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Autore: thatlittleQ    10/03/2014    7 recensioni
Una telefonata, qualche parola. E poi silenzio.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray | Coppie: Puck/Quinn
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non ho mai fatto mistero di amare l'angst o di essere una sadica. L'idea mi era venuta circa un anno fa in seguito ad uno spoiler circa una puntata di Glee, ma non dirò altro, o vi rovinerei la "sorpresa".

What's going on?

“Picket lines and picket sign
Don't punish me with brutality
Talk to me
So you can see
Oh, what's going on.”


Una suoneria, una canzone: "What's Going On?" di Marvin Gale, la sua preferita. Riesce a rispondere per un soffio, e lo stupisce vedere quel nome sul display.

«Quinn?»

Silenzio.

«Quinn?» ripete, incerto. Forse ha sbagliato numero, le è partita una chiamata per errore, e all'altro capo della linea non c'è nessuno.

Sta quasi per riattaccare quando un gemito lo fa trasalire. «Hey...»
Sì, e la sua voce, la riconoscerebbe tra mille.

Puck aggrotta la fronte. «Quinn... Stai bene? Dove sei?»

Un sospiro. «Dove pensi che sia? Sono a Yale, il college dei miei sogni, ricordi? Sono quo. E sto bene. Starò bene.»

Starò bene. «Che significa che starai bene? È successo qualcosa?»

Silenzio. Un colpo di tosse. «No. No, on devi preoccuparti per me. Dove sei? Cosa stai facendo?»

Non è di certo la voce di chi sta bene, quella, ma Puck la conosce fin troppo bene, Quinn non abbasserà la guardia tanto facilmente. «L.A. Mi trovo a Los Angeles, pulisco qualche piscina, distribuisco volantini, consegno pizze. Nulla di speciale, ma è okay.»

Un sospiro, un altro, uno di quelli che sanno di sorriso.
«Ti godi la vita. È giusto, è la cosa giusta da fare, siamo giovani. Continua a godertela, promettimelo, e promettimi che sarai felice.»

No, Quinn non sta bene, qualcosa non va. «Quinn, cosa diavolo sta succedendo? Sei sola? Ti hanno fatto del male? Rispondimi, ti prego.»

Ma lei non lo ascolta, e lui neppure dovrebbe stupirsene. «Puck, mi hai amato davvero?»

Di nuovo, di nuovo quella domanda, posta con le stesse identiche parole che scelse anni prima. Perché? Perché ora, perché si ostina a volerglielo chiedere? La loro storia è finita tempo addietro, e lui ha davvero fatto del suo meglio per andare avanti, ma lei si ostina a torturarlo con quella dannata domanda.

«Sì. Lo sai. Quinn, io...»

Un altro sorriso invisibile. «Ti ho amato anch'io. E adesso ancora di più.»

Silenzio.

«Puck, devo andare. A presto.»

«Quinn, cosa...?»

La linea cade. E poi nulla. Silenzio.

Puck non si è mai considerato brillante o intelligente, ma non serve esserlo per capire che qualcosa non va come dovrebbe. Che si fotta L.A., che si fotta tutto il resto, lei ha bisogno di lui, e questo è tutto ciò che conta. Il viaggio è lungo, ma non lo spaventa, basterà fare benzina e armarsi di pazienza e bibite energetiche. Peccato per quell'edizione straordinaria del telegiornale, che cattura la sua attenzione all'area di servizio.

"Ammonta a 7 il numero delle vittime della sparatoria di Yale: Jane McCarty, Paul Olivers, Michael Evans, Elizabeth Huston, Andrea Collins, Matt Brown, Quinn Fabray."
  
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