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Autore: katniss1997    10/03/2014    1 recensioni
Come ha compreso Katniss di amare Peeta? Quando ne è stata del tutto consapevole? Putroppo la Collins,ha terminato in modo trionfante il suo capolavoro,ma ha lasciato noi lettori nel dubbio e nell'illusione. Scriverò una storia,cercando anche se lontanamente di imitare i libri di questa affascinante scrittrice. Vedremo in questi capitoli,la vita di Katniss e Peeta dopo che tutto è finito,dopo il loro ritorno al distretto 12.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Ieri sera Peeta,mentre io giá dormivo è andato dal dottor Aurelius,era all'incirca ora di cena ma io ero così serena tra le sue braccia che non ho potuto fare a meno di appisolarmi. Ora sono giá sveglia,ho fatto una doccia e mi sono cambiata velocemente prima che Peeta si svegliasse. "Ehi,sei già in piedi." Mi dice ed io mi volto di scatto -"mi hai speventata",sorrido-"sì mi sono riposata abbastanza. Cosa ti hanno detto? In cosa consistevano le visite?"-gli chiedo senza indugiare-"bhè ho spiegato cosa mi accade quando ho uno dei miei attacchi,come mi sento,cosa vedo,cosa provo. Oggi me ne provocheranno uno loro." Mi avvicino,mi siedo accanto a lui sul letto prendendogli le mani -"stai bene?" Mi sorride,dicendomi -"stai tranquilla,è tutto okay". Dopo questa piccola conversazione,anche Peeta si dirige nel bagno per fare una doccia. E quando entrambi siamo pronti,scendiamo giù nella mensa per la colazione. È mattino presto,eppure tra i corridoi c'è il solito via vai. Prendiamo posto,dopo aver preso qualcosa da mettere sotto i denti,uno di fronte all'altro. "Eri affamata" ride indicando il mio piatto,"non posso dire lo stesso di te" sorrido e poi continuo guardandolo seria "cos'hai Peeta?" Lui scuote la testa e cerca di mangiare qualcosa,quasi come se dovesse. "Nulla,perchè me lo chiedi?"-"sei strano,non hai aperto bocca da quando siamo arrivati","sto bene davvero". Forse ha ragione,probabilmente è solo la mia preoccupazione nei suoi confronti. Mentre terminiamo di fare colazione,arriva il dottor Aurelius,ci vede e si avvicina a noi -"buongiorno ragazzi."- ci dice sorridendo,noi ricambiamo il saluto. "Katniss ti farò avere una tua stanza entro oggi,vicino a quella di Peeta." A quelle parole mi volto di scatto verso di lui,no non voglio,non posso separarmi da Peeta. Ho bisogno di lui. Dalla sua espressione,capisco che ha pensato la stessa cosa. Io non ho il coraggio di dire al dottor Aurelius che dormirò nella stanza di Peeta. Ma a quanto pare lui non ha peli sulla lingua. "Non serve,condivideremo la stanza." Dice sorridendo,l'espressione del dottor Aurelius è un misto tra stupore e compiacimento. "Bene come non detto allora. Peeta ci vediamo tra mezz'ora nella sala 5,secondo piano. Vi lascio soli." E così va via,poco dopo ci alziamo e ci mettiamo alla ricerca della stanza che il dottore ci ha appena nominato. La troviamo facilmente,e così attendiamo l'arrivo dell'equipe nel reparto di attesa,perchè siamo in anticipo. Quando tutti sono qui,ci invitano ad entrare. È un laboratorio. Macchinari innovativi,mai visti. Verso destra,ci sono dei computer e i medici si dirigono verso le scrivanie sulle quali sono poggiati. "Katniss credo che dovrete separarvi a questo punto. Peeta devi entrare in quella stanza,noi saremo dietro un vetro. Tu vedrai noi e noi vedremo te. Guarderai delle immagini,e poi staremo ad osservare la tua reazione." Dice il dottor Aurelius,dandogli una pacca sulla spalla. Peeta si volta verso di me,ha lo sguardo triste,spento. Ed è questo che mi spaventa di più,quando nei suoi occhi non riesco più a ritrovare quel luccichio,che mi dá la forza di sopravvivere. Così gli accarezzo una guancia teneramente,gli sorrido sperando di dargli forza e conforto. Lui è quello bravo in questo. Mi dice -"non sei costretta a guardare,puoi andare via se vuoi,ci vedremo dopo". Scuoto la testa-"insieme,ricordi?". È arrivato il momento,Peeta entra nella stanza,si siede sul letto con il viso rivolto verso lo schermo. Io lo sto guardando insieme ai medici,da dietro il vetro. L'ambiente è simile al reparto radiografia,nel quale per proteggersi dai raggi il medico si ripara dietro un vetro simile a questo,da dove io ora cerco di scrutare il volto di Peeta. Ecco che partono le immagini,Capitol City,il presidente Snow,il distetto dodici,gli Hunger Games,i tributi. Ma nulla,nessuna reazione. Fino a quando poi compaiono le immagini,le scene che ci ritraggono nella caverna,sulla spiaggia. Me. Guardo il volto di Peeta,inizia a cotorcersi,gli occhi iniziano a divenire più scuri,il volto pallido,tremante. Sono impotente,lo vedo soffrire,lo sento gemere. È combattuto,non sa a quale realtá aggrapparsi. Mi volto verso i medici,sono impassibili,appuntano e osservano le sue reazioni. Peeta si trascina a terra,inizia a battere il capo sull'asse di metallo che regge il letto. Questo è il suo modo per ritornare a galla. "Dottor Aurelius faccia qualcosa,lo fermi!" gli urlo contro,poi mi volto ancora verso Peeta che è molto più vicino al vetro ora. Ha il capo sanguinante,è una brutta ferita. Mi sta guardando. È ancora più confuso,ed è a questo punto che cade a terra. È svenuto.
  
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