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Autore: Sen    07/03/2014    4 recensioni
Anche lui ha lasciato indietro qualcuno, nella luce del sole, prima di entrare nel crepuscolo eterno dell'Ade. Ma il sommo Hades è un dio tutto sommato magnanimo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Wyvern Rhadamanthys
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Solo Cinque Minuti

Appena entro in casa posso avvertire ancora il profumo delle tue rose, che così amorevolmente curi in giardino, salvo poi tagliare per arrangiare in vasi dipinti a mano.

Mi avvicino da dietro, furtivo, non voglio che ti spaventi, indossi ancora quel completo azzurro con i fiorellini bianchi che fa parte della tua scelta di abiti preferiti, i capelli sciolti sulle spalle, aggraziati come un mare calmo.

Li sfioro appena col dorso della mano, anche se tu non hai dato segno di accorgerti di me. Sorrido, piano.

Vorrei stringerti tra le braccia, invece mi incanto a sentirti canticchiare a mezza voce una melodia di tanti anni fa, mentre armeggi con un impasto, la farina ti ha macchiato il naso e rubato uno starnuto distratto.

Sei incantevole.

Mi sposto appena mentre ti asciughi le mani, il viso baciato dal sole del mattino, i tuoi occhi come caffè appena versato in due tazze gemelle.

Sistemi con mani sapienti un piccolo vaso di gerani sul davanzale, sorridi ancora, ti prego, potrei vivere solo dei tuoi sorrisi, mi trattengo a stento dall'impulso di abbracciarti forte e portarti via con me.

Dietro ai miei occhi si affollano immagini e ricordi di quando ci siamo incontrati per la prima volta: un incantevole giorno di primavera, al mercato in centro città. Avevi un sorriso raggiante mentre facevi scivolare nella mia busta una manciata extra di fagiolini, appena raccolti; quel verde brillante e quel profumo di campagna accompagnavano le tue parole a mezza voce ed il tenue rossore che ti macchiava le gote di fronte alla mia uniforme militare; ai gradi e le mostrine che la adornavano.

Ed io ho capito, da quel giorno, che ti avrei amata, che sarei stato con te per sempre.

Ma per sempre è un tempo così breve...

Ti seguo furtivo come un gatto quando ti sposti in camera da letto, la nostra, e ti cambi d'abito per uscire a sbrigare le tue quotidiane commissioni.

Ti guardo, senza essere visto, attento a non urtare nulla, opti per un vestito bianco che mette in risalto il castano dei tuoi capelli mossi.

Uno spruzzo di profumo, esci tra i fiori del giardino, il sole della mezza estate ne esalta i colori e le fragranze.

Io rimango in casa, assaporo la tua assenze ed il fatto di come tutte le cose sono ancora permeate di noi.

E' come se non me ne fossi mai andato.

Poi l'occhio mi cade su una vecchia fotografia ormai sbiadita, che mi hai rubato mentre stavo leggendo in giardino. Di fronte alla cornice in argento hai posizionato un piccolo vaso bianco con una, singola, rosa gialla.

Ipnotizzato allungo una mano verso quel fiore, incoerentemente cerco l'orologio sul mio polso, per controllare quanto tempo ancora posso restare.

La mia mano urta il piccolo vaso, mi sembra di sentire ancora i tuoi rimproveri sorridenti rivolti alla mia innata capacità di rovesciare qualunque cosa. Un po' d'acqua spilla sulla superficie liscia e levigata del legno chiaro.

La punta dell'indice intinta nel liquido trasparente, come quando da bambini si giocava suonando i bordi dei bicchieri, traccio un segno per farti sapere che sono qui, che penso ancora a te.

Ti amo

Sento i tuoi passi sulle scale, la chiave che gira nella toppa, so che dovrei andarmene, prima che tu, con quella tua spiccata sensibilità, ti accorga di me, ma non riesco a spostare lo sguardo.

Tu sei rientrata bofonchiando qualcosa sui “maledetti cellulari”, noto il telefono grigio proprio accanto al mio messaggio trasparente.

La mia mano automaticamente si avvicina ai tuoi capelli, in quel gesto di carezza che tanto ti piaceva.

“Eccolo, finalmente!” la tua voce è un sorso di rosolio. Agguanti il telefono come un naufrago un salvagente “Evviva!”

Sono talmente stupito che rimango lì, ad osservarti, la mano a mezz'aria sta cominciando a diventare traslucida come la luce delle stelle.

Il gatto rosso che ha approfittato del tuo inatteso rientro per sgusciare in casa sta cercando di strusciarsi attorno alle mie gambe emettendo fusa a profusione.

Cinque minuti, solo cinque minuti, è tutto il tempo che il sommo Hades mi ha concesso per poterti dire addio, in silenzio.

Cinque minuti, solo cinque minuti, rimani qui.

Come se mi avessi sentito ti volti verso di me, poi lo sguardo ti cade sulle lettere d'acqua.

Ti amo

Abbozzi un sorriso

“Sei un inguaribile romantico anche da spettro, lo sai?”

Torni sui tuoi passi, quasi saltellando, un sorriso raggiante addolcisce il tuo viso.

“Anche io. Sempre!”

Quasi lo gridi mentre esci nel sole, di nuovo.

 

A Francine

Lui è Rhadamanthys, che chissà per quale arcano motivo nella mia versione immaginifica di un universo parallelo, nella vita pre-Hades era un militare.

Lei è un mio OC perché tutti, anche lui, meritano di aver conosciuto una forma di amore prima di voltare le spalle al mondo.

  
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