il periodo di relativa quiete durasse il più a lungo possibile. Era stata una lunga giornata, che si era conclusa con un memorabile incendio appiccato da un semplice fiammifero a contatto con gli alcolici che aveva sparso per il pavimento di quella lurida catapecchia. 

La stanchezza del giorno e di quello precedente si erano nel frattempo accumulate e non v'ero momento più opportuno per lasciarsi andare e sognare, chissà, qualcosa di bello.
Ma Daryl sembrava non riuscirci.

Si rigirò su se stesso, incapace di prendere sonno o solo anche chiudere gli occhi per più di un'ora. Non aveva fame, non c'era né troppo caldo né troppo freddo. Il fuoco era spento da diverse ore ma riusciva ancora a sentire nella sua pelle quel piacevole tepore. Richiuse gli occhi ma li riaprì subito dopo, chiedendosi cosa diavolo gli stesse prendendo.
Poi osservò la personcina accanto a sé che avrebbe dovuto vigilare in quelle ore in cui avrebbe potuto riposare, e la risposta gli si presentò limpida.

Si alzò da terra, scostando dal viso i pezzetti di voglie secche. Beth, la sua inaspettata e unica compagna di viaggio, lo osservò con curiosità. Daryl non poté scorgere altro se non il profilo del viso della ragazza, illuminato dalla luna che penetrava nella radura.

< < Sei sveglio? > >

< < Sì. > >

< < Come mai sei sveglio? > >

Daryl fece spallucce, non riuscendo a formulare una valida risposta che sostituisse il vero motivo. Come poteva dormire sogni tranquilli, se la persona che doveva fare la guardia contro un possibile attacco notturno da parte degli zombie, era una ragazzina piccola e magra, che un solo pugno sarebbe bastato per annientarla completamente?

Si posizionò accanto a lei, scoprendo solo in quel momento dell'estrema vicinanza. Quel tepore che infatti aveva percepito pochi secondi prima non era affatto il fuoco spento da ore né una strana brezza di scirocco: era il calore del corpo di Beth. Si allontanò di qualche centimetro e afferrò la sua balestra.

< < Dormi tu adesso. > >

< < Ma non sono passate nemmeno tre ore … > >

< < Non importa. Tanto non riesco a dormire. > >

Beth si avvicinò a lui, munita di quel dolce sorriso accondiscendente che a Daryl irritava soltanto. Lui la fissò in cagnesco, domandandosi che razza di problema avesse.

< < Allora sto sveglia insieme a te. > >

< < Non dire cazzate, dormi. Ne hai bisogno. > >

< < Anche tu se è per questo. > >

Beth si sciolse i capelli e li raccolse nuovamente in una cipolla abbastanza elaborata, liberando così il collo dal peso e dal calore inutile dei ricci capelli biondi. Daryl sbuffò, trovandosi nuovamente d'innanzi a due possibilità: ignorare quella ragazzina rompiscatole o replicare nuovamente, provocando una discussione che sarebbe sicuramente durata ore.

< < E' diverso per me. > >

< < Perché, solo perché sei più grande di me? A proposito, quanti anni hai? > >

< < Ma quanto diavolo chiacchieri, ragazzina? > >

Daryl scelse erroneamente la seconda opzione, di nuovo. Aveva dato a Beth una moltitudine di soprannomi almeno nella sua testa, poiché tentava di mantenere il dialogo con la ragazza allo stretto indispensabile.

“Nanerottola” , “rompipalle”, “senza-tette”, “occhi-a-palla.” Non ne aveva mai usato nessuno pubblicamente, a parte “ragazzina” che usava spesso e volentieri ma che non era poi un soprannome, solo un dato di fatto. E questo irritava molto Beth.

< < Non sono una ragazzina, ho già diciassette anni. > >

< < Sei comunque una ragazzina, e anche fin troppo chiacchierona. > >

< < Beh adesso dovresti dirmi la tua età. Non avrei dovuto rivelarti la mia, perciò sei in debito. > >

Sul viso di Daryl si adagiò un piccolo sorriso che dovette sopprimere all'istante, ricordandosi della promessa che tentava di mantenere: non doveva affezionarsi a lei, per nessun motivo. Se fosse stato in compagnia di qualcun altro come Michonne o Rick allora sarebbe stato diverso, ma lei era Beth.

< < Allora? > >

< < La pianti di fare tutto questo casino? > >

< < Scusami, è solo che voglio sapere quanti anni hai. Me lo sono sempre chiesta. > >

Sì, lei era Beth. Era fragile sia fisicamente che emotivamente, anche se tuttavia parecchio maturata rispetto ad un anno prima, quando aveva tentato di uccidersi per scappare dal mondo in cui sarebbe stata costretta a far parte. Probabilmente, Daryl lo pensava da sempre, Beth sarebbe stata la più furba di tutti se avesse messo fine alla sua vita, quando ancora il suo bel mondo era stato intaccato solo in parte.

< < Non hai nient'altro a cui pensare tu? > >

< < Non credevo ti importasse cosa penso. > >

Entrambi si voltarono l'uno verso l'altro. Daryl fissava quegli occhioni azzurri, alla ricerca di una crepa non solo nelle iridi ma anche nella pelle pallida, tanto simile a quella di una bambola. Ma non trovava altro che speranza. La vedeva nei movimenti curiosi dei suoi occhi, nei commenti innocenti e da bambina, negli argomenti semplici che utilizzava per placare il suo animo scontroso, nel sorriso che mostrava anche quando non c'era proprio nulla per cui valesse la pena sorridere.

< < … Infatti non mi importa. > >

Entrambi interruppero il contatto visivo. Beth portò le ginocchia al petto.

< < Comunque non voglio dormire, credo per il tuo stesso motivo. > >

< < Tu non sia niente di me. > >

Nessuno conosceva Daryl davvero, poiché nemmeno Daryl stesso era sicuro di conoscersi davvero

< < Beh anche se preferisci tenermi a distanza so parecchie cose. Sono una buona osservatrice. > >

< < Tks, questa è buona... > >

< < Ad esempio, so che ogni volta che troviamo un cadavere lungo il nostro cammino tu lo fissi per almeno venti secondi, come se volessi ricordare quei pochi tratti riconoscibili. > >

Daryl fece finta di non ascoltarla, quando invece la ascoltava e la sentiva benissimo. Beth proseguì, mentre un sorriso si adagiò sulle sue labbra rosee.

< < Ogni volta che nomino la parola “bambino” tu sei attraversato da una specie di brivido, e quando ne incontriamo uno ormai zombie tu... lo colpisci con gentilezza. > >

Daryl si trattenne dal dissentire; come poteva uccidere con gentilezza? Gli zombie erano soltanto zombie, niente di più. Che fossero uomini, donne o bambini, per lui non faceva differenza.

< < Con gentilezza, eh? > >

< < Sì, intendo dire che cerchi di colpirlo nel punto esatto e ucciderlo con un solo colpo. Anche questa è una forma di gentilezza, non trovi? > >

< < Cosa, credi che uccidere sia una forma di gentilezza? > >

< < Beh in alcuni casi sì. Così gli risparmi altro dolore e altre differenze. Ci sono poi molte altre cose che ho notato di te, ma queste tre scommetto che non ne conoscevi nemmeno l'esistenza. > >

Anche adesso, Beth sorrideva.

< < Quindi? > >

< < Quindi ... io non ti conosco molto bene, ma posso intuire il perché non riesci a dormire. Sono … tutti loro. > >

< < Tutti loro, intendi … > >

< < I nostri cari, coloro che non ci sono più, che sono morti o si sono trasformati in zombie. So bene che è la stessa cosa, l'ho imparato parecchio tempo fa, ma mi piace pensare che coloro che ci lasciano per davvero siano quelli che chiudono gli occhi e che restano lì, non quelli che si muovono e camminano. > >

< < Io purtroppo non vedo solo i morti nei miei sogni, Daryl, vedo anche i morti che camminano. E' per questo che non dormi anche tu, vero? > >

Daryl non rispose. Abbassò gli occhi per terra, ripensando con imbarazzo e fastidio a quando il pomeriggio precedente, aveva pianto in presenza di Beth. Era crollato e si era in qualche modo rialzato ancora una volta, davanti a lei. Grazie a lei.

Beth lo aveva rimproverato di peccare di finta indifferenza. Ma Daryl doveva essere così. Tuttavia quel giorno, per ben due volte i suoi sentimenti erano stati messi a nudo da quella piccola rompipalle bionda. Beth Green, quella ragazzina bassa e minuta che sarebbe potuta finire in frantumi con un solo pizzicotto.

< < Sei davvero una rompiscatole... > >

Quell'unico commento con quel solito tono di voce seccato bastò a confermarle la sua teoria. Durante le ore successive, Beth tentò di stare sveglia ma alla fine – come volevasi poi dimostrare – crollò in un sonno profondo. Daryl la osservò dormire, lieto che almeno uno dei due fosse riuscito ad assopirsi. Le parole della ragazza gli rimbombarono nella mente chiare e limpide. Una brezza leggera le scompigliò una ciocca di capelli che volò libera nell'aria per qualche attimo.

Lei era Beth, tanto debole fisicamente quanto forte mentalmente, forse anche più forte di lui. In lei brillava qualcosa che neppure l'oscurità poteva celare, una cosa che Daryl sarebbe riuscito a vedere con chiarezza solo tempo dopo, ma che perfino adesso ne riusciva a scorgere una flebile luce.

Speranza. Qualcosa che temeva d'aver dimenticato. Beth era poggiata contro un albero, eppure dal suo viso rilassato quella pareva la posizione più comoda del mondo.
Daryl si abbassò alla sua altezza e dimenticandosi per un secondo della promessa che si era più volte fatto, poggiò delicatamente le proprie labbra sulla fronte di lei.
Non avrebbe dovuto affezionarsi a lei, ma era ormai troppo tardi.

 

Angolo Autrice:

Salve a tutti ^^ è la prima one-shot che pubblico e ho deciso di ispirarla ad una delle mie serie Tv preferite, che con la puntata 4x12 è riuscita a dare il via alla schiera di film mentali che inizierò a farmi. So che molti di voi amano la coppia Carol-Daryl, ma io non li ho mai visti insieme se non come amici. Daryl e Beth è invece una novità e una bella boccata d'aria fresca, e poiché amo entrambi i personaggi, penso che una possibile unione tra i due non sarebbe affatto male!

Per non sfociare troppo nell'OOC ho cercato di rendere Daryl poco romantico e spero di non aver esagerato con il finale :33 ma che posso farci? Li shippo troppo!

Un bacio!

   
 
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