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Autore: oliviasonoio    10/03/2014    1 recensioni
Un ragazzo misterioso pieno di fascino si aggira per le vie di Roma. Nessuno è attratto da lui, tranne lei.
Il suo sguardo perso, il suo modo di tenere la sigaretta tra le dita coperte da anelli, i suoi anfibi, la tristezza che lo rende la persona che è; questi particolari fanno si che ogni volta che Olive lo vede, le sue pupille si dilatano in modo irregolare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il sole è alto nel cielo. Dopo giorni e giorni di pioggia il sole si era ribellato alle nuvole riconquistandosi il palcoscenico. Sinceramente? Preferivo le nuvole. Decisi di aumentare il passo dopo aver controllato l ora, notando che ero “leggermente” in ritardo. Mentre sfrecciavo sui marciapiedi sfalsati notai lui, seduto in piazza a leggere. È un ragazzo alquanto misterioso e la sua tristezza era visibile sul suo volto. Più volte lo avevo visto solo, fumava e ascoltava chissá quali canzoni. In quei momenti sarei voluta andare da lui e dirgli – cos hai- ma il mio coraggio è andato a farsi fottere. Arrivai appena In tempo. Le porte si stavano chiudendo restringendo sempre di più il mio passaggio. Bloccai le porte con la delicatezza di un elefante e passai . -Cento punti a me, oh yeah! - esclamai come una deficiente. Ripensai a lui. Mi ero innamorata delle sue mani, ben curate e abbellite da anelli. Adoro I ragazzi con gli anelli. La professoressa aveva già finito l appello quando entrai spalancando la porta, in classe. - Fin, sempre puntuale eh? - disse con tono scherzoso la professoressa. Ogni tanto se ne usciva con queste battute patetiche, ma è normale, I professori sono persone stressate ed esaurite. Dopo 2 h di puro stress finalmente suona la ricreazione. La maggior parte della classe fuma, quindi appena suonata la campanella, si dirigono in massa verso il bagno; in teoria non si potrebbe proprio fumare… Io e le mie amiche invece decidiamo di fare avanti e in dietro per la scuola, in cerca di persone interessanti da osservare. Scendendo le scale lo vidi. Il ragazzo misterioso si dirigeva da solo al primo piano. Il giorno prima avevo fatto una ricerca approfondita su internet , ma a quanto pare non ha nessun social network da cui posso estrarre informazioni sul suo conto. Oltre al ragazzo misterioso avevo addocchiato altri due ragazzi che mi parevano interessanti. Ovviamente, sono tutti più grandi di me, quindi deduco che siano anche più maturi (si spera). Dopo cinque ore e cinquanta minuti, stavamo sulla via del ritorno. La mia mente finalmente era libera, e non doveva più sforzarsi per trovare una risposta ad una domanda di storia, o di scienze, e mi fa viaggiare nell’ ignoranza. Ma che bravo cervello. Finalmente sul treno. Non ce la facevo più a parlare di cose senza senso. Ricapitolo la mia giornata; ho incontrato due volte il ragazzo misterioso, tre il ragazzo che abita nella cittá accanto alla mia ( il suo nome in codice è “strano”), e una volta il ragazzo stronzo ( soprannominato cosi perchè è molto schizzinoso nel scegliersi le amicizie, chiunque non è simile, per la maggior parte, a lui,è antipatico), e credo che con quest’ultimo non andrei molto d accordo. Non male, anche se andando avanti nel tempo ormai non mi basta piu guardarli, ho bisogno di parlargli, di diventare loro amica. La mia timidezza mi blocca, ma uno di questi giorni prendo un bel respiro e vado alla carica, parola mia (la mi parola vale poco e niente). Quella notte era impossibile dormire. Una tempesta si stava scatenando sui nostri tetti con una certa violenza che pareva che volesse ripulire il mondo da ogni cosa creata dall’ uomo, per farla tornare primitiva e rozza come una volta, quando I miei antenati erano ancora scimmie e la loro mente era pura. Mi girai a pancia all’ aria per ascoltare meglio lo sfogo di Dio. Mi piaceva l idea di sapere di stare al sicuro al calduccio e di poter stare cosi vicini alla tempesta senza doverci stare sotto per sentirla. Treno in ritardo. Ecco l inizio di una giornata “no”. Sono solo dieci minuti, posso aspettare. Dieci minuti dopo, una voce gracchiante uscì dall’ alto parlante - Annuncio ritardo; il treno proveniente da Grosseto e diretto a Roma Termini, arriverà con venticinque minuti di ritardo, a differenza di quanto gia annunciato, ci scusiamo per il disagio-. Trenitalia mi fa salire l odio, non c è un giorno che il treno è puntuale; che poi non è che dici ” ah vabè sono stato trenta minuti in piedi ad aspettare, non vedo l ora che arriva il treno cosi mi siedo”, ti tocca rimanere in piedi.E rischi pure di morire affogato dalle persone… Trenitalia del ca..volo. Se volete tentare il suicidio salite su un treno di Trenitalia nell’ ora di punta. Avevo i nervi a fior di pelle e presa dalla rabbia, non mi accorsi di aver urtato qualcosa, o meglio, qualcuno. Le mie pupille si dilatarono tutto d un tratto.
  
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