Fanfic su artisti musicali > Demi Lovato
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Autore: RedDisposition    06/03/2014    0 recensioni
- Hei, Demetria mi passeresti la mia penna?- mi girai e guardai Abbie, quasi mi ero dimenticata che era li -S-si- gli passai la penna, perchè ha voluto farmi sedere vicino a lei? non so, forse per prendermi in giro. è la prima persona nella mattinata che mi chiama con il mio nome e non con i stupidi soprannomi, cos'ha ? forse non sa che io sono nella zona degli "intoccabili" ? no è impossibile, del resto è l'ex capo delle chearleaders. La ammiro sin dal primo anno, non mi ha mai preso in giro ne altro, ma mi chiedo perchè sia cosi? - Hei, tu ci hai capito qualcosa di quello che sta dicendo?- mi risveglió dinuovo- Eh?- sembravo una stupida, ecco lo sapevo ora mi sputtana - hai capito qualcosa di quello che sta dicendo la prof?- mi lanció un lungo sorriso, non era come pensavo; una smorfiosa, vanitosa e prepotente. - Ehm... no- iniziò a ridere - neanche io- mi sorrise dinuovo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Demi Lovato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate
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(Demi’s POV)
Il mio quarto giorno in gita, sembra che ieri siamo arrivate eppure sono già passati 4 giorni. Oggi si va al Luna Park, finalmente! Dicono che li ci siano giostre da far paura, una la chiamano Heart Attack perché arriva a 30 metri di altezza e poi scende tutta in un botto.
Stamattina mi sono svegliata prima di tutte le altre, chi dice che i miracoli non esistono.
Abbie,Savanna e Bridget stanno ancora nel mondo dei sogni, mi sembra crudele svegliarle. Però ripensando al modo in cui mi ha svegliato abbie prima di partire. Sono andata a prendere una bottiglia, l’ho riempita di acqua e sono corsa vicino al letto di Abbie, le ho tolto le coperte di dosso –ma che stai fac…- prima che finisse di parlare le ho gettato l’acqua in faccia –VENDETTAA- le ho urlato. Lei si è alzata e mi ha rincorso per tutta la stanza, finchè non mi ha preso e mi ha scaraventato a terra e mi ha bloccata . fortunatamente ho riuscito a prendere la bottiglia e l’avevo in mano, ha allascato un po’ la presa e ho bevuto un sorso, ho fatto finta di ingoiarlo –ora che vendetta fai?- aveva il viso ancora bagnato e si è asciugata vicino alla mia spalla, quindi quando si è avvicinata le ho sputato l’acqua in faccia, lo so è una cosa un po’ disgustosa – Demii, ma che schifo- mi ha lasciato le braccia per asciugarsi la faccia – io ti uccido- è venuta verso di me in modo minaccioso – Heii voi due, smettetela di fare le bambine e state zitte- la voce di Savanna risuonò dall’altro lato della stanza, io ed Abbie iniziammo a ridere –guarda mi hai bagnato il letto. E io stasera come dormo?- fece una faccia imbronciata – eh pazienza- mi guardò storto – vabbene dormi con me- alzai gli occhi al cielo –vado a vestirmi, dopo andiamo a vedere a che ora si parte, tu sveglia a queste due dormiglione- mi indicò Savanna e Bridget, credo che Abbie non lo abbia notato, ma Savanna e Bridget stavano dormendo quasi mano nella mano, avevano entrambe mezzo braccio fuori dalle coperte e dal letto rivolto uno verso l’altra, per un attimo ho pensato che… naah è solo un caso. –Savanna- mi avvicinai al suo letto – hei, pss- mi avvicinai al suo orecchio – Sono sveglia Lovato- mi girò e mi sorrise –non preoccuparti la sveglio io a Bridget, andate a vedere a che ora si parte, poi ci avvisate- si alzò – Sono pronta- Abbie uscì ed entrambe andammo a chiedere l’orario per la partenza.

-Demi io sono pronta, ho già preso tutto, puoi andare tu ad avvisare Savanna e Bridget?- mi sorrise –vabbene-. Mi apprestai ad andare in stanza, non bussai, avevo le chiavi –Ragazze si parte fra una mezz…- mi bloccai. Stavano entrambe vicino alla finestra, Bridget abbracciava Savanna da dietro e in quel momento le diede un bacio a stampo, rimasi bloccata, finchè non mi girai e mi chiusi la porta alle spalle –Demi aspetta!- riuscii appena a sentire Savanna. Corsi da Abbie – Che succede? Sembra che hai visto un mostro- non ero sicura che Abbie sapesse di Savanna e Bridget, quindi preferii stare zitta –niente, stavo inciampando- le sorrisi e mi massaggiai la spalla.
Dopo qualche ora arrivammo al Luna Park, io ed Abbie stavamo parlando e stavamo scegliendo quale delle giostre andare prima –Scusa Abbie, te la rubbo un attimo, Bridget ha paura dell’altezza, vorrei andare sulla ruota panoramica, Demi mi aveva promesso che ci saremmo fatte un giro insieme- fece un sorriso Savanna mi prese sotto braccio e ci allontanammo. –quanto ti ho fatto questa promessa?- le dissi quando fummo arrivate sotto la ruota panoramica –Abbie non lo sa. Scusa , devo parlare con qualcuno, con Bridget mi sembra quasi inutile, e da come Abbie parla di te sembra che tu sappia ascoltare- le accennai un sorriso. Salimmo su uno di quei seggiolini. Di solito ci andavo per rilassarmi oppure per stare sola, quella volta invece ci andammo perché sembrava il posto più tranquillo per parlare. La ruota somigliava tanto a una a cui ero andata da piccola, in Texas con mia madre e Dallas. Sotto ogni seggiolino c’era il disegno di una città del mondo diversa. A noi capitò Parigi. Il giro iniziò e io mi sedetti difronte a Savanna per poterla ascoltare meglio –prima di tutto, mi dispiace che tu l’abbia scoperto così, avrei voluto dirvelo sia a te che a Abbie ma avevo paura, paura che voi mi giudicaste, vedi è da quando Bridget è arrivata qui che è iniziato tutto. Sono sempre stata la più stronza della scuola, ho rubato i ragazzi a tutte le mie amiche, però mi sono sempre accorta che non provavo niente quando uno di loro mi sorrideva o mi abbracciava, mi sono sempre sentita diversa perciò non permettevo mai a nessuno di conoscermi davvero. La mia vita era noiosa al massimo prima che arrivasse lei, feste ogni settimana, sbronze a non finire, fumo e ragazzi di continuo, iniziai a sentirmi vuota. Un giorno però la vidi la prima volta, mi fece un effetto strano, mi persi nei suoi occhi azzurri, cercai di convincerla a fare le audizioni per le cheerleader e lei accettò. Mentre eravamo in palestra mi diede un bacio sulla guancia, arrossii, non so perché ma mi sentii più calda dentro, da quel giorno mi attaccai sempre più a lei, non sapevo perché ne come, ma mi ero diciamo “innamorata”, lei crede che per me sia un gioco, un passatempo, ma non sa cosa provo ogni volta. Non riesco a dirglielo, non lo sa nessuno, tranne te.- quando finì di parlare stavamo sulla parte più alta della ruota, ci girammo entrambe per ammirare il paesaggio e da lontano si intravedeva la statua della libertà –io ti direi di dirglielo, tanto che c’è di male, sei uguale a tutte le altre, e poi provi cose così profonde per lei che non dirglielo sarebbe uno spreco.- iniziò a pensarci –e poi cosa succederà a scuola? E con Abbie?- abbassò lo sguardo e io mi sedetti accanto a lei – è da quando sono arrivata qui che soffro di bullismo, mi offendevano, mi dicevano che ero grassa, eppure sono ancora in piedi, sei la ragazza più forte che abbia mai conosciuto, non ti distruggeranno mai. Abbie, lo sai bene anche tu che non è il tipo di persona che etichetta la gente, ti capirà,credo proprio che ti abbraccerà- le sorrisi, alzò lo sguardo e mi sorrise anche lei –grazie- mi diede un forte abbraccio –tu sei un angelo Demi, le tue cicatrici lo dimostrano- rimasi a bocca aperta – t-t-tu come lo sai?- mi mise una mano sulla spalla –Ieri mattina mi sono svegliata prima di tutte, tu stavi con le braccia fuori e le maniche alzate, li ho visti. Abbie si tagliava prima di conoscere te, sono stata per due anni a cercare di salvarla, poi grazie a te ha smesso, e ti sei anche salvata tu, chi dice che non sei un angelo dimmelo che gli spacco la faccia- ridemmo, ormai il giro era finito e dovemmo scendere –mi ha fatto bene parlare con te- mi sorrise e prima che potesse aggiungere altro Abbie si avvicinò –finalmente vi sto aspettando da una vita, che stavate facendo? Sembra che vi stesse mettendo insieme- disse ironica, vidi con la punta dell’occhio che Savanna si era fatta rossa –ragazze io vado a cercare Bridget, stasera in stanza dobbiamo parlare- mi fece l’occhiolino e andò a cercare Bridget. Io ed Abbie andammo nella casa degli specchi. Appena entrate ci ritrovammo fra mille specchi che ci sformavano il corpo, all’improvviso mi fermai davanti uno specchio, il mio corpo diventò improvvisamente magrissimo –Demi? Che stai facendo?- Abbie venne verso di me –N-niente,usciamo da qui- le presi la mano ed uscimmo –non hai bisogno di essere così magra- le sorrisi e mi diede un bacio sulla guancia, riusciva sempre a capirmi. Per il resto della serata Savanna e Bridget non stettero con noi, Abbie ed io andammo su tutte le giostre del Luna Park, prima di tornare nel pulman sfinite.

(Abbie’s POV)
Siamo tornate dal Luna Park e ci siamo fiondate tutte nel bagno a farci una doccia, sono ansiosa su cosa deve dirci Savanna, però prima ho fame. Sarà meglio mangiare.
Dopo aver mangiato Savanna ci fece sedere in cerchio e iniziò a parlare –Abbie, vedi io, ehm.. mi sono innamorata- Savanna? Innamorata? Finalmente – oh che bello- feci un applauso –Abbie falla finire- mi fermò Demi –di Bridget…- Savanna abbassò lo sguardo, Bridget era dietro di lei e le brillavano gli occhi. Una delle persone più importanti della mia vita è lesbica, non so cosa dire, non ho nessun problema, anzi sono sollevata dal fatto che non sia mai innamorata di uno di quei uomini delle caverne che abbiamo a scuola, rimasi un attimo a guardare nel vuoto, a pensare a cosa dire e a cosa fare, mi accorsi che Savanna guardava Demi preoccupata, così le corsi in contro e l’abbracciai –non mi interessa di chi ti piaccia, per me sarai sempre la stessa persona, anzi sono felice, almeno nessuno di quei burberi della scuola ti hanno fatto innamorare- fece un respiro di sollievo –Bridget, vieni, anche tu Demi, ABBRACCIO DI GRUPPO- urlai, rimanemmo per qualche minuto abbracciate, finchè Savanna non prese una busta dalla sua tasca –guardate cosa ho trovato venendo qui- era una busta con dell’erba, Marijuana, prese una cartina e la arrotolò, la accese e si fece un lungo tiro, è inutile dire che dopo cinque minuti stavamo tutte e quattro drogate, Demi fumò per la prima volta –Sai Abbie, questo è un ottimo rimedio per la mia bipolarità- non smetteva di ridere, essendo drogata non sapeva quello che diceva –Demi!!- le urlai, Savanna alla destra di demi la guardò sconvolta, Bridget invece continuò a fumare –uuh quanti unicorni- non smetteva di urlare, all’improvviso Savanna si fece seria –Demi è bipolare?- mi chiese preoccupata – si, non dirlo a nessuno- mi vennero le lacrime agli occhi – deve essere molto difficile per te, non preoccuparti non ne parlerò con nessuno- mi sorrise –Ora finiamo di fumare e andiamo a dormire, domani si torna a casa- Savanna si fece l’ultimo tiro e andò a letto. Bridget la seguì a ruota e anche Demi, io aspettai un altro po’, pensai a quanto fosse diventata perfetta la mia vita, andai a controllare se il mio letto era asciutto –è ancora bagnato, scusa, se vuoi dormo io lì- sentii Demi alle mie spalle –non preoccuparti, un po’ di bagnato che può farmi- le sorrisi –vieni vicino a me sentirai freddo- mi allungò la mano, le sorrisi e dopo essermi messa accanto a lei ci addormentammo come la prima volta che dormimmo insieme, abbracciate contro il mondo.
  
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