Photos Of Us.
 

 
Michael Clifford. Un semplice nome, la vita di Alex.
Michael Clifford, malgrado le apparenze un po’ tetre, era –secondo Alex – il ragazzo più dolce sulla faccia della terra.
Si erano incontrati per caso, lei stava con Luke –il fratello- e in metro aveva visto questo ragazzo, il suo sorriso dolce, i suoi capelli sparati in aria, a quel tempo di un castano chiarissimo, i suoi occhi allegri, verdi, poi quei jeans aderenti e quella camicia le avevano fatto girare la testa.
Luke aveva dovuto scuoterla parecchio per farla alzare e scendere dalla metro. Alex aveva rivisto quel ragazzo dall’aspetto un po’ tetro, ma anche dolcissimo. Ogni giorno mentre lei e Luke tornavano a casa, quel ragazzo era nella metro, il suo sorriso dolce, le cuffiette premute con forza nelle orecchie.
Ma torniamo al presente. Alex e Michael erano una di quelle coppie che si scambiavano sguardi dolci anche durante le lezioni, una di quelle coppie da diabete, per la loro estrema dolcezza.
Quello era il loro secondo anniversario. E Michael aveva pensato a tutto. Adesso stava andando a prendere la sua amata Alex alla metro. Non si era fatto trovare, perché doveva organizzare tutto per benino. Sua madre era andata a Londra per lavoro, quindi aveva casa libera.
Trovò Alex seduta sul marciapiede, un broncio dall’aspetto arrabbiato stampato sul volto. Ma quando vide Michael che si era perfino messo una camicia nera, quel broncio divenne il più largo dei sorrisi.
«Ti sei tinto i capelli! Ancora!» esclamò Alex toccando i capelli neri e rossi di Michael. Lui le sorrise, prendendo la sua mano dentro la sua. Baciò le nocche, per poi baciarle dolcemente le labbra. La fece salire sulla sua bici, perché da lì a casa sua era un chilometro.
Quando arrivarono lui corse in casa, seguito da lei. Poi andarono in camera di Michael, e lì c’era la vera sorpresa. Le pareti erano piene di foto loro insieme.
Michael e Alex sotto il Big Ben, foto scattata mentre erano in viaggio di studio.
Michael e Alex a New York.
Michael e Alex in Spagna.
Michael e Alex in Italia.
Michael e Alex in Australia.
L’Australia, casa loro, sicuramente era la città più presente, ma avevan0 ancora intenzione di viaggiare molto.
C’erano anche moltissime foto di Alex, quelle fatte appena svegli dopo aver fatto l’amore, quelle fatte a sua insaputa, quelle scenografiche.
Alex in un parco
Alex sulle montagne russe.
Alex in gelateria.
Poi ce n’erano a centinaia di Michael. Appena sveglio, da addormentato, con i capelli azzurri, neri, biondi, castani, bianchi e neri, rosa, tutte scattate da Alex.
Michael con un sorriso tenerissimo e i baffi del cappuccino.
Michael sulla spiaggia in costume.
Michael nel letto, un occhio chiuso e uno aperto, appena sveglio.
Michael con la lingua da fuori.
Michael con la tinta ancora sui capelli.
 
Quella camera conteneva tutti e due gli anni in cui erano stati insieme, compresa la loro macchina fotografica. Avevano lavorato tutta l’estate per comprarla, ma ne era valsa la pena.
Alex era stupefatta, aveva gli occhi lucidi. Solo pochi minuti prima pensava che Michael si fosse dimenticato del loro giorno. Ma ovviamente si sbagliava e quelle foto erano il migliore regalo che potesse mai ricevere.
Le braccia muscolose di Michael avvolsero la vita di Alex e lui poggiò la testa sulla sua, in attesa di una sua reazione. E quella arrivò.
Alex si girò, accarezzandogli le guance, mentre le sue si bagnavano di lacrime.
«E’ tutto così bello.. grazie Mikey. Anche io ho qualcosa da darti però..» Rimanendo tra le sue braccia prese dalla borsa una scatoletta, porgendogliela. Michael la aprì, scoprendo un braccialetto intrecciato nero, e poi c’era una scritta incisa sul metallo. Recitava: I love you Mikey.
«Non so nemmeno se ti va di metterlo e..» ma le labbra di Michael la zittirono.
 
Più tardi nella sera i due si trovavano sdraiati sul divano, le gambe intrecciate. Michael era stato costretto a darle la sua tuta per farla stare comoda, ma le stava davvero grande. Ogni tanto lui le dava qualche bacio sulle guance, qualche volta le infilava le mani tra i capelli.
Quella sera andarono a dormire, due grandi sorrisi sulle labbra.
Quella sera era solo una delle tante.
Quella sera era solo un pezzo di storia, della loro storia.
E come il nome Michael Clifford era la vita di Alex, Alex era la vita di Michael.
Avevano bisogno di stare insieme, per essere perfetti. Avevano bisogno di stare insieme per completarsi e riuscire anche a respirare.
Erano come i colori di un quadro. Belli da soli, ma perfetti insieme.
E se si consideravano i colori dei capelli di Michael, loro erano un quadro stupendo.
 
 
 
 
 
 
 
 
Writer.
Beeeeeeeelllaaaaaaa 5SOSFAM!!!
Eccomi qui ad imbrattare anche questo fandom.
Questa è la prima storia che scrivo sui 5SOS.
Io vi ho avvertito che c’era molto zucchero, se poi voi non mi siete state ad ascoltare, peggio per voi.
Comunque questa non è la mia storia meglio riuscita.
Avendo solo scritto degli One Direction, mi risultava davvero un po’ strano immaginarmi uno dei ragazzi, ma spero di esserci riuscita.
Ho scelto Michael perché mi ispira una tenerezza infinita.. lui e i suoi capelli mutanti :3
Beh, fatemi sapere con una recensioncina cosa ne pensate ok? c:
Manu xx