Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: The Lady of His Heart 23    08/03/2014    0 recensioni
Un segreto, un mondo magico, un armadio, una strega, un leone, Narnia.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caspian, Edmund Pevensie, Lucy Pevensie, Peter Pevensie, Susan Pevensie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tempo fa esisteva un mondo chiamato Narnia dove le creatura magiche di ogni dove vivevano in pace tra loro. A governare tale luogo e a stabilire l’armonia vi era il potente e saggio leone dalla criniera d’oro, Aslan. Tutto fu perfetto fino a quando la perfida e malvagia regina bianca approfittò della mancanza del re per impadronirsi del trono e congelare col ghiaccio freddo del suo cuore tutto ciò che le capitava a tiro. Congelò ogni singolo angolo di quel posto portando un gelo perenne e allontanando la primavera e l’estate per sempre. La regina si alleò subito con gli abitanti di Telmar e alle creature magiche del posto non restava altra scelta che sottomettersi al suo volere, la quale stava già creando il suo esercito del male per porre sotto il suo dominio tutta Narnia. Quei pochi che si rifiutarono di sottostare al suo dominio furono costretti a fuggire e a nascondersi nella foresta, ma la maggio parte di loro venne trovata dall’esercito degli uomini di Telmar e venne uccisa. Durante l’incoronazione della potente regina una donna dal volto deturpato si alzò tra la folla maledicendola e predicendo la sua fine.
“Due figli di Adamo e due figlie di Eva saranno la tua rovina perfida regina. Vicina sarà la tua fine col loro arrivo, questo io ti dico”disse.
“Le tue parole non mi spaventano vecchia”
“Ti spaventeranno vedrai, lascia solo che la profezia si compia e puoi giurarci che si compirà”disse e subito fu avvolta da un potente fumo nero e scomparve. La regina per quanto volesse dimostrare la sua forza, fu molto colpita dalle parole della vecchia e cominciò a temere tutto questo. Accecata dalla paura ordinò alle sue creature di sterminare tutti i nascituri di quell’anno dell’isola di Telmar. Nel caos della notte il re di Telmar riuscì a risparmiare suo figlio. Del resto, anche se la regina era dubbiosa, l’importate era ce il re non facesse altri figli.
Quella notte di sangue e terrore segnò la storia di Narnia e la regina per evitare che la profezia potesse avverarsi chiuse ogni contatto col mondo umano e bloccandone ogni accesso. Col potere del suo scettro stabilì un varco tra i due mondi in modo che nessuno potesse entrare o uscire. Un bambino però, che come i nostri protagonisti aveva scoperto il posto, ne raccolse una mela e la portò con se nel mondo umano. Quella mela infatti aveva dei poteri curativi e la usò per guarire la madre che era tanto malata. Infine piantò i semi e da quei semi nacque un bellissimo melo. Quando l’albero crebbe a dovere, il ragazzo fece tagliare la corteccia e ne creò un armadio. Quell’armadio divenne la passa porta del giovane. Gli permetteva infatti di entrare e uscire da quel mondo magico. Quando il ragazzino, una volta divenuto grande si sposò, portò nella sua nuova casa l’armadio con se custodendolo nel suo studio. L’uomo passava giorni in quella stanza distaccandosi sempre più dalla moglie. Nonostante ciò la donna lo amava ancora e non si sentiva di lasciarlo. Un giorno l’uomo decise a rivelare tutto alla moglie, la quale stupita crebbe che fosse uscito fuori di senno e per il suo bene gli fece promettere di non ritornare più in quello studio. Dopo qualche anno dalla coppia nacque un piccolo di nome Eustance. Dal momento della nascita del figlio, l’uomo capì subito che doveva proteggerlo da quel mondo incantato che si celava dentro l’armadio del suo studio. Chiuse a chiave la porta e coprì l’enorme armadio passa porta con un lenzuolo. Un venerdì mattina, mentre l’uomo leggeva il suo giornale non sentì più il rumore che il piccolo faceva con la palla e cominciò a guardarsi intorno spaventato. Provò a chiamarlo a gran vice più volte, ma questo non rispose. Preoccupato l’uomo si precipitò nel luogo in cui aveva nascosto il passaggio segreto per l’altro mondo e trovò il piccolo seduto davanti l’armadio. Notò che la porta era aperta del mobile e dentro era il buio. Vide dei piccoli occhi gialli e una mano di ghiaccio con le unghie affilate che richiamavano il ragazzino a se. Il piccolo fece qualche passo in avanti.
“NO!”urlò l’uomo. Il bambino si voltò di scatto, ma ormai era troppo tardi per lui. La mano l’aveva afferrato e trascinato dentro l’armadio. L’uomo ci si gettò dentro ma si scontrò contro il fondo del mobile. Era chiusa. La passa porta era totalmente chiusa. L’uomo non si dette pace e cominciò a sbattere violenti punti contro il saldo legno, mentre sua moglie, che dietro di lui aveva assistito a tutto la scena non face altro che piangere disperata.
“No, il mio bambino, è il mio bambino”disse la donna cadendo a terra in lacrime.
“Ridammi mio figlio strega!”urlò l’uomo mentre sull’orlo della disperazione aveva incominciato a grattare con le unghie il legno facendosi uscire il sangue dalle dita. Urlò con tutto il fiato che gli era rimasto in gola, ma niente, nessuna risposta dal passaggio che aveva fornito l’accesso del mondo magico per tanti anni all’uomo.
Dopo svariati anni di tentativi falliti di riuscire a rientrare in quel posto, l’uomo si arrese e ordinò alla moglie di chiudere a chiave la porta, non voleva più saperne di quel posto infatti. Pochi anni dopo la moglie dell’uomo morì ed egli si trovò costretto ad assumere una governante per non restare solo tutta la vita.
In seguito alla guerra che si verificò in quel periodo l’uomo decise di accettare con se la custodia di alcuni bambini i figli di sua nipote, la figlia di suo fratello defunto. Peter, Susan, Edmund e Lucy. Eccoli i nomi dei bambini che a breve avrebbero ospitato in quella casa. Volti ordinari, sconosciuti, ma allo stesso tempo tanto familiari. Le ragazze si assomigliavano parecchio a differenza dei ragazzi. Forse si sarebbero trovati bene in quella casa con l’uomo, a patto però che avrebbero rispettato le sue regole.
   
 
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