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Autore: Tsu_Chan    06/03/2014    2 recensioni
"Non dovrei provare queste cose. Non per te.
In questo momento però getterei via il mondo per poter ballare con te di nuovo."
(LokixJane)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane Foster, Loki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La sala brilla, i bicchieri brillano, i piatti brillano, tutto brilla. Perfino le persone sembrano risplendere di luce propria. Sinceramente mi sento un po’ fuori posto. Il vestito è troppo lungo, le scarpe sono troppo strette, le trecce nei capelli mi tirano la pelle fino quasi a strapparmela. Tutti sembrano avere di meglio da fare che parlare con me; anche se lo facessero probabilmente non riuscirei a sostenere una conversazione più a lungo di un paio di minuti. Non riesco a comprendere di cosa parlano, non riesco a comprendere i loro modi, mi viene complicato perfino comprendere quale sia la posata corretta da usare. Non mi sono mai sentita così fuori posto. Thor fa di tutto per farmi sentire a mio agio, prova a farmi ridere, a raccontarmi storie delle sue avventure ma comunque non riesco a sentirmi tranquilla.
Continuo a tormentarmi il vestito con le mani, fissando in silenzio il mio piatto. Chissà se questi strani cosi verdi sono veramente piselli. All'apparenza lo sembrano ma non ho ancora trovato il coraggio di assaggiarli; per ora mi sono assicurata di mangiare solo cose di cui posso chiaramente identificare la provenienza. Per amore della scienza però farò una prova! Afferro una delle strane palline verdi e me la butto in bocca, me la faccio passare sulla lingua ed infine la mordo con decisione. Uno strano liquido amaro mi si propaga in bocca. Decisamente non sono piselli.
Afferro un bicchiere a caso e ne bevo tutto il contenuto in un sorso per scacciare il forte sapore amaro. Storco la bocca e il naso in un ultimo picco di disgusto. Non proverò mai più niente senza essere sicura di cosa si tratti.
Per fortuna nessuno sembra essersi accorto del mio piccolo incidente.
Da un angolo della sala arrivano acute note musicali e tutti i partecipanti al banchetto si alzano in piedi. Thor mi tende una mano e mi sorride benevolo “Danzi con me?”
“Io… non sono molto portata per queste cose.” Scuoto con forza la testa e gli sorrido “Poi non conosco nessuno dei balli che si fanno qui dalle vostre parti. Vai a divertirti.”
“Come desideri.” Mi bacia una mano e si allontana baldanzoso.
Mi volto di nuovo verso il mio piatto e mi lascio scappare un sospiro. Finalmente un po’ di pace.
“Tieni.” Un piccolo panino rotondo rotola fino al mio piatto. “Serve a scacciare l’amaro.”
Sollevo lo sguardo dal pane e lo faccio vagare per il tavolo per capire chi potrebbe avermelo lanciato.
All'altro capo del tavolo, un bicchiere colmo di vino in una mano, Loki mi fissa inespressivo. “Ti ho vista prima. Fidati il pane scaccia il sapore.”
E io che pensavo di essere passata inosservata. Ovviamente Loki mi aveva vista, non c’era nulla che gli sfuggisse. Stacco un pezzo di pane e lo mastico lentamente. Non si sa cosa potrebbe averci messo dentro ma almeno il sapore che ho in bocca cambia.
“Meglio?” annuisco lentamente e lo fisso mentre prende un sorso di vino dal suo calice.
Mi sorride ed accavalla le lunghe gambe “Allora, come mai non vai a ballare con mio fratello?”
“Io non..” prendo un altro pezzo di pane e me lo butto in bocca. “Non sono proprio portata per queste cose. Non so ballare.”
“Oh, ma a questo c’è un rimedio.” Loki vuota con un’ultimo lungo sorso il suo bicchiere e si alza in piedi. Mi si avvicina a lunghi passi e mi porge una mano inguantata “Vieni con me.”
“No.” Corrugo la fronte e mi ritraggo “Perché dovrei?”
“Perché ti insegnerò a ballare così che la prossima volta sia tu e non Lady Sif a ballare con mio fratello.” Mi offre nuovamente la mano “Pensaci bene prima di rifiutare.”
Mi volto un attimo per controllare Thor prima di afferrare la mano di Loki e alzarmi in piedi “Solo questa volta.”
“Non ti preoccupare, sono un bravo maestro. Vieni.”
Tenendomi sottobraccio mi conduci fino ad una balconata dalla quale non si riesce a vedere la sala. “è necessario allontanarci così tanto?”
“Non voglio essere disturbato mentre insegno.” Con pochi gesti decisi tiri le tende che chiudo l’ingresso al balcone “Si impara meglio quando non ci sono distrazioni. Prima lezione…”
Mi afferri le mani e me le sistemi sulle tue spalle “Non guardarti mai i piedi, guarda sempre il cavaliere negli occhi. Seconda lezione…” ad un gesto della tua mano una leggera musica si irradia da non so dove. Sollevo riluttante gli occhi da terra e li punto con ostinazione nei tuoi; la luce furba e scaltra che vi brilla mi fa perdere un paio di battiti del cuore. Arrossisco ma non ho nessuna intenzione di farti capire che sono imbarazzata.
“Ascolta la musica. Terza e ultima lezione, sciogliti un po’. Sei più rigida di un palo.” Mi sorridi mellifluo e mi poggi con delicatezza le mani sui fianchi. “Ora seguimi.”
I primi passi non sono così complicati da seguire, forse perché ti muovi molto lentamente per facilitarmi l’apprendimento o forse perché, per non so quale motivo, mi sto finalmente rilassando. Durante tutto il banchetto mi sono sentita sotto osservazione, giudicata e criticata da tutti, perfino da Thor. Ma qui, sola con te e la musica sento la tensione allentarsi il che è strano. Intorno a te dovrei essere più vigile che mai, lo so fin troppo bene cosa sai fare, non perdermi a contemplare il riflesso delle fiamme delle torce sulle tue guance bianche. Come puoi avere pelle così bianca? Non è corretto.
“Mi pare che tu non sia poi così incapace.”
“Come? Cosa?” la tua voce mi riscuote dai miei pensieri come una sveglia. Nell'attimo di agitazione faccio un passo falso e ti pesto con forza un piede con il tacco della mia scarpa.
“Dan…” ti pieghi per afferrarti la gamba e imprechi sottovoce “Ritiro quello che ho detto. Sei dannatamente incapace mortale!”
“Scusa, non volevo. Ti ho fatto male?”
“No, mi hai solo rovinato gli stivali nuovi. Niente di irreparabile.” Mi riprendi tra le tue braccia, questa volta così stretto che posso sentire il tuo fiato scompigliarmi i capelli “Riprendiamo.”
Balliamo insieme per parecchio tempo; la musica mi annebbia il cervello e i movimenti lenti e ripetitivi mi rilassano così tanto da farmi dimenticare tutta l’ansia accumulata durante la serata. Ad un certo punto mi appoggio contro il tuo petto con la testa e chiudo gli occhi, non so perché, sentivo solo il bisogno di farlo. Tu riduci i movimenti al minimo fino al punto in cui non facciamo altro che dondolare da un piede all’altro.
“Forse ora…” ti allontani da me e l’aria fredda della sera si insinua dopo fino a poco fa il mio corpo si appoggiava al tuo facendomi rabbrividire “Sarebbe meglio se tu tornassi da Thor. Sicuramente ti sta cercando.”
“Grazie Loki.” Mi stropiccio le mani imbarazzata, non avrei dovuto sentirmi così a mio agio con te. “Sei un bravo maestro.”
“Sei tu che sei un’allieva talentuosa.”
Chino la testa e sorrido tra me e me. Vorrei dire qualcos'altro, dirti quanto mi sia piaciuto trascorrere questo tempo con te ma non riesco a trovare le parole giuste per farlo.
Scosto con una mano la tenda e mi volto indietro per guardarti: la musica è sparita e ora, le mani incrociate dietro la schiena, intento a scrutare l’orizzonte sembri così solo che mi viene voglia di abbracciarti.
Mi volto di nuovo e mi infilo velocemente oltre le tende: non dovrei provare questo tipo di sentimenti per te. Thor è il mio uomo. Non dovrei permettere ad un altro uomo di abbracciarmi così. Non dovrei permettermi di stare così bene a così stretto contatto con qualcuno che non sia lui.
In fondo alla sala vedo Thor voltarsi verso di me e sorridermi calorosamente eppure l’unica cosa che vedo è il tuo mezzo sorriso mentre mi prendi per mano. Non dovrei provare queste cose. Non per te.
In questo momento però getterei via il mondo per poter ballare con te di nuovo.
   
 
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