Il mio senno si perde tra i suoni
tra alcol e veglia notturna
con il ticchettio stantio del pendolo che
tra mille pensieri va a pescare te.
Taglio incertezze a fette
le taglio a pezzi che a dirla tutta
non collidono con il mio essere
con la mia essenza.
Mi dispiace non sono forte con i sentimenti
come i passanti di Termini i treni li vedo passare,
ci provo ma anche volendo
non li posso fermare.
Cosa ne so io. Sofferenze degne di essere,
forti da tempestare il mio essere
che in qualche modo par muoversi ed uscire
in qualche via di Roma si perdono.
Le incertezze hanno gli occhi
vedono e come vermi rientrano
nella mente e s'insediano
con la felicitą che non hai mai visto.
E che mai vedrai.