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Autore: saracaua    05/03/2014    6 recensioni
Huang Zi Tao era un ragazzo che apparentemente non aveva paura di nulla. Un esperto praticante di wushu non dovrebbe aver paura di nulla. Bè, tranne che dei fantasmi.
[...]
Yifan era il suo migliore amico, ma Sehun era il ragazzo che amava. Nessuno lo sapeva, era quel tipo di segreto che sai solo tu e il tuo diario. E Zitao non aveva un diario.
[TAOHUN] un po' OOC e tanto Fluff.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Sehun, Sehun, Tao, Tao, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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LONELY NIGHT.

Regnava la pace nel dormitorio degli EXO durante una notte tempestosa, nonostante spaventosi tuoni echeggiavano  all’interno delle stanze.
Tutti i membri dormivano, tutti, tranne Tao e Sehun.
Huang Zi Tao era un ragazzo che apparentemente non aveva paura di nulla. Un esperto praticante di wushu non dovrebbe aver paura di nulla. Bè, tranne che dei fantasmi.
Fin da bambino era stato traumatizzato da una storia raccontatagli dai suoi genitori a proposito di certi fantasmi che l’avrebbero perseguitato se non avesse obbedito. Quei fantasmi non avevano mai abbandonato la mente del giovane e avevano continuato a perseguitarlo di notte, specialmente durante i temporali.
E così il biondo tinto se ne stava accovacciato in un angolo del suo letto con le coperte tirate fino al naso e si accorse che, nonostante lo scrosciare della pioggia, la camera era estremamente vuota e silenziosa senza Yifan.
Yifan era il suo compagno di stanza. Erano sempre stati insieme si da quando erano solo dei trainee, ed essendo entrambi cinesi era stato più facile per loro socializzare rispetto agli altri trainee coreani.
E la lunga vicinanza aveva portato il più grande ad innamorarsi. Nonostante non l’avesse mai detto esplicitamente, era palese che ne fosse innamorato. Tutti se ne erano accorti, anche Tao ma non aveva mai ricambiato i suoi sentimenti e si era sentito anche in colpa per questo, ma non poteva farci nulla, lui era innamorato di qualcun altro.
Oh Sehun.
Yifan era il suo migliore amico, ma Sehun era il ragazzo che amava. Nessuno lo sapeva, era quel tipo di segreto che sai solo tu e il tuo diario. E Zitao non aveva un diario.
Fatto sta che il suo compagno di stanza era tornato in Cina perché sentiva la nostalgia della sua famiglia insieme a Lu Han, il compagno di stanza di Sehun  nonché suo presunto fidanzato. 
Ed eccolo lì, a tremare per i fantasmi e a piangere per un ragazzo fidanzato che non l’aveva mai considerato più di un amico. Ma non ce la faceva a passare l’ennesima notte insonne, i cerchi neri attorno agli occhi ancora più evidenti, così decise di uscire e cercare conforto nella compagnia di un amico.
Appena mise piede fuori dalla sua stanza il freddo che ristagnava nel corridoio lo fece rabbrividire, così prese in fretta la decisione di andare da Kyungsoo, perché era il più razionale dei membri della band e sapeva che l’avrebbe aiutato.
Si avvicinò alla sua stanza ed aprì la porta senza pensarci. «Kyungsoo ge…» ma la sua voce si affievolì quando vide che il ragazzo in questione stava dormendo accoccolato a Jongin. I due sembravano incastrati perfettamente, come due pezzi di un puzzle insieme, e questo dipinse un sorriso intenerito sulle labbra del biondo e allo stesso tempo lo riempì di malinconia, perché era esattamente quel tipo di rapporto che avrebbe voluto con il maknae.
Chiuse piano la porta per non svegliarli e valutò le altre scelte. Jongdae e Minseok…no, non si sentiva di andare da loro, anche perché probabilmente si sarebbe trovato davanti lo stesso scenario visto poco fa, e per lo stesso motivo saltò anche la stanza di Joonmyun e Yixing.
Si avvicinò alla porta di Baekhyun e Chanyeol ma sentì dei sussurri e delle risatine provenire dall’interno. Forse sarebbe stato meglio non disturbarli.
Alla fine si ritrovò in piedi davanti alla porta di Sehun tremante sia per il freddo sia perché aveva paura di disturbare e si fece prendere dall’emozione, perché il maknae era solo e sarebbero stati solo loro due.
Certo, poteva girare i tacchi e tornare in camera sua, ma non sarebbe tornato in quel covo di fantasmi quella notte, no no.
Aveva abbastanza confidenza con Sehun, perché nonostante lui l’avesse palesemente friendzonato, Tao non si era arreso ed aveva fatto in modo di essere un ottimo amico per lui.
E ingoiando l’orgoglio e la paura, alzò una mano e bussò.
 
***
 
Sehun era sdraiato nel suo letto e stava apparentemente dormendo. Apparentemente, perché ad ogni tuono apriva gli occhi, perfettamente sveglio, e guardava l’orologio. Era quasi mezzanotte, forse avrebbe dovuto dormire, ma proprio non ci riusciva. Gli mancava Lu Han, il suo hyung, il suo sorriso dolce e la sua aria da bambino. Gli EXO erano tutti come dei fratelli, ma alcuni erano più uniti di altri.
Lui era sempre stato insieme a Lu Han, ma ora che non c’era Sehun si sentiva perso, così solo, così triste.
Improvvisamente, quando provò a concentrarsi sull’immagine del suo Lulu, del suo tocco delicato, delle sue carezze e dei suoi abbracci per addormentarsi, gli venne in mente Tao.
Gli tornarono alla mente spezzoni di episodi vissuti assieme, qualche battuta, qualche scherzo, le confidenze che si erano scambiati così come l’affetto che si erano dimostrati.
Sehun non poteva certo dire che il cinese gli fosse indifferente, forse all’inizio, ma ora proprio no. E più cercava di toglierselo dalla mente, più la sua immagine si fissava persistente.
Lu Han era stato un amore a prima vista, un colpo di fulmine; la sua aria innocente e bambinesca, e aveva pensato subito che assomigliasse ad un cervo.
Il rapporto instaurato con Zitao invece era qualcosa di più profondo. Lui c’era sempre quando aveva bisogno, che fosse per un favore o per sfogarsi. Tao ascoltava, condivideva con lui esperienze, consigli, segreti e battute. Sebbene fosse solo un amico, e Sehun ne avesse parecchi di amici, non riusciva a immaginare come sarebbero state le cose senza il biondo.
Incapace di mettere ordine ai pensieri nella sua testa, Sehun si tirò a sedere, sfregandosi con foga gli occhi. Quella stanza era troppo fredda e lui aveva solo una maglietta a mezze maniche. In più era tristemente vuota.
Anche quella di Tao sarà vuota, pensò il maknae. Chissà se dorme. Chissà se si sente solo anche lui. Chissà se gli manca Kris. Chissà se ha ancora paura dei fantasmi. Chissà se...
Il flusso ininterrotto dei suoi insensati interrogativi si interruppe quando sentì bussare alla sua porta.
«A-avanti» disse con voce un po’ impastata mentre l’oggetto dei suoi pensieri si materializzava davanti alla porta ora aperta.
«Hyung!» esclamò sorpreso. Sehun non si seppe spiegare perché il suo cuore cominciò a battere più velocemente del normale.
«Sehunnie» mormorò Tao, un po’ imbarazzato, stringendosi le braccia per il freddo. «non volevo disturbarti. Ti ho svegliato?»
«A dir la verità no, non riesco a dormire» ammise, abbozzando un sorriso. «Vieni, entra pure. Che ci fai qui?»
«Non riesco a dormire neanche io» spiegò Tao, omettendo il motivo. «Così mi chiedevo se…ecco…se potessi…dormire qui con te» alla fine della frase la sua voce si era ridotta ad un soffio.
Le labbra del più piccolo si distesero in un sorriso. «Ma certo. Vieni qui, siediti, vado a prenderti qualcosa da mettere…stai tremando!»
«G-grazie» mormorò Tao un po’ imbarazzato sedendosi sul lato ancora fatto del letto matrimoniale che Sehun e Lu Han avevano composto unendo i loro letti singoli.
Il maknae riapparve dall’armadio tenendo in mano una larga felpa. «Alza le braccia» ordinò al biondo che ubbidì immediatamente. Il più piccolo fece scivolare le maniche della felpa sulle braccia di Tao e rabbrividì al contatto delle sue dita con la pelle liscia delle forti braccia del suo hyung. Quando la testa di quest’ultimo emerse dal pesante indumento gli sorrise e gli chiese: «Va meglio? Non è Gucci, ma almeno non congelerai» e con quest’ultima frase strappò una risata al più grande.
«Vuoi guardare un po’ di tv?» gli chiese poi, scivolando sotto le coperte.
Il biondo annuì, imitando il primo. Sehun afferrò il telecomando sul comodino, accese la tv davanti al letto ed avvolse una mano attorno alla spalla di Tao avvicinandolo un po’ a sé.
Stettero in silenzio, commentando un po’ un noioso documentario, l’unico programma decente a quell’ora.
«Hyung, hai ancora paura dei fantasmi?» se ne uscì improvvisamente Sehun. Tao affondò un po’ il viso nella spalla del più piccolo, annuendo imbarazzato. «E’ uno dei morivi per cui sono qui…» biascicò.
Sehun ridacchiò, e poi realizzò. «Uno? E gli altri motivi?» chiese.
Ma Tao, cullato dalle braccia del più piccolo, in quel tepore che lo fece sentire a casa,  si addormentò con un sorriso angelico stampato sulle labbra. Quando il maknae si accorse di non aver ricevuto risposta, si girò verso il biondo accorgendosi che si era addormentato. Quindi spense la televisione, fece scivolare la sua mano dalla spalla al fianco di Zitao e lo avvicinò un po’ di più a sé. Si mise ad osservarlo; sembrava un cucciolo di panda, così indifeso tra le sue braccia. Con la mano libera spostò i capelli dalla sua fronte e gli accarezzò una guancia.
«Il motivo…» biascicò il biondo nel sonno «per cui sono qui…sei tu…Sehunnie…»
Mosso dall’istinto, Sehun che ormai stava per cadere tra le braccia di Morfeo, si chinò sulle labbra ad arco di Cupido di Tao e lo baciò poco prima di addormentarsi.
 


Note autrice:
Annyeonghaseyo!
Eccomi con la mia prima storia! Ho notato che in Italia non è molto diffusa la Taohun...cioè anche io shippo le coppie canon (Kaisoo, Beakyeol, Xiuchen...) ma HunHan non mi convinceva troppo (mentre una parte di me shippa ancora Taoris kekeke) 
Però guardateli, non sono l'amore? *u*



 Ok, basta così lol. Spero la storia vi sia piaciuta e se vi va lasciate un commento!
saracaua

 
  
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