Piccola e ingenua poesia, dedicata a chi vuole realizzare i propri sogni, anche quelli più lontani, più scioccamente irrealizzabili. Dedicata a chi gioca ancora con gli aquiloni.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Corro fra le spighe dorate.
Vento.
La terra sotto i piedi.
Mi graffio.
Inciampo.
Una zanzara.
Mi rialzo e continuo a correre.
Sopra di me un cielo di turchesi.
E in quel cielo è incastonato
il mio aquilone.
La corrente lo porta in alto.
Vuole strapparmelo.
Ma io voglio farlo arrivare più su.
Il sole ferisce le iridi d’acqua.
Ma io corro.
Voglio che il mio aquilone voli.
Perché lì, a quel filo sottile,
è appeso un sogno da realizzare.