Titolo: Where there is a will, there is a way
Personaggi: Kosuke Kasamatsu (Menzionati: Aomine Daiki, Ryo Sakurai, Yoshinori Susa, Shoichi Imayoshi)
Genere: introspettivo, generale
Avvisi: NN
Rating: verde
Note:
Appaio e scomparirò immediatamente.
Il fatto è che è tutto oggi che vedo gif degli occhi gonfi di Imayoshi e Susa. E siccome, per quanto mi sia disamorata di questa serie, a Wakamatsu caro voglio ancora bene e i suoi drammi da novello capitano ancora mi dilettano, ve la prendete facendo sì con la testolina. Tanto non dice nulla di che.
[E io dovrei scrivere su Haikyuu, non su questi pirla]
Il titolo è quello che, almeno secondo kurokonobasuke.wikia, dovrebbe essere il motto del suddetto novello capitano.
Where there is a will, there is a way
È così difficile.
Wakamatsu non sa sinceramente da dove cominciare. Tralasciando Aomine e i suoi turnover mentali –appare, scompare, si allena, smette di farlo, spacca qualche canestro, tormenta qualcuno, si ammazza di esercizi roba che Satsuki deve trascinarlo via a forza dalla palestra – c’è Sakurai che è succube della sua stessa ombra ed è quasi come non averlo.
E poi ha due giocatori da sostiruire. Sperava di cavarsela con le riserve, ma due avevano deciso di mollare la squadra, e un terzo si è rotto una gamba, e dove li trova un point guard e uno small forward come Imayoshi-san e Susa-san?
Davvero, a volte è tentato di mandare tutto al diavolo e lasciar perdere e fottersene, ne ha le palle piene di incazzarsi a vuoto e non ottenere un tubo.
Poi però si ricorda le parole di Imayoshi-san, si ricorda la sua smorfia e si ricorda dei suoi occhi gonfi dagli angoli arrossati. E impreca.
-Niente da fare. Il prossimo-.
Questa cosa delle selezioni dovrebbe far bene a finire in fretta. Ha una squadra a cui provvedere, lui.
Wakamatsu non sa sinceramente da dove cominciare. Tralasciando Aomine e i suoi turnover mentali –appare, scompare, si allena, smette di farlo, spacca qualche canestro, tormenta qualcuno, si ammazza di esercizi roba che Satsuki deve trascinarlo via a forza dalla palestra – c’è Sakurai che è succube della sua stessa ombra ed è quasi come non averlo.
E poi ha due giocatori da sostiruire. Sperava di cavarsela con le riserve, ma due avevano deciso di mollare la squadra, e un terzo si è rotto una gamba, e dove li trova un point guard e uno small forward come Imayoshi-san e Susa-san?
Davvero, a volte è tentato di mandare tutto al diavolo e lasciar perdere e fottersene, ne ha le palle piene di incazzarsi a vuoto e non ottenere un tubo.
Poi però si ricorda le parole di Imayoshi-san, si ricorda la sua smorfia e si ricorda dei suoi occhi gonfi dagli angoli arrossati. E impreca.
-Niente da fare. Il prossimo-.
Questa cosa delle selezioni dovrebbe far bene a finire in fretta. Ha una squadra a cui provvedere, lui.