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Autore: NinaHiss    08/03/2014    0 recensioni
Come si può amare qualcuno e far finta di niente? Nascondere i propri sentimenti ad occhi indiscreti, alla gente sempre pronta a giudicare? Se sei innamorato vorresti gridarlo forte, in modo che tutti lo sappiano. Non puoi semplicemente ignorare. Se sei innamorato cerchi i suoi occhi tra la gente. Se sei nella stessa stanza con la persona che ami segui tutti i suoi movimenti, non la perdi di vista. Perché il semplice fatto di guardarla ti rende felice. Hai bisogno di sapere che lei è presente, perché è la sola cosa che conta. Occhi che si cercano sono gli occhi della gente che si ama. E lei vuole cercare e trovare quegli occhi che cercano anche i suoi.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Era domenica  Lui era seduto sul suo  divano, le lunghe gambe appoggiate sul tavolino e il suo telefono tra le mani. Lo rigirava tra le dita, lo accendeva e lo spegneva senza decidere cosa fare davvero. Pensava a lei. A cosa stesse facendo in quel momento. Di sicuro lei non pensava a lui. Di solito la maggior parte delle ragazze erano attratte da lui. Lui ci aveva provato con qualcuna, sul serio e per gioco, ma in entrambi i casi non scattava niente in lui da fargli volere che la cosa continuasse all’infinito. Se immaginava la sua vita tra venti o trenta anni non la immaginava con nessuna di quelle ragazze. Lei era diversa. L’aveva notato il primo istante. Sapeva che non gli era indifferente ma lei sembrava volersi liberare da quella sensazione con tutta se stessa… era come se lo evitasse. Non mostrava nessun interesse. Si chiese se valeva la pena pensare così intensamente a lei considerata la situazione. Ma non ci riusciva. Gli sembrava di vederla ovunque, in tv, per strada, in università. Ma era impossibile lei era a Milano, lontana da lui. Eppure gli sembrava di sentire il suo profumo, fresco,  gli ricordava la spiaggia. Gli sembrava di vederla spostarsi i capelli lunghi neri e lucenti su una  spalla  e scoprirsi una parte del collo. Una volta, forse più di una, ricordava di averle detto che i suoi capelli erano bellissimi. Lei aveva sorriso e aveva detto che avrebbe voluto tingerli, lui  la pregò di non farlo. Segretamente pensò che non avrebbe cambiato una virgola di lei  ma non lo disse mai . Erano dei ragazzini e le cose erano troppo complicate per poterci anche provare. Lui aveva paura. Voleva divertirsi e un sentimento così forte lo spaventava. Ma aveva ancora più paura di un suo rifiuto. Già da piccola sembrava una roccia. Una di quelle persone che non si smuovono nemmeno se la terra sotto di loro trema. Lei non aveva bisogno di nessuno al suo fianco. O almeno era quello che cercava di dimostrare al mondo intero. Non era come tutte le altre ragazze della sua età, in attesa e in cerca di un ragazzo. A lei sembrava non interessasse nessuno e non si frequentasse con nessuno. Lui aveva indagato. Non ne andava fiero ma voleva sapere se avesse qualche speranza, ma questo non gli aveva dato una risposta. Poi lui era partito per andare a studiare a Roma e lei era rimasta lì, si sarebbero visti solo a Natale o a Pasqua.  Allora aveva deciso di rinunciarci. Ma ogni volta che tornava a casa e la vedeva per strada era come un colpo al cuore, come se la vedesse ogni volta per la prima volta. Lei era timida e a lui questo piaceva molto. Era sempre circondata dalle sue amiche e lui non riusciva mai a dirle qualcosa di più significativo rispetto al : “ ehi ciao come stai?”. Lui nel frattempo si era messo con una sua collega di università. Per divertirsi. Questa era la sua scusa. In realtà non riusciva a stare solo. Per questo ammirava tanto quella parte di lei, e non solo quella…anche i suoi occhi, le sue labbra, le sue mani, il modo in cui parlava, l’espressione che assumeva quando era concentrata, il suo sorriso, le sue piccole manie…Ok basta ora stava divagando. Ritornò con la mente al suo cellulare tra le mani. Avrebbe voluto mandarle un messaggio. Ripensò alla scorsa estate quando fu lei a chiedergli il suo numero per mandargli le foto che lei aveva fatto a lui e alla sua attuale ragazza durante la festa per il compleanno di lui. Lui pensò che era strano e che avrebbe dovuto e voluto chiederle lui il suo numero. Avrebbe anche voluto che in quelle foto si fosse stata lei e non l’altra. Ma represse subito il pensiero, poco adeguato. Poi circa un mese dopo lui l’aveva vista per strada di sera un sacco di volte mentre beveva una birra con gli amici. Lei ogni volta sembrava cercare qualcuno tra la folla. Lui non le si avvicinò mai fino a quando una sera ad una festa di un loro amico in comune non la vide, in un abito blu scuro, semplice e sobrio. Era perfetta. Appoggiata al bar chiedeva un vodka Lemon. Era divertita ed eccitata. Lo si vedeva dai suoi occhi. Poi i loro sguardi si incrociarono. Lui le si avvicinò. Lei sorrideva e appena furono uno difronte all’altra si abbracciarono. Lei gli raccontò che aveva deciso di venire all’ultimo minuto perché nessuno poteva darle un passaggio. Lui le disse che avrebbe dovuto chiedere a lui. Lei lo ringraziò sorridendogli sinceramente. Poi lui le offrì il suo drink da galantuomo. Lei accettò poi lui le si avvicinò e le baciò una guancia. Lei si irrigidì, poi con un sorriso si allontanò per raggiungere le sue amiche.
La osservò tutta la sera mentre ballava. La vide abbracciata ad un suo amico e provò una sensazione strana. Quella che tutti chiamavano gelosia. Poi la perse di vista. La mattina dopo le mandò un messaggio.
 
  
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