Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Ricorda la storia  |      
Autore: pervincas    09/03/2014    3 recensioni
*flashback*
Come al solito erano usciti dal retro per non essere aggrediti dai tanti fan e la rivide, seduta su un muretto, con le cuffie alle orecchie e un pezzo di carta fra le mani.
-Cosa ascolti?- le chiese Shan incuriosito, con quella dolcezza che solo lui era in grado di avere
-Stranamente non la vostra musica, un pezzo degli HIM-
Sorrise a quell’affermazione e si mise seduto accanto a lei, che in quel preciso istante iniziò a tremare, e non era di certo il freddo la causa dal momento che era Giugno e facevano circa 20 gradi.
-Q…Q..Questa è per te- disse la ragazza con voce rotta porgendogli quel pezzo di carta che teneva fra le mani, non appena Shannon lo prese, si alzò e scappò via.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                                   Was it a Dream?







Los Angeles 09-03-2020 12.30




Camminava per la città senza una meta, nemmeno lei sapeva dove andare. Il sole di Los Angeles era particolarmente forte quel giorno, talmente forte che si sentì girare la testa, poggiò il palmo destro sulla prima superfice piana che aveva trovato e portò l’altra mano alla tempia sinistra, si prese qualche attimo per se, per riprendere le forze e andare avanti. Era tutta la mattina che girava per negozi e riceveva una chiamata dopo l’altra, non aveva fatto nemmeno in tempo a terminare la colazione, forse era per questo che si sentiva così debole.
Stava organizzando una festa a sorpresa per suo marito, la quale sarebbe stata lo stesso pomeriggio, doveva già essere a buon punto con i preparativi, invece non faceva che ricevere lamentele dal catering, attrezzisti, musica e chi più ne ha più ne metti… Tra i tanti problemi non aveva ancora trovato il regalo perfetto, e sinceramente nemmeno un decente o passabile.
Riprese fiato e decise di fermarsi a prendere un caffè prima di continuare le ricerche, a qualche metro non molto distante da lei c’era uno Starbucks, in fin dei conti ce n’era uno ogni 100 metri, si decise e ordino un doppio espresso a portar via, pagò e si mise ad aspettare il suo turno. Il cellulare squillò improvvisamente facendola sobbalzare appena, si chiese che altro poteva esserci che non andava e con malavoglia rispose a quel numero sconosciuto.

-Pronto zia Jane- esclamò il piccolo James, che aveva compiuto da poco i tre anni ed era particolarmente legata lei, Jane tirò un sospiro di sollievo nello scoprire che non c’erano altri problemi in vista.

-Zia ci sei?! Papà ti cercava, te lo passo - quell’attimo di tranquillità era svanito, Jane sapeva che se facevano chiamare il piccolo c’era qualcosa che non andava.

-Jay dimmi subito che c’è- disse stanca

-Ciao anche a te, comunque se proprio vuoi saperlo così sud due piedi… Mio fratello ha chiamato e ha detto che tornerà qualche ora prima e qui c’è decisamente bisogno del tuo aiuto-

‘Porca troia’ esclamò fra se e se Jane. -

-Okay sto arrivando, non ti sforzare troppo tu eh… ah e ‘Mi si sta asciugando lo smalto’ non è una scusa- disse riagganciando, prese la borsa e fece per uscire.

-Signorina il suo caffè- esclamò un ragazzo dietro il bancone, Jane tornò indietro e ringraziò il ragazzo.

Quando tornò a casa vide tutto come lo aveva lasciato lei, ad eccezione di qualche addobbo di fiori sparso per il giardino e intorno alla piscina.

Non appena la videro si scagliarono tutti su di lei, tempestandola di domande: ‘dove lo metto il tavolo?’ , ‘c’è da scegliere la musica, ci pensa lei?’ , ‘Preferisce il giallo o il bianco?’… Esausta lanciò un urlo di disperazione, la guardarono tutti basiti, Jane non si smosse nemmeno

. -Fate tutti un po’ come cazzo vi pare, ma adesso lasciatemi in pace- disse con aria quasi calma.
Jared la guardava dalla scala e non potè far a meno di sorridere, le si avvicinò, dopo poco che lei lo insultò si stavano abbracciando ridendo.



EasyJet 09-03-2020 16.00


Shannon stava viaggiando già da un paio d’ore, il ritorno a casa era previsto per le 20.00 circa, ma a causa di un problema il suo volo era stato anticipato. Era il giorno del suo compleanno e per le mani aveva la foto di sua moglie e della piccola Sophie, sua figlia nata da una precedente relazione e non riconosciuta dalla madre, quando conobbe Jane, la piccola aveva solo qualche mese, la conobbe ad un concerto, più precisamente al loro, il concerto dei Thirty seconds to Mars, a quel tempo era una ragazzina aveva appena 21 anni, non aveva nulla di diverso dalle altre echelon eppure per qualche motivo si accorse di lei, stava in prima fila sotto il palco, attaccata alle transenne, la vide alla fine del concerto e le lanciò una bacchetta, non come faceva le altre volte, perché non era previsto quella sera, così le diede la propria e rimase sconcertato quando la spezzò a metà per darne un pezzo ad una ragazza accanto a lei.



*flashback*


Come al solito erano usciti dal retro per non essere aggrediti dai tanti fan e la rivide, seduta su un muretto, con le cuffie alle orecchie e un pezzo di carta fra le mani.

-Cosa ascolti?- le chiese Shan incuriosito, con quella dolcezza che solo lui era in grado di avere

-Stranamente non la vostra musica, un pezzo degli HIM-
Sorrise a quell’affermazione e si mise seduto accanto a lei, che in quel preciso istante iniziò a tremare, e non era di certo il freddo la causa dal momento che era Giugno e facevano circa 20 gradi.

-Q…Q..Questa è per te- disse la ragazza con voce rotta porgendogli quel pezzo di carta che teneva fra le mani, non appena Shannon lo prese, si alzò e scappò via.


‘’Un giorno comune, non diverso dagli altri per alcuni, un giorno dove ricominciare la solita routine, la solita vita, ma non per me, perché tu sei entrato nella mia vita senza che me ne accorgessi, senza chiedere nulla, così, senza preavviso ne fai improvvisamente parte e la stravolgi, la migliori, le dai un senso, tu nemmeno lo sai il bene che mi fai, non mi conosci, non mi hai mai vista e nemmeno sai della mia esistenza, eppure ti amo, si ti amo perché riesci a farmi sorridere fra le lacrime, perché mi fai credere in qualcosa, perché grazie a te ho degli obbiettivi da raggiungere, perché mi hai insegnato a mettere l’anima in ogni minima cosa, perché con te vedo la luce nel buio e perché mi hai fatto capire che non c’è momento migliore di adesso per agire, ti amo perché sei entrato nella mia vita quando ne avevo più bisogno, ti amo come tu ami il caffè o come jared il suo blackbarry, grazie per emozionarmi , grazie per ispirare le mie giornate, grazie per avermi salvata ma soprattutto grazie per amarmi, anche se indirettamente. Ti amo angelo mio, grazie di esistere ‘’


Dopo aver letto quella lettera anche Shan si emozionò, ‘Grazie a te per credere in me’ sussurrava.


*fine flashback*


Shannon tornò alla realtà, prese il portafogli e sotto la foto della piccola Sophie ritrovò quel pezzo di carta che non ebbe mai il coraggio di buttare ‘Si avvisano i gentili passeggeri che tra pochi minuti arriveremo all’aeroporto di Los Angele, grazie per aver scelto la nostra linea’.



Los Angeles 09-03-2020 18.28


Jane aveva quasi finito di organizzare tutto, aveva sistemato il dj, scelto i fiori e la loro disposizione, gli addobbi, il gazebo… mancavano giusto le ultime rifiniture.

-Tesoro hai visto Jareddino? – chiese Anny mentre scrutava tutta la villa alla ricerca di quest’ultimo.

Anny era la ragazza a cui Jane aveva dato l’altra metà della bacchetta di Shan. Qualche giorno dopo l’accaduto, grazie ai loro contatti, Shannon riuscì a ritrovare l’autrice della lettera e non potè far a meno di coinvolgere suo fratello e il suo migliore amico nella ricerca. Anche lei Echelon e innamorata di quella divaH di Jared si ritrovò in mezzo alla storia. Qualche mese più tardi, mentre Shan e Jane erano ormai inseparabili i due annunciarono il loro fidanzamento durante i festeggiamenti del secondo compleanno di Sophie.

-No, non l’ho visto, ti dispiacerebbe aiutarmi invece di cercare quel cretino, starà rubando tutti i biscotti a vostro figlio James e a Sophie… prova in cucina-

un grande sorriso si fece largo sul volto di Anny che stampò un bacio sulla guancia di Jane lasciandola, di nuovo, da sola con i preparativi.

-Prendo la macchinaaa, Shan è arrivato a Los Angeles- urlò Jared correndo per il giardino. Anny andò assieme a lui, in quanto a Jane lei era stranamente calma, forse perché era tutto pronto, tutto a parte il regalo. Tutti gli invitati arrivarono e presa dall’ansia Jane corse in bagno a vomitare.

Shannon, Jared e Anny erano tornati, il festeggiato era particolarmente sorpreso e felice allo stesso tempo, Sophie gli corse incontro –Papà- disse con quella voce angelica dei bambini.

-La mia principessa- disse prendendola in braccio e facendo volteggiare in aria, la lasciò solo quando vide sua moglie, quella ragazza che si era fatta in quattro per organizzare tutto, Shan le andò incontro, la prese per i fianche stampandole un lungo bacio sulle labbra rosee.

-Grazie per la bellissima sorpresa, Ti Amo-

-Non sono nemmeno riuscita a trovarti un regalo- disse triste Jane -Ma devo dirti una cosa…-

I festeggiamenti andarono avanti e solo quando tutti se ne furono andati Shan riunì tutti per un annuncio

-Allora cosa vuoi dirci fratellone, non vedi che bel regalo ti abbiamo fatto?- Jane lo fulminò con lo sguardo e Jared si corresse.

-Volevamo soltanto dirvi che presto ci sarà una persona in più, aspettiamo un bambino- riuscirono a vedere l’emozione e la sorpresa sul volto di tutti, Jared, come al solito, volle prendere la parola

-Questa si che è una bella not...-


***

 -Jane sveglia sono le 10, dobbiamo uscire- pronunciò Anny con la voce ancora assonnata. Si rivoltò più volte nel letto e si rese conto che quello era solo un sogno, eppure così reale e pieno di sentimenti, poggiò i piedi sul pavimento ghiacciato per vedere la data sul cellulare ’09-03-2014’

‘Auguri angelo mio, ci vedremo presto'. Sussurrò lei fissando il cielo.




*Me*
Questo è il mio modo di augurare un bellissimo compleanno a uno degli uomini che più amo al mondo, e di trasmettere tutto le mie emozioni (spero di esserci riuscita), 'Was it a Dream' è una canzone della old school, e mi ha ispirata per questa OS, anche se ormai si ascolta raramente per me resta comunque un capolavoro.
Mi piacerebbe sapere come avete ''dato'' il vostro augurio a Shan, anche se avete scritto qualche poema... 
Detto ciò mi eclisso, un bacione a tutti (spero di non aver scritto stronzate, in caso scusatemi ) <3 :**

 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: pervincas