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Autore: Chiara_LennonGirl06    07/03/2014    6 recensioni
Il giovane Julian Lennon rientra tranquillamente da scuola eppure c'è qualcosa che non va.
E' arrivato finalmente per il ragazzo il momento di affrontare il suo passato.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Hey Jules 


"Sono molto avventurosa. Molte sono le porte che devono ancora essere aperte, e io non ho paura di scoprire cosa vi sia dentro."

- Elizabeth Taylor 

 
***
 
Era  un venerdì  di fine novembre, quando il giovane Julian Lennon rientrò da scuola. Zaino in spalla, capelli pettinati in modo impeccabile e sciarpa perfettamente avvolta al collo, tutto ciò poteva sembrare sintomo anche di un certo ordine interiore che purtroppo non caratterizzavano l’animo del giovane già da un bel po’.
 
Julian arrivò a casa, diede  un bacio sulla guancia della madre e salì in camera sua, prese la chitarra e cominciò a liberare tutte le sue emozioni attraverso quelle corde che aveva perfettamente accordato la sera prima. Erano già diversi anni che ormai il ragazzo aveva stabilito quasi un legame morboso con il suo strumento musicale, era l’unica cosa che gli rimaneva del padre e ne era affezionato moltissimo. Quando muoveva quelle corde così sottili dall’alto verso il basso gli sembrava ancora di udire la voce di John quando lo chiamava per nome e gli diceva di dare un’occhiata alla sua ultima canzone, gli sembrava di rivedere la sua gioia quando rientrava entusiasta con milioni di giocattoli per lui. Ma quando anche i più bei ricordi sembrano spazzare via quella nostalgia che invadeva l’animo del ragazzo, a loro si soprapponevano anche quelli più dolorosi.
 
Immerso come era nei suoi pensieri, non si era accorto di aver perduto il suo plettro, il suo meraviglioso plettro ci tenne a precisare nel proprio monologo interiore, quello che la madre gli aveva portato dal suo ultimo viaggio in Italia e dove ci aveva fatto incidere il suo nome.  Julian andò in panico e ricordò di averlo perso sulla strada di ritorno da scuola.
 
Mamma ho perso il mio plettro!” sentì urlare Cynthia dalle scale, quando era intenda a preparare il the.   
Non sarà mica una tragedia, Julian, ne abbiamo mille di plettri in questa casa!” provò a calmarlo la madre con voce flebile.
Ma mamma non capisci, ho perso il mio plettro, quello che mi avevi portato dall’Italia dannazione!” ripeté urlando dalle scale Julian che ormai era andato totalmente in panico.
Tranquillo tesoro, ritornerò in Italia il mese prossimo, nel frattempo usane un altro” cercò di consolarlo Cynthia con la calma che l’aveva sempre contraddistinta.
Io non ho altri plettri, avevo solo quello e non posso suonare senza perché mi fanno male le dita!” rispose il ragazzo.
Allora vai nello studio di tuo padre e cerca nei cassetti. John aveva sempre mille plettri di riserva” consigliò Cynthia che non si accorse nemmeno di quanto quella questione fosse delicata per suo figlio.

Julian non le rispose, sapeva che se voleva continuare a suonare la chitarra doveva farlo. Doveva entrare in quella stanza e rovistare tra le vecchie cose di suo padre per trovare un plettro. Si fece coraggio e cominciò a salire gli scalini due a due. Mentre i suoi piedi facevano forza su quei gradini di legno ormai rovinati, visto che nessuno più saliva nella camera che un tempo era stata lo studio di John, udì diversi scricchiolii che gli riportavano alla mente per la seconda volta in quella giornata i ricordi di quello che era stato suo padre. Julian salì l’intera scalinata e si ritrovò a un centimetro di distanza dalla porta che aveva assistito alla crescita sia musicale che umana di quel gruppetto di quattro ragazzi che L’Inghilterra aveva presentato al mondo con il nome di Beatles, cercò con tutte le sue forze di muovere la maniglia della porta per entrarci ma non ci riuscì e si inginocchiò spalle al muro a piangere tutte le lacrime che aveva, quelle lacrime che prepotenti da tempo cercavano di farsi strada attraverso gli occhi del ragazzo. Anche se sapeva di avere un’indole forte, non riuscì a soffocare i gemiti che gli spezzavano il respiro al solo pensiero che il padre, suo padre, aveva preferito per anni la compagnia di quella vecchia stanza piuttosto che di suo figlio, l’unico che non l’aveva mai giudicato o ferito.

Cynthia aveva appena finito di preparare il suo famoso the quando udì i suoni rotti del pianto del figlio, si precipitò immediatamente per le scale e quando giunse all’ultima scalinata e lo vide  a terra con il viso nascosto tra le gambe, capì quale era il vero motivo della nostalgia e della tristezza che Julian portava nell’animo ogni giorno. Gli andò vicino, si sedette accanto e lui e iniziò ad accarezzargli i capelli ramati.

Ehy Jules.. “ gli disse con il filo di voce che gli rimaneva ma che suonò sorprendentemente dolce e rassicurante
Sono un ragazzo forte..” rispose Julian, che oltre la madre sembrava convincere anche se stesso della risposta che aveva appena detto.
Oh Julian, io lo so che sei un ragazzo forte ma ogni tanto ti farebbe bene sfogarti un po’ con tua madre che può capire benissimo ciò che provi” disse Cynthia continuando ad accarezzargli dolcemente i capelli.
Non ce la faccio mamma, non questa volta! Non riesco ad entrare in quella stanza e fare finta che non sia successo niente, non posso non ricordare papà e quello che è significato per me! Non posso convincermi che varcata la soglia di quella stanza possa sorridere o far finta di niente, perché lo so che ci starò male, ci starò maledettamente male.” rispose Julian ormai in preda a lacrime e singhiozzi
Devi provarci, devi farlo per te e perché è arrivato finalmente il momento di affrontare le cose, non avere paura, entra e scoprirai che l’apparenza inganna molto. Ci sono ancora tante cose che devo dirti su tuo padre e ora voglio che entrando in quella stanza tu le possa scoprire da solo. Fatti coraggio tesoro, io sono sempre dalla tua parte qualsiasi cosa tu faccia.” gli consigliò Cynthia per l’ennesima volta attendendo che il ragazzo prendesse la giusta decisione.

Ascoltate le parole della madre,  Julian si fece coraggio, si rimise in piedi, asciugò gli occhi e deciso aprì finalmente quella porta. Il primo impatto fu diverso da come se lo aspettava, la stanza era rimasta sempre la stessa nel corso degli anni e la sua vista non lo infastidiva più di tanto. Lo sguardo gli cadde subito, come succedeva anche quando era bambino, su una foto che John aveva sempre esposta sulla scrivania, quella foto lo ritraeva felice con suo padre vicino alla piscina di Kenwood e per Julian rivederla dopo tanto tempo fu un salto al cuore. Si avvicinò con decisione e la prese in mano, cominciò a rigirarla da destra a sinistra fino a quando non gli sembrò di vedere un foglietto di carta uscire dal lato sinistro della cornice. Non ci pensò più di tanto che lo tirò a se e aprendolo con le guancie già rigate per le lacrime lesse:

Al mio bellissimo figlio Julian, la parte più bella di ogni mia giornata”

A quelle parole il giovane non seppe trattenersi, per la prima volta nella sua vita si sentiva amato. Amato da quel padre che gli aveva sempre incusso timore e angoscia ma che in realtà amava più di se stesso. Ringraziò John per quel biglietto tra se e se e corse ad abbracciare la madre. Da quel giorno Julian Lennon non aveva solo una miriade di plettri a sua disposizione ma aveva finalmente ritrovato quell’amore che per anni aveva temuto di non poter mai ricevere e per la prima volta nella sua vita poteva sorridere. Sorridere come non aveva mai fatto.

 
***
 

Spazio autrice:
Eccomi con la mia seconda storia. Allora prima di tutto voglio ringraziare di cuore Evola_Love_Beatles; Kia85 e katianelli_love per aver commentato la mia precedente fan fiction ‘Dear Paul’. Questa storia mi è venuta di getto ascoltando la meravigliosa ‘Hey Jude’ e appunto ho pensato a quello che poteva significare per Julian il vuoto d’amore che non aveva mai ricevuto dal padre. Spero di ricevere altre recensioni in modo che possa sempre migliorare, tutti i consigli sono accettati con piacere. :)
 
Alla prossima, peace n love
Chiara_LennonGirl06
  
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