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Autore: ElfoMikey    27/06/2008    2 recensioni
storia a quattro mani, scritta da mcr_girl e ElfoMikey. Il freddo vento fa bruciare le mie ferite. Distesa su questo prato. Mia mamma a pochi passi da me, prona e con gli occhi sbarrati ,con un rivolo di sangue che le percorre la guancia. Striscio il mio corpo verso di lei. Non sento il suo cuore. anche a distanza, so che lei è lontana da me. Cerco papà. Lo trovo poco lontano, appoggiato a un tronco di un albero. La macchina prende fuoco accanto a lui. Questo è l’inferno. Chiudo gli occhi. Non sento più niente… Ne la mia vita, ne le urla disperate. Solo il mio cuore che batte lento, come una dolce musica… Apro gli occhi. Guardo la stanza vuota. Sento delle piccole goccioline di sudore scendere lungo il mio viso. Il respiro corto e affannato. Era solo un sogno Claire. Era solo un sogno.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gerard Way, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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rò e grèè

Claire Pov



Ne ho sentito il bisogno, cazzo, se ne ho sentito. Volevo mollar tutto, andar via di qui, ma qualcosa, una forza a me sconosciuta mi ha trattenuto all’interno di queste mura.
Cosa? Non ne ho idea.
E’ sera. Mi avvicino alla grande vetrata guardando le luci sotto di me. Le macchine si muovono caoticamente. La gente cammina sui marciapiedi. Mille vite si intrecciando in quelle strade, mille volti, tutti diversi e ognuno di essi racconta una storia. Un piccolo pezzo di vita sul volto di una persona.
Mi tormento la maglietta con le mani.
Sta tranquilla Claire, è semplice no?
No che non è semplice.
Sento una gamba tremarmi.
Non pensarci, è li il segreto, no?
“Hey.” la sua voce. Quella voce che, chissà come, riesce sempre a tranquillizzarmi.
Mi volto puntando i miei occhi in quel verde. Un sorrido tirato, il mio,se ne accorge. La sua espressione cambia assumendo una punta preoccupata.
“Hey Claire.” si avvicina di più accarezzandomi una spalla. Il contatto della sua pelle, calda e morbida, mi causa un brivido. Mi accarezza la guancia con l’altra mano costringendomi a guardarlo.
“Honey, sta tranquilla. Ci sono ora.” Il suo viso tremendamente vicino, non so come, non so per quale motivo, mi fa sentire al sicuro. Saranno i suoi occhi, il suo respiro, il suo profumo, la sua espressione o… Il battito del suo cuore.
Sorrido abbandonandomi al suo abbraccio. Mi circonda le spalle con le braccia, accarezzandomi i capelli.
“Di, sta tranquilla.” mi stacco guardandolo ancora negli occhi, quegli splendidi occhi verdi.
“Perché lo fai?” dico con voce tremante, pari a un sussurro.
Sorride e alza le spalle. Posa un bacio sulla mia fronte e poi sparisce in cucina.
Sospiro passandomi una mano sul viso.
Sento la stanchezza farsi avanti.
Mi dirigo verso la camera di Gerard e mi butto sul letto.
Chiudo gli occhi. Sento il sonno farsi avanti.
“Lo sai che quello è il mio letto, vero?” apro gli occhi e guardando verso la porta vedo Gerard che mi guarda con un sopracciglio alzato e le mani sui fianchi.
“Certo che lo so.”
“E sai anche che è off-limits?”
“Certo che lo so.” dico ad occhi chiusi.
“Claire, non puoi dormire.”
“Lo sto già facendo.”
“Claire. Smamma.”
“No.” Sospiro e… Mi arriva un cuscino in faccia. Sgrano gli occhi mettendomi a sedere. Riduco gli occhi a due fessure mentre lui mi guarda tutto soddisfatto. Prenod lo stesso cuscino e glielo lancio colpendolo in pieno naso.
Si avvina con in mano il cuscino. Mi metto in piedi sul letto afferrando quello che avevo sotto la testa.
Posizione lotta con i cuscini. Alzo le braccia pronta a colpire. Sgrana gli occhi.
“No Claire, quel cusci-“ troppo tardi sugar.
Un rumore troppo forte.
Si massaggia il naso, poi, mi guarda in cagnesco.
“Li dentro c’era il quinto libro di Harry Potter.” dice a denti stretti.
“Tu leggi Harry Potter?” chiedo poi alzando un sopracciglio.
“Assolutamente no! Me lo ha prestato Frank.”
“Quindi lo leggi?” dico facendola sembrare la cosa più ovvia.
“Ho detto di no.”
“Scusa ma se Frank te lo ha prestato vuol dire che ti interessa. No?”
“Cavolo Claire! Gli faccio credere che lo stai leggendo!”
“Ah.” gli lancio il cuscino e mi rimetto stesa.
Mi afferra una gamba e mi trascina giù dal letto. Fortuna che una è libera o adesso mi ritrovavo col i sedere sul pavimento.
“GERARD!” grido mettendomi in piedi.
“Si?” mi guardo con aria innocente.
Brutto…
“Allora, il letto è abbastanza grande. Ci possiamo dormire insieme, no? Tu u lato, io l’altro.





Gerard pov


Vedo Claire assorta in mille pensieri, mentre si fa strada verso la grande finestra del salotto, quella che gli piace tanto. So a cosa sta pensando. E mai come ora gli posso star accanto. È difficile lasciarsi andare al passato, se esso è così doloroso e oscuro.
Sospira e il suo imminente bisogno la distrugge.
Lo so.
Lo sento.
Mi avvicino a lei, chiamandola dolcemente,
“ehy..” mi guarda, sul suo bel volto un sorriso tirato e finto. Troppo finto perché io non me ne accorga. Distoglie lo sguardo dal mio e non sa quanto mi fa male. Le accarezzo una spalla.
“ehy Claire…” con l’altra mano mi attento ad accarezzarle la guancia. Io ci sono.
“Honey, sta tranquilla. Ci sono io ora” l’abbraccio e la sento sospirare rilassata.
“dai stai tranquilla.” Si stacca da me.
No Claire resta ancora fra le mie braccia.
“perché lo fai?” sussurra lenta, forse ha paura. Io sorrido e scuoto le spalle.
Ci deve essere per forza una risposta a tutto
Le bacio la fronte e sparisco in cucina con un sorriso
Appena so di non essere alla sua portata, sbuffo e mi lascio appoggiare al frigorifero.
Mi porto una mano al petto.
Sento il cuore.
Perché?
Dimmi perchè batti così forte?
Sospirando mi dirigo in camera, passandomi una mano fra i capelli. Trovo Claire spaparanzata sul MIO letto adorato.
“Lo sai che quello è il mio letto, vero?” Claire si gira e mi guarda, per poi ignorarmi se non per dire:
“Certo che lo so.” Ed è ancora lì
“E sai anche che è off-limits?” lei sospira chiudendo gli occhi.
“Certo che lo so.” Ripete.
“Claire, non puoi dormire.”
“Lo sto già facendo.” Eh no bella, così non si fa.
“Claire. Smamma.”
“no…” Prendo il cuscino al suo fianco e glielo sbatto in testa.
Si mette a sedere, con uno sguardo oltraggiato. Mi guarda in cagnesco, ma niente da fare, neanche il suo sguardo può piegarmi.
In breve ci troviamo a fare la lotta con i cuscini.
Finchè Claire non prende il cuscino che poco prima aveva sotto la testa e…
“No Claire, quel cusci-“
…me lo sbatte ripetutamente su naso.
MA PORCA! Il mio povero delicato e bellissimo naso no!!!
“Li dentro c’era il quinto libro di Harry Potter!” Mi guarda allibita.
Ebbene si, tengo i libri nelle fodere dei cuscini e allora
“Tu leggi Harry Potte?” chiede poi alzando un sopracciglio, assumendo un odiosa faccia di superiorità.
“Assolutamente no! Me lo ha prestato Frank.”
Mi guarda, so che non ci crede e dopo fari tentativi di persuasione per farmi ammettere che amo Harry Potter alla follia, si arrende e mi tira ancora il cuscino in faccia, questa volta senza libro ad accompagnarlo. Si stende ancora sul letto e così opto per il piano B.
Le afferro una gamba e la trascino giù dal letto.
“GERARD!”
“Si?” sbatto le ciglia innocente e la sento sbuffare irritata.
Si rimette in piedi aggiustandosi la maglia che le si era leggermente alzata.
Il cuore ricomincia la sua corsa, ancora più forte, ancora più intensa.
E sembra non voler smettere ora.
E il perché di ciò ancora non lo so.
Ma l’hai detto tu stesso Gerard, non c’è una risposta a tutto.
“Allora, il letto è abbastanza grande. Ci possiamo dormire insieme, no Tu un lato, io l’altro.” Le rido in faccia.
“lo sai che sei a raccontare barzellette?” le dico.
Lei mi incenerisce con lo sguardo stanco.
“non fare il cretino.” Dice, mettendosi in ginocchio sul letto oramai sfatto.
“io russo di notte.” Dico.
“ho il sonno pesante. Puoi stare tranquillo.” Prima speranza svanita.
“ma deliro, sembro un pazzo.” Scuote le spalle.
“ti lego, qual è il problema?” ha la risposta pronta questa ragazzina.
“ mi puzzano i piedi!”
“ quest’anno l’allergia primaverile mi fa respirare poco col naso, quindi non sento nulla.”
E ora ?
“va bene ai vinto…” sorride alle mie parole e si porta la trapunta fino al naso, muovendo i piccoli piedi, contenta.
Mi fa sorridere e desiderare di abbracciarla.
“Sei una piccola peste!” dico, con il sorriso, chi mi vedrebbe, forse non riconoscerebbe neanche.
Mi fa la linguaccia, per poi ridere come una bambina. Mi infilo nel letto, almeno Claire mi ha risparmiato la mia parte del letto.
Spengo la luce, lasciando che la luna rifletta sulla coperta rossa.
Siamo entrambi supini, con le mani giunte sulla pancia.
È così imbarazzante questo silenzio.
Così ingiusto averla a pochi centimetri e…non poterla toccare
Perché questi pensieri
Devo essere impazzito.
O forse sono solo stanco.
Domani non mi ricorderò nemmeno di tutto questo pensare.
“ehm…buona notte Claire.” Dico, in un suono appena udibile. Sento che si rigira fra le coperte, forse per guardarmi.
“buona notte anche a te…” sospira. Chiudo gli occhi cercando di calmarmi. Cercando di levare questa assurda emozione.
Poi un rumore.
Proviene dalla stanza accanto.
I miei vicini.
Il rumore si ripete. Cerco di trattenermi da ridere.
“uhmp…” mi volto verso Claire che ha la mano sulla bocca, cercando i qualunque modo di reprimere le risate.
Ci guardiamo e allora non ce la facciamo più,mentre un altro rumore acuto accompagna le nostre risate.
Risate che sembrano non voler terminare.
Poi ci lasciamo cadere in sospiri e piccoli accessi di risata.
“ma dai l’hai sentita? Sembrava una gallina sul procinto di essere sgozzata!!!” esclama, guardandomi con quella luce birichina.
“già, nemmeno mia zia Murriel saprebbe fare di meglio!!! E ti assicuro che è così!” ribatto, con un ghigno. La vedo ridere e buttare il capo all’indietro sul cuscino.
Dio quant’è bella.
Sorrido e nemmeno me ne accorgo.
Ancora il silenzio.
Così estenuante, così inappropriato.
Vorrei parlarti Claire e dirti ciò che mi tormenta.
Ma tu già dormi, lo so.
Lo sento dal tuo respiro regolare.
Sospiro e chiudo gli occhi.


Mi sveglio di soprasalto.
Che ore sono?
Le tre…
Ma chi cazzo si è buttato addosso a me?
Tocco quella che dovrebbe essere una gamba, che è arrivata dritta sul collo.
Mi volto, e trovo Claire in una posizione al quanto discutibile, che dorme.
Senza pensarci troppo scosto la gamba da me e poi con un movimento di mani la scaravento giù dal letto.
Annuisco al mio ottimo operato e con un sorriso maligno ritorno sotto le coperte, senza accorgermi che la malcapitata si è svegliata.




Claire POV

Sento una mano sulla gamba. Sento qualcuno sfiorarmi. Sento un grande e allucinante dolore al fondoschiena.
Merda!
Apro gli occhi e mi ritrovo stesa sul pavimento.
Mi alzo lentamente spiando Gerard che dorme beato con un delizioso sorriso sul viso.
Stronzo.
Mi metto a sedere sul letto con violenza tanto che traballa. Nulla, non si muove.
Riduco i miei occhi a due fessure.
Me la paghi.
Mi stendo e lo guardo. E’ così… Non saprei spiegarlo. Ha l’aria serena e rilassata. I capelli gli ricadono delicatamente sul viso e l’unica cosa che vorrei ora è accarezzargli le gote bianche come la neve.
Cosa ti salta in ente Claire? Perché questi pensieri?
Scuoto la testa ridicolizzando ciò che al mia testolina appena ha appena pensato.
E ora, Claire, vendetta.
Poggio le gambe sui suoi fianchi e… Giù!
“Claire!” ops.
Lo vedo rialzarsi con gli occhi ridotti a due fessure e i capelli arruffati. Ridacchio appena mi punta un dito contro.
“Ti odio.” dice poi salendo sul letto.
“Vendetta dolcezza, vendetta.” chiudo gli occhi mettendomi in posizione supina. Lo sento sospirare e vedo il suo viso.
Cavolo Claire, basta!
“Adesso, vorrei dormire.” dice poi.
“E non sarò certo io ad impedirtelo.” dico sempre restano ad occhi chiusi.
“Buona notte.”
“Buona notte.” sorrido. Il motivo? Non lo so nemmeno io.

Il sole illumina il mio viso. Apro lentamente gli occhi. La luce è troppo forte e mi impedisce di vedere chiaramente la stanza.
La mia testa è poggiata sul suo petto che si muovo lentamente ad ogni suo respiro.
Un su braccio circonda la mia vita mentre una mano è…. Poggiata sulla mia.
Guardo il suo viso, così maledettamente vicino al mio, tanto che posso sentire il suo respiro caldo sul viso. I capelli gli ricadono leggeri sul viso. Gli sposto così da poter veder meglio il suo volto, ormai così familiare.
Gli accarezzo una guancia, accarezzo la pelle morbida e bianca. Mugugna qualcosa infastidito.
Sorrido divertita mentre poso un piccolo bacio sul suo mento.
Mi alzo lentamente senza che lui se ne accorga.
Cosa ho fatto di bello per incontrare una persona come lui?
Assolutamente nulla.
Lui che mi ha aiutata, che mi sta aiutando, pur non conoscendo nulla di me.
Un angelo caduto dal cielo.
Ed io, non merito tutto questo.
Entro in cucina per mettere a fare un po’ di caffè e penso a lui.
Perché Claire? Cosa ti sta succedendo?
Credevi che i pensieri con la notte sarebbero andati via e invece?
Apro un pensile della cucine cercando il caffè. In questo non c’è. Qui nemmeno. Eccolo.
Metto a fare il caffè mentre prendo due tazze.
Mi siedo al tavolo ancora pensando a lui.
Sembri un ragazzina innamorata Claire. E non sei nessuna della due. Forse ragazzina, bhe, un pochetto.

Prendo il caffè e lo verso nelle due tazze.
Ecco fatto.
Le afferro e mi volto per andare in camera di Gerard, ma… Cazzo!
Sbatto il piede contro al sedia! Dio, che male! Mi porto automaticamente una mano al piede non ricordando della tazza, che cade sul pavimento frantumandosi in mille pezzi. Merda!
Prendo una salvietta e… Bang! Cado sul pavimento scivolando a causa del caffè, che è anche bollente!
L’altra tazza cade rompendosi anch’essa, cerco di tirarmi su ma cado nuovamente tirandomi una sedia.
Merda, merda… Merda!
“Claire! Che cazzo sati facendo?” lo sento gridare mentre dei passi si fanno sempre più chiari e svelti.
Entra in cucina e sgrana gli occhi. E io? Sono qui, piena di caffè che gli faccio ciao con una mano accompagnato dal solito sorriso che si assume quando si è colti con le mani nel sacco.
Si poggia allo stipite della porta e… Mi sorride.



Gerard POV

Sorrido strafottente mentre la osservo.
È piena di caffè e rossa in viso.
“Claire quella sedia è sempre stata lì…” dico, indicando la sedia rovesciata a terra.
“si, ma non l’ho vista e…” si interrompe e mi guarda storto. “potresti anche darmi una mano sai?”
Rido a labbra chiuse, mentre mi avvio a tirare su la sedia.
Claire si tira su con i gomiti.
E mi guarda.
“non è la sedia che ha bisogno d’aiuto, sai?” dice sarcastica.
Sbuffo divertito e l’aiuto a tirarsi su.
La tiro forte e me la ritrovo schiacciata contro il mio petto.
È una bella sensazione.
Restiamo così per un attimo, finchè lentamente e come in un sogno, il mio viso si avvicina al suo.
Ma cosa sto facendo?
cos'è questa strana sensazione che mi brucia dentro?
Desiderio?
Passione?
Non lo so, so solo che vorrei stringermi a lei e farci l’amore.
Quando mi piacerebbe dimenticare.
Dimenticare lei, la donna che mi ha reso vulnerabile.
Chissà, forse Claire può aiutarmi.
forse è lei la persona giusta.
Quella che può veramente alleviare questo dolore atroce che mi porto nel petto.
Mi avvicino ancora di più, fino a sentire il suo naso contro il mio e accarezzarlo piano, sorridendole.
Una mano si posa sulla sua guancia fresca e la sfioro mentre la distanza si fa minima.
“ehm ehm…” la voce inconfondibile di Frank ci fa staccare all’istante.
Claire resta voltata, con la testa china.
“Frankie, che ci fai qui?” chiedo, fingendomi disinvolto.
“ieri mi hai detto tu di passare a prenderti.” Dice con una alzata di spalle.
“ed è da un casino che suono il campanello, così ho aperto con le chiavi che mi hai dato tu e ho trovato voi due intenti a pomiciare…” dice. Poi sussulta, portandosi una mano davanti alla bocca.
“oh cazzo, ho interrotto qualcosa vero?”
“prima di tutto non stavamo pomiciando, secondo non hai interrotto nulla e terzo, ora mi preparo e possiamo andare.” Dico risoluto e convinto, almeno cerco di esserlo.
Mi volto verso Claire, che è intenta a raccogliere i cocci delle tazze.
“baby, che fai vuoi venire anche tu?” si alza e mi guarda negli occhi.
“dove?” chiede continuando il suo operato.
“all’auditorium dove suoneremo questa sera. Prima ci saranno delle prove e qualche intervista.” Risponde Frank trafficando intorno al frigo.
“allora ti va?” aggiungo sorridendole.
“si perché no? Non ho ancora avuto modo di sentire qualche vostra canzone!” dice prima di scomparire dietro la porta del bagno, che sbatte violentemente.
Restiamo solo io e Frank.
In silenzio.
Mentre lui mangia con accanimento un barattolino di yogurt.
“quindi tu e lei…” dice con la bocca impastata di yogurt ai frutti di bosco.
“io e lei nulla. Era solo un momento così…” dico, cercando di essere convincente.
“si..certo… non ti credo neanche se me lo dici sotto tortura!” esclama. mi sorride felice e mi scocca un bacio sulle labbra.
“sono contento per te. Anche se ovviamente mi sembri un pedofilo.” Dice con un sorriso enorme.
“pedofilo?” Frank scuote le spalle.
“quanti anni può avere? Sedici? Diciassette?” Frank non ha tutti i torti. Posso essere suo zio!
“ne ho diciotto e comunque sono pronta.” Claire fa il suo ingresso, raggiante.
“bene, possiamo andare?” dice Frank non curante.
Mentre il mio sguardo cade sulla sua esile figura.
I capelli legati in una coda alta mettono ancora di più in mostra il suo bel viso.
Mi sorride.
Semplicemente.


È sera, la calda brezza è stata sostituita da un leggere venticello fresco.
Tra pochi minuti saliremo su palco.
Dio solo sa come mi sento vivo quando impugno quel microfono.
Ho chiesto ai ragazzi un piccolo cambio di scaletta.
“ma perché Gee?” ha chiesto Mikey, bevendo il suo ottavo caffè.
“Gerard sono anni che non facciamo quella canzone!” rincara la dose Bob.
“ragazzi!!! Il capo ha deciso così quindi niente palle!” esclama Frank pimpante. Gli altri annuiscono, non capendo che cosa mi passi per la testa.
Tranquilli ragazzi, non lo so nemmeno io.
Rimaniamo in silenzio, finchè Ray non dice:
“si può sapere perché la vuoi mettere in scaletta proprio sta sera?” non dico nulla, mi limito a sorridere.
Ci fissiamo ancora per un po’, finchè non ci chiamano.
Sento già le urla della folla.
Passo accanto a Claire che emozionata mi concede un enorme sorriso.
“in bocca al lupo!” mi sussurra.
La ringrazio con un buffetto sulla guancia.
Tutti e cinque entriamo sul palco buio.
Si sentono già le prime urla isteriche che mi fanno sorridere.
Le luci si accendono appena i miei compagni cominciano a suonare, creando una stupenda magia.
“To un-explain the unforgivable drain all the blood and give the kids a show…”
Mi volto per un attimo ad osservare Claire, che sorpresa, batte le mani.
Le canzoni si susseguono, fa caldo.
Mi porto i cappelli bagnati all’indietro e guardo Frank che ha preso a strusciarsi contro di me.
Il bastardo mi concede solo un bacio a fior di labbra, prima di saltare sull’amplificatore.
Lo raggiungo e gli palpo il sedere in modo esplicito.
Sembra gradire, tanto che si fionda su di me, chitarra compresa e mi bacia come si deve.
“I’ll kiss your lips again!!”
La canzone finisce e il palco ritorna nell’ombra.
Questa è l’ultima canzone.
“shhht…” il pubblico ci mette un po’ per stare in silenzio e quando l’ottengo le uniche parole che mi escono prima di cantare sono:
“Per te…”
Il suono dolce della chitarra pervade l’auditorium, facendo scoppiare i fan i un boato.

“Late dawns and early sunsets, just like my favorite scenes
Then holding hands and life was perfect, just like up on the screen. And the whole time while always giving .Counting your face among the living…”


Ti guardo di sbieco e noto la tua espressione.
Hai gli occhi chiusi e ti godi questo momento.

“…Up and down escalators, pennies and colder fountains. Elevators and half price sales, trapped in by all these mountains. Running away and hiding with you . I never thought they'd get me here. Not knowing you changed from just one bite. I fought them all off just to hold you close and tight…”

Spero che I tuoi pensieri non siano rivolti a quei giorni oscuri.
Spero che queste parole ti riporta al nostro primo incontro.
Spero che alla fine di tutto ti farà sorridere, come sto facendo era io e come non facevo da tanto tempo.

“But does anyone notice? But does anyone care? And if I had the guts to put this to your head... But would anything matter if you're already dead? And should I be shocked now by the last thing you said? Before I pull this trigger, your eyes vacant and stained...”

Sussulto.
Dopo aver incontrato i miei occhi con quelli di Claire il mio sguardo si è rivolto alla folla.
E lì, sotto gli spalti una figura attira la mia attenzione.
Stento a riconoscerla.
Per un attimo mi sembra un’impressione.
La guardo meglio accorgendomi che il suo sguardo non la lasciato la mia immagine neanche un minuto.
Ma guardandola con insistenza posso riconoscere quella figura annebbiata dalla stanchezza che si fa sentire.
Ma come non ricordare quei capelli color miele?
Come dimenticare quelle labbra rosse e piene?
Lei è lì.
E mi fissa con gli occhi pieni di lacrime.
Ogni lacrima, un dolore al cuore che credevo di non poter provare più.
Chiudo gli occhi per un momento, ma appena li riapro mi accorgo che non è sparita la sua bellissima immagine di Dea.
Continuo a cantare, come se nulla fosse.
E prego con tutto me stesso che se ne vada.
Prego di riavere quel sorriso che tanto mi mancava e che come allora mi è stato tolto con forza e brutalità.
Spero che non si accorga del mio sguardo che l’accarezza, ma lei sa che la sto guardando e mi sorride, triste, malinconica.

“…And there's no room in this hell, there's no room in the next ,but does anyone notice there's a corpse in this bed?”

Chiudo gli occhi, godendomi appieno Il grande applauso dei fan, accompagnato da assordanti, quando gratificanti urla.
Lei è ancora lì e applaude con gli altri.
Un piccolo sorriso triste si apre sulle mie labbra.
E non mi accorgo di sussurrare il suo nome, che come un eco, si espande per l’auditorium.

“Sarah…”



Salveeee!!! Dopo due mesi e diciamo due mesi(o forse di più?) siamo tornate.
Speriamo ci perdoniate per la grossa assenza, ma fra esami e recuperi finali di materie non siamo riuscite a fare nulla insieme.
Però eccoci qui e speriamo vivamente che questo vi sia piaciuto.
Ecco dal prossimo capitolo le cose precipiteranno un pochino…. Forse saremo ancora più sadiche di quanto non lo siamo ora…muhahahahaha!!
Okay, ringraziamo tantissimissimo le persone che hanno letto, le 10 persone che hanno messo la storia fra i preferiti,(ci farebbe veramente piacere se ci dite che cosa ne pensate) e le due commentatrici:


ioamolacocacola: ehmmmmmmmmmmmmmmmmm Fre, scusaci per il tremendo ritardo…. Non

ci uccidere e dicci cosa ne pensi che noi aspettiamo con ansia!!! Mille baci da Grè&Rò

Sweet_Revange: MARTYYYYYYYYYYYYYY!!!!! Ci fa un casino piacere che ti piaccia davvero!!! Qui ci vuole Silly per festeggiare!!! Coomunqueeeeeeeee amore nostra, ti vogliamo tanto ma tanto bene!!!!!<3(non mi trattare male Lò eh?? =)n.d.ElfoMikey) bacioni!!!!

Aspettiamo tanti commentini!=)

Baci,
Rò&Grè!!!

  
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