Giace la Principessa tra le sue lenzuola color cremisi.
La debole fragranza dell'Osmanto si diffondeva in ogni
angolo della sua stanza, illuminata solo dall'alba.

Le pareti di quella regale stanza, erano tappezzate di eleganti 
dipinti floreali, e i suoi molteplici ritratti, per quanto diversi
fossero tra loro, lasciavan trasparire tutti una sola cosa: 
la sua forte volontà d'animo.

D'altronde era così.
Protetta dalla costellazione del Sagittario, 
mostrava a chiunque il suo forte senso di lealtà,
e nella sua vitalità, sapeva essere magnetica con i
suoi gesti eleganti e sfuggenti.

La Principessa si spostò verso l'esterno, 
anche se ancora in posizione dormiente nel suo letto.
Aprì lentamente gli occhi, rossi come le fiamme, ma 
profondi come l'oceano. Si alzò; i suoi piedi aggraziati
si posarono sul tappeto, e mentre ella prendeva abitudine
della luce che ormai pervadeva tutta la stanza, 
cadde fluttuando sui suoi lunghi e lisci capelli color rosso
un fiore di Osmanto Odoroso, l'arbusto tanto amato
dalla giovane.

"Se solo potessi stringerti adesso come questa notte." 

Mentre si avvicinava allo specchio, per sistemarsi,
rimembrava la calda notte appena passata in compagnia
della persona da lei amata. Ma come sempre, prima che potesse
svegliarsi per un ultimo bacio, era andata via.
Il suo cuore batteva ancora d'emozione, ma la ragione 
la sospingeva a domandarsi, chiedersi ripetutamente il
perché di quella relazione così contorta e poco nitida.
Ma quando non era sola, si sentiva come un respiro sottratto al vento.

Tutto di me sembra vuoto senza te.
Voglio rivederti, stringerti tra queste mie braccia.
Dimmi la verità, dimmi ciò che senti davvero,
dimostramelo con la mia stessa passione,
dimostramelo con il mio stesso amore.
Non scappare, aprimi il tuo cuore.
Non correre, ci sono solo io con te.
Non dirmelo, dimostramelo.